Sono costretto a tornare a casa ogni sera sbronzo per assimilare appieno questo capolavoro perché sia chiaro, lo stile narrativo richiede uno stato di alterazione psichica. Comunque dopo poche pagine posso dire "Lo sapevo"! Già la scelta di una onirica Parigi come cornice era una buona traccia, poi le descrizioni in parte allucinate, l'oggetto che si fonde col soggetto... L'avevo intuito, ma ora Miller l'ha ammesso esplicitamente: dietro il romanzo come un'ombra che aleggia su tutto c'è il terribile
Strindberg col suo terribile Inferno!!! Il finale è epico, quest'uomo seduto in una panchina, da solo, a Parigi, senza malinconia, tristezza né felicità. Un gran bel libro, sicuramente per pochi.
Questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Visitando il sito si sottintende la presa visione della Privacy policy
CONTATTI: info[at]bostro.net
Aggiornamenti via | Torna in cima