mar 15/10/2024 | RSS | Menu

Vi presento lo Xiangqi, gli scacchi cinesi, e una riflessione sugli scacchi

Categoria: SCACCHI

KEYWORDS: cina | riflessioni | scacchi | xiangqi |
Inserito in DATA: 15/04/2024 | Vai ai COMMENTI
Parlano della "risoluzione degli scacchi" come la minaccia attualmente più perniciosa, i motori hanno una forza impressionante e il continuo progresso delle ricerche in IA possono ormai portare in qualche anno alla loro fine, ovvero al momento in cui ci sarà il 100% di impossibilità di vincere una partita ovvero il 100% di possibilità, senza eccezioni, che tutte le partite finiscano sempre e solo patte.
La "risoluzione degli scacchi" è infatti la possibilità di calcolare ad ogni mossa tutte le linee, una specie di attualismo scacchistico che porta ogni mossa ad essere completamente inutile, destinata a subire una contromossa di pari valore.
Io sinceramente trovo questa risoluzione totalmente ininfluente al gioco degli scacchi perlomeno in ambito umano: per quanto gli scacchisti possano diventare sempre più forti studiando coi motori, la loro memoria resta limitata, la loro reazione rimane istintiva, il loro motore rimane non un calcolatore ma un cervello che nell'atto della decisione diventa un "intelletto", anzi, una "mente". Cosa cambia? Il primo è il cervello umano nella sua funzionalità prettamente logica, il secondo il cervello umano nella sua funzionalità globale, istinti e psicologia compresi. L'apertura potrà essere studiata coi motori, i finali pure, il mediogioco anche, ma ci sarà sempre l'elemento umano che è sostanzialmente il difetto. Tutt'ora vediamo i più grandi scacchisti commettere dei cosiddetti "blunder". La risoluzione degli scacchi riguarderà dunque il gioco tra due motori, dove la barra del mettere segnerà sempre, ad ogni mossa, una valutazione di parità; o il gioco di un umano contro un motore, dove la barra del motore segnerà sempre vittoria del motore (un perenne matto in x mosse).
Vista così la situazione possiamo tranquillamente dire: chi se ne frega.
La mia opinione è che oggi, invece, la minaccia più grande al gioco degli scacchi è il loro esponenziale degrado culturale. Da gioco sono diventati sfida, da passatempo sono diventati agonismo, si sta abbandonando il loro carattere di studio privilegiando il carattere mnemonico ma non di aperture, bensì di trappole, trucchi. Lo scopo è vincere, non giocare, ma fosse solo questo il problema sarebbe poca cosa. Si sta perdendo la loro conoscenza fattuale e laterale, le storie di scacchisti, il loro periodo d'oro quando il mondo stava crollando tra fasti e merletti, la passione per le partite storiche perché "superate", la bellezza dei libri di scacchi, così affascinante nel loro illuso o presunto determinismo e così personali a seconda dell'autore.
Cosa sono oggi gli scacchi? Canali: canali Youtube, Twitch, e via dicendo. Sono un modo per mettersi in mostra, gli scacchi sono youtubers, streamers, e queste minchiate qua. Nasce un canale di scacchi al giorno, è come la famosa "madre degli stupidi" che è incinta tutto l'anno.
E' questo che voglio lasciare a mio figlio, un gioco che lo porterà a seguire questi dementi e il loro eterno "Ciao ragazzi, benvenuti nel mio canale e mettete un like"? Un gioco in cui si sconsiglia la lettura di libri perché "superati" perdendone le curiose flessioni biografiche o culturali, privilegiando video in cui ti dicono "muovi lì, fai così, mangia là"? Sto perdendo fiducia in questo bel gioco. Gli scacchi sono un pianoforte, un tempo c'era Chopin seduto davanti ai tasti d'avorio, ora c'è Allevi. Si può apprezzare Chopin anche senza leggerne alcun libro, ovviamente, ma se mi studio qualche biografia anche il mio ascolto dei suoi preludi guadagnerà qualcosa. Senza leggere alcunché, di Wagner potete apprezzare si e no la Cavalcata delle Valchirie.
Già da un po' ho rispolverato il Go, come dicevo nella recensione di questo libro e in fondo a questa pagina.
Ora però ho scoperto un altro gioco: lo XIANGQI (si pronuncia circa così: Siàncii), in cinese sarebbe "Il gioco dell'elefante" o meglio "la tavola da gioco dell'elefante" e infatti lo si indica anche con l'ideogramma del pezzo dell'elefante (vd. sotto) anche se in realtà l'ideogramma significa anche "figure" quindi potrebbe essere anche "gioco delle figure" (象). Conoscevo (per nome) lo Shogi, ma viste le regole dello Xiangqi e provato a giocare me ne sono innamorato perché è assurdo! Assurdo è il termine giusto. Il movimento dei pezzi è strano: il cavallo non può saltare, il cannone può catturare solo se salta un pezzo, l'elefante non può uscire dal suo territorio, i re non possono mai guardarsi e assieme ai consiglieri non possono mai uscire dal palazzo. Veramente un gioco strano, dove la strategia forse un po' paga pegno alla tattica perché gli scontri sono violenti e il movimento dei pezzi, con l'impossibilità di saltare e altre particolarità fanno un po', a volte, incazzare perché ci si trovano i pezzi incastrati. Quelle due o tre volte che ho provato gli elefanti li ho quasi sempre bloccati e i cavalli faccio fatica a muoverli per lo stesso motivo.
Ho provato gli Scacchi960 e non mi piacciono, sarà che sono principiante e quindi la conoscenza delle aperture per me è ininfluente, ma quella sistemazione caotica dei pezzi mi sa di disordine e basta che mal si accompagna al congenito ordine degli scacchi. Anni fa avevo scoperto il Go ed è un gioco strano, molto silenzioso e ordinato (sembra un giardino Zen) ma difficilmente lo si può considerare "divertente", lo Xiangqi è invece molto assurdo e battagliero (mi viene in mente la città murata di Kowloon) e indubbiamente divertente perché tattico e violento, sebbene non abbia dubbio che negli scacchi classici sia rispecchiata la nostra mentalità occidentale tecnica e logica e giocare a Xiangqi sia un po' come mangiare al ristorante cinese dietro l'angolo del paese.
La "bella novella"? Dello Xiangqi in Italia non troverete nulla! Nulla! Né manuali scaricabili né (quasi) libri né siti né gruppi ma soprattutto né pagine social né video! A mio avviso questa è forse la cosa migliore, rispetto agli scacchi: Stop influencers!

