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Citazioni, aforismi, motti celebri da libri o recuperati

Tranne quelle mie, la maggior parte delle citazioni sono ora private e solo alcune sono pubblicamente accessibili.

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LUDWIG WITTGENSTEIN
Non si tratta di spiegare un giuoco linguistico per mezzo delle nostre esperienze, ma di prender atto di un gioco linguistico.
LUDWIG WITTGENSTEIN
"Il significato della parola è ciò che viene spiegato dalla spiegazione del significato". Cioè: se vuoi comprendere l'uso della parola "significato", guarda quello che si chiama "spiegazione del significato".
LUDWIG WITTGENSTEIN
Spesso riusciamo a scorgere i fatti importanti solo dopo aver soppresso la domanda "Perché?".
LUDWIG WITTGENSTEIN
L'osservare non produce l'osservato. Le interpretazioni non determinano il significato.
LUDWIG WITTGENSTEIN
Lo stato civile della contraddizione, o il suo stato nel mondo civile: questo è il problema filosofico.
OSWALD SPENGLER
La massa è il niente, è il nulla radicale.
OSWALD SPENGLER
Le civiltà sono degli organismi. La storia mondiale è la loro biografia complessiva. La storia grandiosa della civiltà cinese o di quella classica è, morfologicamente, in esatta corrispondenza con la piccola storia dell'individuo umano, di un animale, di una pianta, di un fiore. [...] Ogni civiltà attraversa le stesse fasi dell'individuo umano. Ognuna ha la sua fanciullezza, la sua gioventù, la [continua...]
KONRAD LORENZ
Lo spirito umano è un prodotto dei fattori creativi dell'evoluzione naturale [...] Ma lo spirito umano ha poi reso inoperante la selezione naturale, perché è riuscito a eliminare in modo praticamente completo tutte le influenze ostili del mondo esterno.
KONRAD LORENZ
Gli uomini hanno perduto il necessario rispetto per tutto ciò che l'uomo non è in grado di fare, perchè hanno disimparato ad avere rapporti con gli esseri viventi, con la comunità vivente nella quale e della quale l'uomo vive.
KONRAD LORENZ
Il motto luminoso della rivoluzione, Libertè, Egalitè, Fraternitè, sembrò in un primo tempo aprire una nuova epoca nella storia dell'umanità - anche se l'invenzione della ghigliottina fece sorgere qualche dubbio.
KONRAD LORENZ
Quanto più l'adattamento è specializzato - in altre parole, quanto più a lungo è stato lungo e intricato il cammino dei processi di mutazione selettiva concatenati fra loro che hanno condotto alla conformazione attuale di una certa specie - tanto meno verosimile è che l'adattamento di tale specie possa essere reversibile.
KONRAD LORENZ
Nel pensiero tecnomorfo esiste una sorta di meccanismo nevrotico coatto: la semplice possibilità tecnica di realizzare un determinato progetto viene scambiata con il dovere di porlo effettivamente in atto.
JEAN PAUL SARTRE
L'uomo è una passione inutile.
JEAN PAUL SARTRE
Ogni esistente nasce senza ragione, si protrae per debolezza e muore per coincidenza.
MAX STIRNER
Ogni essere superiore a me stesso, sia Dio o l'uomo, indebolisce il sentimento della mia unicità e impallidisce appena risplende il sole di questa mia consapevolezza. Se io fondo la mia causa su di me, l'unico, essa poggia sull'effimero, mortale creatore di sé che se stesso consuma, e io posso dire: ho fondato la mia causa su nulla.
LUDWIG WITTGENSTEIN
7. Di ciò di cui non si può parlare, si deve tacere.
EMANUELE SEVERINO
Perché non violare un dio che si lascia violare?
SURAYA SADEED
Per uno scherzo della storia, a quell'epoca gli afghani non avevano bisogno di un visto per andare in Germania. Durante la Seconda Guerra Mondiale gli Alleati avevano preteso che il governo afghano consegnasse tutti i cittadini tedeschi che vivevano nel paese. Il governo afghano aveva rifiutato. Gli stranieri residenti in Afghanistan erano considerati ospiti del popolo afghano, e nessuno individuo [continua...]
SURAYA SADEED
Con i tuoi soldi ho comprato quattro coperte. -
SURAYA SADEED
Contrariamente a quello che molti credono, il burka non è un'invenzione dei talebani. In Afghanistan ha una lunga storia. Secoli fa il burka era considerato uno status symbol, perché solo la moglie di un uomo ricco poteva permetterselo. Una donna indossava il burka per far capire che non era una contadina che lavorava nei campi.
