Lo so che ho già libri da leggere ma se entro in un'edicola e vedo degli Urania non posso dirgli di no, e così è arrivo questo libro.
Mi chiedo come se gli astronauti dell'Apollo 11 l'abbiano letto e, in caso affermativo, se a tutti è venuto in mente quando il computer di bordo dell'Eagle tentò di farli atterrare in una zona accidentata ed Armstrong decise di prendere in mano la situazione effettuando un salvifico allunaggio manuale.
Chissà se lo ha letto anche Andy Weir per il suo magnifico
The Martian? La struttura è la stessa: un incidente durante una missione su un altro corpo celeste, l'isolamento in attesa di troppo lontani soccorsi, il continuo emergere di problemi da risolvere mediante la prontezza di riflessi, l'intuito, ma soprattutto la preparazione tecnica lunga e meticolosa di queste persone così speciali anche nella vita reale.
Ci sono tecnicismi ma non eccessivi, ci sono colpi d'azione ma non eccessivi, tutto è ben equilibrato a formare un libro magistrale che racconta cosa sarebbe potuto accadere in quel mitico 20 luglio 1969.
Avventura, azione, fantascienza, thriller, giallo: Maine ci ha messo dentro tutto, ma lo ha fatto proprio bene.
L'unica stonatura è la donna che è veramente odiosa ma del resto il significato che esce dalla storia è piuttosto disincantato nei confronti dell'uomo e del suo senso etico, dalla lettura di questo libro si sospetta infatti un pregiudizio piuttosto negativo nei confronti dell'uomo e del suo senso di responsabilità sociale.
Questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Visitando il sito si sottintende la presa visione della Privacy policy
CONTATTI: info[at]bostro.net
Aggiornamenti via | Torna in cima