dom 15/06/2025 | RSS | Menu

L'ISTITUTO

Stephen King

Quest'uomo è incredibile, il modo in cui riconosce la violenza e sa riportarla nei suoi libri con la scusante del soprannaturale è impressionante. Come in altri suoi libri i bambini sono il fulcro: i bambini che crescono, maturano, e contemporaneamente incontrano la violenza più brutale. Il personale dell'Istituto fa rabbrividire per quanto umano e veritiero è il suo spietato cinismo. Nei libri di King sembra sempre che ciò che può essere assoluto è il male, non il bene, come in Dostoevskij dove il bene è inevitabilmente idiota, e del resto è dal mondo reale stesso che trae ispirazione dove, appunto, è il male che vince, che si delinea con precisione, che è forte. Non diceva anche Schopenhauer che quando Dante ha descritto l'Inferno traendo spunto dal mondo reale ne è venuto "un inferno bello e buono", mentre per il Paradiso ha dovuto inventare e ne è venuta una banalità assurda e noiosissima? In King i fantasmi, i telecinetici, i vampiri o i risorti ci sono ma contano ben poco, è la violenza della normalità che genera l'orrore e qui nell'Istituto di violenza ce n'è e non poca.
Come in IT ci sono dei ragazzi alle prese con un mostro: là era Pennywise alimentato dagli abitanti della città, inconsapevolmente; qua è L'Istituto, anche in questo caso alimentato dalle persone e sempre inconsapevolmente. Il mostro può comparire se noi permettiamo che esista.
Rispetto ad altri suoi romanzi manca un po' di lirismo specie della natura (quei continui boschi, o lo sperduto DuPray "del sud" meritavano qualche paragrafo), ma soprattutto King, al solito, si perde nel finale che diventa un po' troppo artefatto, con colpi di scena ed eroi, finale pure un po' troppo lungo anche se dal canto suo è bravo a portarli avanti fino oltre alla fine della vicenda, e infatti le ultime 60 pagine sono un "addio" a ciascuno, uno per volta, dei protagonisti e fa quasi venire un po' di commozione. 
Pur essendo recente, lo considero forse uno dei suoi libri migliori. E' un grandissimo scrittore: se ci mettesse approfondimenti intellettuali diventerebbe un Franzen, o un Houellebecq senza alcun problema ma il modo in cui scrive e come tratta e manipola certi temi a suo piacere fa sospettare che, semplicemente, non voglia farlo e forse questo è un altro suo punto a favore.

Tutti i libri di Stephen King

  • A Volte Ritornano (stato: Libro finito )
  • Carrie (stato: Libro finito )
  • Christine. La macchina infernale (stato: Libro finito )
  • Cujo (stato: Libro finito )
  • Cuori in Atlantide (stato: Libro finito )
  • Doctor Sleep (stato: Libro finito )
  • IT (stato: Libro finito )
  • La Zona Morta (stato: Libro finito )
  • Laurie (stato: Libro finito )
  • Le notti di Salem (stato: Libro finito Libro molto apprezzato! )
  • L'Incendiaria (stato: Libro finito )
  • L'Istituto (stato: Libro finito Libro molto apprezzato! )
  • L'occhio del male (stato: Libro finito )
  • L'ombra dello scorpione (stato: Libro finito )
  • Misery (stato: Libro finito )
  • Nell'erba alta (stato: Libro finito )
  • Ossessione (stato: Libro finito )
  • Pet Sematary (stato: Libro finito )
  • Revival (stato: Libro finito )
  • Scheletri (stato: Libro finito )
  • Shining. Una splendida festa di morte (stato: Libro finito )
  • Stagioni diverse (stato: Libro finito Libro molto apprezzato! )
  • The Outsider (stato: In lettura )
  • Totale libri: 23
  • Non sai cosa leggere? Prova con un libro a caso

    NOTA BENE | le recensioni di libri qui presentate sono esclusivamente frutto del mio gusto personale che inoltre è anche contestualizzato al periodo in cui mi trovo a leggere quel determinato libro. Ciò che io dico potrebbe non andare bene per voi, il mio consiglio è di leggere anche altre recensioni online, ma allo stesso tempo di lasciarvi ispirare dalla sensazione ingiustificata che il nome di un autore, il titolo di un libro, una copertina, la fedeltà a una casa editrice o il consiglio di un librario possono suscitarvi. E' così che io perlopiù scelgo un libro. Per quanto riguarda i voti, anch'essi relativi, si consideri che bene o male un libro brutto è sempre meglio che una bella serie in tv, perché i libri avranno sempre una cosa in più: tacciono.

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