ARKADIJ BABCHENKO
Anche loro devono urlare di notte e piangere mentre dormono e ficcarsi sotto il letto senza svegliarsi quando in cortile scoppia un petardo di Capodanno, guaire dalla paura, come è successo a noi. Sono colpevoli delle nostre morti tanto quanto quelli che ci hanno ucciso, come quelli che ci hanno spinti al massacro. Perché non hanno scioperato a Mosca, perché non hanno sbarrato le strade con i picc [continua...]
SVEN LINDQVIST
Nel deserto tutti i cambiamenti sono già avvenuti. Nulla cresce, nulla avvizzisce, nulla imputridisce. Tutto è già passato. Resta solo l'eternità.
ERNST JUNGER
La triste impressione delle distruzioni rendeva più sensibili l'abbandono e il profondo silenzio, interrotto di tanto in tanto dai colpi sordi dei cannoni. Zaini lacerati, fucili spezzati, brandelli di stoffa e in mezzo, contrasto orrendo, un giocattolo, spolette di granata, profondi imbuti di proiettili esplosi, bottiglie, attrezzi per la mietitura, libri strappati, suppellettili domestiche, pert [continua...]
AYAAN HIRSI ALI
I paesi in cui si adorava Allah e si obbediva alle sue leggi non avrebbero dovuto essere prosperi e in pace, e quelli dei miscredenti ignoranti, poveri e in guerra?
CHRIS KYLE
Le notizie che uscivano sui giornali parlavano soltanto delle atrocità e di come sarebbe stato impossibile pacificare Ramadi.Volete sapere una cosa? Noi abbiamo ucciso tutti quei cattivi, e cosa è successo? I leader delle tribù irachene alla fine si sono resi conto che facevamo sul serio, alla fine si sono uniti a noi non solo per autogovernarsi, ma per buttare fuori i ribelli [continua...]
CHRIS KYLE
La gente che sta a casa a volte sembra non capire come si sono comportate le forze armate in Iraq. Scopre, sopresa o scioccata, che noi scherzavamo spesso sulla morte, su quello che vedevamo.Potrà sembrare crudele o poco appropriato e, forse, lo sarebbe in circostanze diverse. Ma nel contesto in cui operavamo aveva un significato.In parte serviva a scaricare la pressione e la tensione, ne s [continua...]
CHRIS KYLE
Si dice che per uccidere il tuo nemico devi prendere le distanze da lui. Se questo è vero, in Iraq i ribelli ci resero le cose molto facili. La storia di quella madre che, incurante della presenza del figlio, tirò la sicura della granata è solo uno dei disgustosi episodi di cui sono stato testimone. Combattevamo contro fanatici che avevano come unico valore la loro interpretaz [continua...]
CHRIS KYLE
Alla fine i Marine fecero uscire dal complesso circa duecentocinquanta civili[...]. Se non avevano sparato di recente con un'arma da fuoco (i Marine controllavano con un test apposito), non risultavano nell'elenco dei ricercati e non avevano l'aria sospetta, davano a ogni capofamiglia duecento dollari e gli dicevano di andarsene.
CHRIS KYLE
Non ho rischiato la vita per portare la democrazia in Iraq. Ho rischiato la vita per i miei compagni, per proteggere i miei amici e i miei connazionali. Sono andato in guerra per il mio paese, non per l'Iraq. Il mio paese mi aveva mandato là in modo che tutta quella merda non arrivasse a lambire le nostre coste. Non ho combattuto neppure una volta per gli iracheni. Degli iracheni non mi fre [continua...]
CHRIS KYLE
Oltre ad esse particolarmente inetti, molti Junud [i militari iracheni] erano semplicemente pigri. Quando chiedevi loro di fare qualcosa, rispondevano: "Inshallah". Alcuni traducono l'espressione con "Se Dio vuole", ma il vero significato è: "Neanche per sogno".
RAY BRADBURY
- Che cosa guardi con tanta forza, papà? - - Sto cercando logica e buon senso terrestri, buon governo, pace e senso di responsabilità, sempre terrestri. - - Tutte queste cose sono là, sulla Terra? - - No, non ce le ho trovate. Non ci sono più. Forse non vi ritorneranno nemmeno più. Forse ci siamo illusi che vi siano state un tempo. -
RAY BRADBURY
C'era una bianca cittadina silente sulla riva dell'estinto mare marziano. Era deserta. Nessuno vi si muoveva. Luci solitarie ardevano nelle botteghe per tutto il giorno. Le porte dei negozi erano aperte, come se la gente fosse improvvisamente partita, dimenticandosi di usare le chiavi. Riviste, portate dalla Terra sul razzo argenteo un mese prima, palpitavano al soffio del vento, intatte, già ingi [continua...]
JAMES GRAHAM BALLARD
Nella zona del disastro ciascuno di noi c'è già ed è troppo tardi per uscirne.
GABRIEL GARCIA MARQUEZ
Lo spaventò il sospetto tardivo che è la vita, più che la morte, a non avere limiti.
