lun 16/06/2025 | RSS | Menu

L'OMBRA DEL CONDOR

James Grady

Già il primo I Sei Giorni del Condor non mi aveva proprio convinto perché eccessivamente "tecnico" ma non in senso buono, più che altro tecnico in senso nozionistico per non dire brutalmente "logorroico", mentre fuori da questi contesti era un po' sempliciotto, scontato, puerile.
Questa seconda azione del Condor mi ha convinto ancora meno poiché di azione ce n'è poca, mentre ci sono pagine e pagine di descrizione dei tallonamenti silenziosi e piatti, dialoghi, nonché colpi di scena infantili come l'agente cinese che piange e poi si scopa Condor, come il vecchio onnisciente, come il comunista americano esaltato e folle, come il KGB cattivone cattivone, come il Kevin che è sempre dappertutto o il misterioso Carl cui nessuno vuole bene. La lettura procede piuttosto lenta, con continui colpi di scena piuttosto piatti e noiosi quando non scontati e continui cambi di prospettiva passando da un personaggio all'altro a volte anche senza un motivo palese se non interrompere un'azione per creare suspense ma senza mai riuscirsi appieno.
Di certo non penso che questo tipo di narrativa debba offrire molto di più che queste cose ma dovrebbero essere mescolate e strutturate un po' meglio, oppure al contrario buttarsi nell'esagerazione assoluta e assurda che questo ti promette e questo ti regala.
Di contro al celebre film con Robert Redford questi libri si differenziano in una cosa fondamentale: Condor è un povero scemo.

Tutti i libri di James Grady

  • I sei giorni del Condor (stato: Libro finito )
  • L'ombra del Condor (stato: Libro finito )
  • Totale libri: 2
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    NOTA BENE | le recensioni di libri qui presentate sono esclusivamente frutto del mio gusto personale che inoltre è anche contestualizzato al periodo in cui mi trovo a leggere quel determinato libro. Ciò che io dico potrebbe non andare bene per voi, il mio consiglio è di leggere anche altre recensioni online, ma allo stesso tempo di lasciarvi ispirare dalla sensazione ingiustificata che il nome di un autore, il titolo di un libro, una copertina, la fedeltà a una casa editrice o il consiglio di un librario possono suscitarvi. E' così che io perlopiù scelgo un libro. Per quanto riguarda i voti, anch'essi relativi, si consideri che bene o male un libro brutto è sempre meglio che una bella serie in tv, perché i libri avranno sempre una cosa in più: tacciono.

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