Mi ha lasciato un po' deluso ma, forse, non è colpa completamente del libro, ma anche un po' mia. Dopo il gran suo capolavoro
Bonjour Tristesse avrei dovuto aspettare un po', avrei dovuto lasciar passare un po' l'impatto emotivo provocato da quel libro. Dal canto suo però, bisogna dire che questo libro è veramente troppo corto, troppo per poter rendere atto della ragnatela di relazioni che rappresenta e soprattutto per poter delineare bene il tema dell'amore irrealizzabile, insoddisfatto ed insoddisfabile. La fine di Beatrice, che di colpo sente nostalgia per la gioventù felina di Edouard, cosa che la fa "sentire giovane" ovvero proprio vecchia - sono i vecchi che si
sentono giovani, i giovani
lo sono - è accennato in poche righe e poi abbandonato, disperso nel rapidissimo finale. Non c'è spessore del tempo, non c'è la velocità del tempo che passa e se ne va. Peccato.
Questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Visitando il sito si sottintende la presa visione della Privacy policy
CONTATTI: info[at]bostro.net
Aggiornamenti via | Torna in cima