GABRIEL GARCIA MARQUEZ
Durante il fine settimana gli avvoltoi s'introdussero nella casa presidenziale, fiaccarono a beccate le maglie di filo di ferro delle finestre e smossero con le ali il tempo stagnato nell'interno, e all'alba del lunedì la città si svegliò dal suo letargo di secoli con una tiepida e tenera brezza di morto grande e di putrefatta grandezza. [Incipit]
GABRIEL GARCIA MARQUEZ
José Palacios, il suo domestico più antico, lo trovò che galleggiava sulle acque depurative della vasca da bagno, nudo e con gli occhi aperti, e credette che fosse annegato. Sapeva che era uno dei suoi molti metodi per meditare, ma lo stato di estasi in cui giaceva alla deriva sembrava quello di chi non appartiene più a questo mondo. Non si azzardò ad avvicinarsi, ma lo chiamò con voce sorda secon [continua...]
GABRIEL GARCIA MARQUEZ
I sintomi dell'amore sono gli stessi del colera.
GABRIEL GARCIA MARQUEZ
"Il migliore amico", soleva dire allora, "è quello che è appena morto".
GABRIEL GARCIA MARQUEZ
Il colonnello Aureliano Buendìa si rese conto, senza sorpresa, che Ursula era l’unico essere umano che fosse riuscito a sviscerare la sua miseria, e per la prima volta in molti anni si arrischiò a guardarla in faccia. Aveva la pelle cotta, i denti cariati, i capelli appassiti e senza colore, e lo sguardo attonito. La confrontò al ricordo più antico che aveva di lei, quel pomeriggio in cui lui avev [continua...]
ROBERT E. FULTON JR.
D'un tratto vidi in fondo alla gola una luce tremolante: un fuoco! Mi concentrai su quella fiamma cercando di tener duro. Non mi importava di chi fosse quel fuoco e come mai ci fosse gente in quel posto sperduto, se avesse buone o cattive intenzioni. Il terreno era estremamente accidentato, non potevo continuare in moto, perciò mi avvicinai il più possibile, appoggiai la moto a una roccia e proseg [continua...]
ALBERT CAMUS
Come se quella grande ira mi avesse purgato dal male [...] mi aprivo per la prima volta alla dolce indifferenza del mondo. [...] Perché tutto sia consumato, perché io sia meno solo, mi resta da augurarmi che ci siano molti spettatori il giorno della mia esecuzione e che mi accolgano con grida di odio.
ALBERT CAMUS
Voleva ancora parlarmi di Dio, ma mi sono avvicinato a lui e ho cercato di spiegargli un'ultima volta che mi restava soltanto poco tempo. Non volevo sprecarlo con Dio.
ALBERT CAMUS
Ma tutti sanno che la vita non val la pena di essere vissuta, e in fondo non ignoravo che importa poco morire a trent'anni oppure a settanta quando si sa bene che in tutt'e due i casi altri uomini e altre donne vivranno e questo per migliaia d'anni. Tutto era molto chiaro, insomma: ero sempre io a morire, sia che morissi subito, sia che morissi fra vent'anni.
ALBERT CAMUS
Ho creduto per molto tempo non so per quale ragione che per andare alla ghigliottina si dovesse salire su un catafalco, fare alcuni gradini. […] In realtà la macchina era posata direttamente per terra. […] Ci si fanno sempre delle idee esagerate su ciò che non si conosce. Invece dovevo constatare che tutto è molto semplice: la macchina è allo stesso livell [continua...]
ALBERT CAMUS
Ho rifiutato per la terza volta di ricevere il prete. Non ho niente da dirgli, non ho voglia di parlare, e dovrò comunque vederlo presto. Quel che mi interessa in questo momento è soltanto di sfuggire alla meccanica, di sapere se l'inevitabile può avere una via d'uscita. [...] Malgrado la mia buona volontà, non potevo accettare questa certezza insolente. Perchè i [continua...]
ALBERT CAMUS
Ho riconosciuto per un breve istante il profumo e il colore della sera d'estate. Nell'oscurità della mia prigione semovente ho ritrovato a uno a uno, come dal fondo della mia stanchezza, tutti i rumori familiari di una città che amavo e di una certa ora in cui mi avveniva di sentirmi contento. Il grido dei giornalai nell'aria già calma, gli ultimi uccelli nel piazzale, il rich [continua...]
ALBERT CAMUS
Quando ci siamo vestiti, è parsa molto sorpresa di vedermi con una cravatta nera e mi ha chiesto se ero in lutto. Le ho detto che la mamma era morta. Siccome voleva sapere quando, le ho risposto "Ieri". Lei si è come ritratta un po', ma non ha detto nulla. Io stavo per dirle che non era colpa mia, ma mi sono trattenuto perché ho pensato che l'avevo già detto al mio prin [continua...]
