Allora, il primo Rama, Rendezvous, era bello. Affascinante l'idea, misterioso tutto quanto, dal cilindro, agli scopi, alla missione, allo stile della scrittura di Clarke. Poi, sta facendo la stessa fine che fece con Odissea... Questo secondo volume è prolisso. Pagine e pagine buttate via a descrivere ricordi, sogni, esperienze dei protagonisti che sarebbe anche bello e ben fatto, se avesse un senso; invece sembra quasi un esercizio verbale perché per la maggior parte non porta a nulla, sono eventi distinti ed indipendenti e che non trovano uno scopo all'interno del romanzo.
Se leggete Proust, capite cosa intendo: le migliaia di pagine del suo capolavoro paiono quasi necessarie, così legate l'una all'altra; qui invece sembrano tutte separate, indipendenti, caotiche. Non c'è un senso complessivo. Ed in effetti, alla fine, nulla viene spiegato, né sul cilindro, né sulle coincidenze che accadono (tipo la morte di Borzov), né sugli scopi nascosti di parte dell'equipaggio, su nulla...
A mio parere un disastro totale, sorpassato solo dal Terzo Capitolo della saga che sto leggendo e che non vedo l'ora di finire per poi mettere da parte per un bel po' Clarke che mi ha veramente veramente deluso.