Categoria libro: Narrativa straniera
Stato lettura: LIBRO CONCLUSO IL 28/12/2020 Voto:
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Giornalista quarantenne a Helsinki, Vatanen ha raggiunto quel momento dell’esistenza in cui di colpo ci si chiede quel «ma perché» che si è cercato sempre di reprimere, nascondendo a se stessi e agli altri che quel grigiore a cui si è arrivati a furia di rinunciare ai sogni, di accettare compromessi, di rassegnarsi al logoramento delle amicizie, del lavoro, degli amori, quel qualcosa in cui siamo rimasti impigliati e in cui non ci riconosciamo, è in realtà la nostra vita. Una sera, tornando in macchina da un servizio fuori città con un amico fotografo, investe una lepre, che fugge ferita nella campagna. Vatanen scende dall’automobile, la trova, la cura e, sordo ai richiami dell’amico, sparisce con lei nei boschi intorno. Da quel momento inizia il racconto delle svariate, stravaganti, spesso esilaranti peripezie di Vatanen, trasformato in un vagabondo che parte all’avventura, on the road, un wanderer senza fretta e senza meta attraverso la società e la natura, in mezzo alle selvagge foreste del Nord e alle imprevedibili reti della burocrazia, sempre accompagnato dalla sua lepre come irrinunciabile talismano.
Una novella, più che un romanzo, erede del classico Romanzo di Formazione dal quale però se ne distacca perché, al contrario, la formazione è in questo caso abbandono della civiltà e della cultura, nonché per l'ambientazione generale in cui si muove Vatanen, antieroe completamente inutile che è un tutt'uno con la Lapponia, vera protagonista della storia. Bello, molto bello e pieno di significati, uno scrittore da tenere in considerazione.
Con la casa editrice Iperborea non si sbaglia mai: traduzione magnifica.
A mio avviso invece saltate a piè pari l'introduzione perchè racconta tutto il libro; mal che vada, se siete maniaci delle introduzioni, la leggerete alla fine come una postfazione. Non riesco a capire proprio questa moda delle introduzioni che sono lunghe pagina e pagine a raccontano tutto, le considero sempre eccessive e frutte di qualche ego un po' troppo abbondante.
Fino a marzo 2021 era possibile postare commenti tramite Disqus ma siccome non mi piacciono le pubblicità a meno che non facciano intascare soldi a me, ho rimosso il modulo. Quindi, riguardo ai commenti, d'ora in poi vi fottete. A me non cambia nulla (anzi).
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