ELIE WIESEL
Poi cominciò la sfilata. I due adulti non vivevano più. La lingua pendula, ingrossata, bluastra. Ma la terza corda non era immobile: anche se lievemente il bambino viveva ancora... Più di una mezz'ora restò così, a lottare fra la vita e la morte, agonizzando sotto i nostri occhi. E noi dovevamo guardarlo bene in faccia. Era ancora vivo quando gli passai davanti. La lingua era ancora rossa, gli [continua...]
HOWARD PHILLIPS LOVECRAFT
Non è morto ciò che in eterno può attendere, e con il passare di strani eoni anche la morte può morire
BRUCE CHATWIN
L'uomo è nato in Africa, nel deserto. Ritornando nel deserto, riscopre se stesso.
ALBERT CAMUS
Rispondeva, in conclusione, [...] che c'era sempre un'ora del giorno e della notte in cui un uomo era vile, e che lui non aveva paura se non di questa ora.
ALBERT CAMUS
A vederla mancare prede bell'e designate, come Grand o la ragazza di Rieux, inasprirsi in certi quartieri durante due o tre giorni mentre spariva del tutto da certi altri, moltiplicare le vittime il lunedì e il mercoledì lasciarle scappare quasi tutte, a vederla in tal modo ansare o precipitarsi, si sarebbe detto che si disorganizzasse per esaurimento e stanchezza, che perdesse contemporaneamente [continua...]
ALBERT CAMUS
Al principio dei flagelli e quando sono terminati, si fa sempre un po' di retorica. Nel primo caso l'abitudine non è ancora perduta, e nel secondo è ormai tornata. Soltanto nel momento della sventura ci si abitua alla verità, ossia al silenzio.
ALBERT CAMUS
I separati portavano quindi nel cuore stesso dell'epidemia una distrazione salutare, che si era tentati di prendere per sangue freddo. La disperazione li salvava dal panico; il dolore, per essi, aveva qualcosa di buono. Ad esempio, se accadeva che uno di loro fosse portato via dal male, era quasi sempre senza che avesse avuto il tempo di riguardarsene. Tratto dalla lunga conversazione intima che s [continua...]
RALPH SONNY BARGER
Quando corri fiero sulla strada libera, i sensi si acuiscono man mano che assorbi il panorama. All'inizio fai una specie di monologo interiore; parli a te stesso. Dopo un po', tutto si placa a livello cerebrale; diventi immobile. Con una visuale panoramica a 360 gradi, tutto si lascia catturare e registrare. Quella vocina che chiacchiera e mormora nella tua testa alla fine scompare. Molti bikers s [continua...]
RALPH SONNY BARGER
Quando siete in moto, vi consiglio di pensare che qualsiasi altra persona in strada sia un serial killer sociopativo evaso da un manicomio di massima sicurezza. [...] Ammettiamolo: un'altissima percentuale di automobilisti americani non è fatta per stare al volante. Cos'altro vi aspettereste da un Paese in cui la parte più difficile di un esame di scuola guida è il parcheggio parallelo? [...] Il r [continua...]
RALPH SONNY BARGER
I monaci buddisti meditano tutta la vita per tentare di eliminare ogni distrazione dalla loro mente. Ci riescono? Non lo so, nella mia vita ho fatto altro. Tipo guidare motociclette. Dato che nell'immediato futuro non ho alcuna intenzione di farmi monaco, devo trovare altri metodi per sgombrare la mente quando sono in moto.
RALPH SONNY BARGER
Non mi interessa se indossate un casco per sicurezza o per comodità. Non m'importa neppure se lo indossate. Siamo in un paese libero, e quel che fate non mi riguarda. Io mi limito a consigliarvi di indossare un casco integrale. Se non lo fate e vi ammazzate, di certo non piangerà la vostra morte.
RALPH SONNY BARGER
La cosa triste di tutta questa storia [la ricerca eccessiva dell'estetica della moto, a scapito della praticità] è che la maggior parte dei motociclisti non è che sia poi questa bellezza. Io so di non esserlo. Per come la vedo io, la maggior parte dei motociclisti non sembreranno mai stelle del cinema in sella alle loro moto, a prescindere da quanto guidino scomodamente. Tanto vale, allora, guidar [continua...]
RALPH SONNY BARGER
Apprezzo tutti i vantaggi delle motociclette, soprattutto il cameratismo che si instaura tra motociclisti, ma per quanto mi riguarda la cosa più importante è la sensazione di libertà che solo una moto sa darmi.Quando abbasso il pedale del cambio, metto la prima e parto, mi lascio ogni altra cosa alle spalle. Ogni preoccupazione [...] sparisce quando sono in moto. In strada non c'è spazio per quest [continua...]

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