Sono un ateo. Non sono neutrale rispetto alla religione, le sono ostile. Penso che essa sia un male, non solo una falsità. E non mi riferisco solo alla religione organizzata, ma al pensiero religioso in sé e per sé.

Concetto che sottoscrivo appieno. Non è una questione di non credere semplicemente in un dio, quello è naturale perché dio non esiste quindi non ha senso crederci. Il punto è diverso: non sono libertario nei confronti delle religioni, nei loro confronti io sono proprio ostile, ne sono nemico e a mio avviso sono tutte da combattere con forza e con ogni mezzo.
Ogni religione si fonda su un assunto ipotetico inconfutabilmente fantasioso quale quello di dio e nel momento in cui lo fa forza un'interpretazione totalitaria della vita e del mondo di natura incontrovertibilmente temporale poiché solo spirituale per principio non può essere. Sotto questo aspetto attua, propugna e difende una visione totalitaria che permea la vita di ogni persona. Non si può essere religiosi moderati, perché sostituire la spada con l'indottrinamento e l'evangelizzazione rimane comunque un atto forzoso contro la libertà del singolo individuo, andando a deviare però l'intera società.
«If religious instruction were not allowed until the child had attained the age of reason, we would be living in a quite different world» - «Se l'istruzione religiosa non fosse consentita prima che il bambino abbia raggiunto l'età della ragione, vivremmo in un mondo completamente diverso» (Christopher Hitchens)