Jean-Marie Déguignet
Agli inizi dell'800 Deguignet nasce a Brest, un paesino di contadini della Bretagna, isolato completamente dalla cultura del mondo attorno. In un paese così non c'è salvezza: nasci contadino, fai il contadino, muori contadino, e forse se sei fortunato impari giusto a scrivere il tuo nome. Ma a Déguignet questo non va bene. Non vuole. Lui vuole conoscere, vedere, sapere. Si arruola nell'essercito di Napoleone allo scopo di poter girare il mondo, dopo aver imparato a leggere e scrivere praticamente da solo, e nel corso della sua vita il suo anelito sarà sempre questo: imparare sempre di più, mettere da parte i pregiudizi, e conoscere per poter elaborare giudizi. Questo libro è l'insieme de suoi diari, diligentemente redatti nel corso della sua vita, e rappresentano una delle più belle pagine di difesa del genere umano, a mio parere. Vi si legge l'amore per il sapere, per la conoscenza, per il superare i propri limiti, e i limiti impostici dalla nostra cultura. E' un libro da leggere, e rileggere ogni volta che pensiamo di averlo compreso, e di esserci compresi. Ogni volta che pensiamo di essere arrivati ad una fine, ad un risultato. La mente è processo, non è un risultato, perché un risultato è la fine di un processo.
Un libro magnifico, assolutamente da leggere: bello per gli appasionati di romanzi biografici, per gli storici, per gli intellettuali alla ricerca dell'umanità più sincera, per chi cerca avventure e resoconti di viaggio. Un gioiello vero.
Sfortunatamente, questo libro è anche la dimostrazione che la cultura, il sapere, la voglia di fare e imparare, conoscere e vedere, e l'umiltà e la compresione sono tutte incredibili quanto inutili qualità: Deguignet morì da solo e in miseria assoluta, tradito da amici, figli, moglie, chiesa e leggi.
Tutti i libri di Jean-Marie Déguignet
Memorie di un contadino
(stato: Libro finito
)
Totale libri: 1
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