Come imparare

Questo è il punto critico perché in italiano non trovate quasi niente e quel "quasi" che trovato è e vale quasi niente. Imparerete a muovere i pezzi, e basta.
Di seguito qualche sito e/o canale Youtube
Ci sarebbe una Federazione Italiana Xiangqi ma non trovo alcun riferimento sul web né sito né profili social, si scopre che esiste da questa pagina della Federazione Internazionale Xiangqi; ho il sospetto che sia chiusa e fosse opera del presidente della Federazione Italiana Shogi, autore anche di un libro sullo Xiangqi. Questa incredibile assenza è curiosa anche perché in Italia vive Lin Ye che fu campionessa mondiale femminile e che ha scritto peraltro gli unici libri in italiano sullo Xiangqi, li riporto in basso. 
Nei link per giocare online che riporto sotto alcuni, come PyChess e PlayStrategy, hanno a loro volte delle brevi introduzioni al gioco, ma piuttosto basilari e se volete qualcosa di più e imparare questo simpatico gioco andate dritti su Wikipedia per l'italiano, per fare un passo in più Wikipedia EN e per il resto xichess.com e xiangqi.com che hanno video, analisi, pagine dedicate e gioco online o contro i motori.
Xangqi.com rimane comunque il riferimento principale: una serie di articoli e di video-lezioni introducono a tutto ciò che bisogna sapere.

Informazioni di base

Lo Xiangqi è in parte simile agli scacchi, perlomeno per quanto riguarda il fatto che si gioca su una scacchiera e che lo scopo è dare scacco matto ovvero una mossa che attacca il re e dalla quale non c'è alcun tipo di difesa.
Ci sono però alcune differenze fondamentali.
Innanzitutto, i pezzi si muovono non sulle case (i riquadri) ma sulle intersezioni (gli incroci della griglia), di conseguenza avremo una scacchiera con una base da 9 posizioni e non 8 come negli scacchi.
Tra le due metà di gioco c'è uno spazio vuoto chiamato Il Fiume: un'implicazione diretta del fiume è che le intersezioni centrali si sdoppiano, quindi la scacchiera dello Xiangqi è da 9x10 posizioni. Il Fiume non ha solo senso estetico ma influisce sul movimento di due pezzi: gli elefanti non possono superarlo, quindi si muoveranno solo sul nostro terreno; i pedoni che l'hanno superato invece acquisiscono la capacità di muoversi anche lateralmente.
Al centro alla base c'è un riquadro di 2x2 case (ovvero 3x3 intersezioni) che si chiama Il Palazzo, uno per ogni giocatore: inizialmente l'Imperatore vi giace nell'intersezione mediana e i Consiglieri ai suoi lati, Imperatore e Consigliere non possono mai uscire dal Palazzo, quindi potranno muoversi solo in quelle 3x3 intersezioni (e neanche in tutte, vd. il movimento dei pezzi spiegato oltre).
I pedoni non promuovono mai, nessun pezzo promuove quindi i pezzi che ci sono rimarranno sempre tali.
Negli scacchi c'è la patta per stallo mentre nello Xiangqi non c'è: lo stallo è una sconfitta al pari dello scacco matto, il giocatore il cui Imperatore è in stallo ovvero non ha mosse legali perderà la partita ( immagine di esempio).
Lo scacco perpetuo non esiste (come pure in teoria non è permesso un attacco perpetuo, un attacco reiterato a pezzi inferiori): se negli scacchi lo scacco perpetuo porta alla patta dopo tre ripetizioni, nello Xiangqi dopo tre scacchi "perpetui" (ovvero identici, ripetuti) porta alla sconfitta, ovviamente perde il giocatore che ha dato i tre scacchi.
Come si può già intuire, queste caratteristiche base dello Xiangqi lo rendono ben diverso dagli scacchi e decisamente più battagliero. Non potete andare a cercare la salvezza con la patta, né con lo stallo né con il perpetuo. Qui o si vince o si perde, qui si combatte. L'apertura è un momento cruciale perché i pezzi hanno in genere una mobilità ridotta per via della mancanza degli alfieri e del salto dei cavalli, ma allo stesso tempo imprevedibile, e il re non ha molte vie di fuga; l'apertura è dunque importante e va studiata per non trovarsi con un matto in poche mosse anche a bassi livelli (com'è capitato a me col terzo bot di Xiangqi.com) o non trovarsi coi pezzi tutti bloccati uno contro l'altro.
Consiglio di guardare nel frattempo questi tre video che sono in italiano e introducono alle basi di gioco.
Dimenticavo: il rosso muove per primo. Che la battaglia abbia inizio!

Il movimenti dei pezzi

Ho creato uno schema grafico che riassume le principali caratteristiche e raffigurazioni dei vari pezzi, prendendo spunto da Wikipedia. Essendo un gioco prettamente tattico, muovere i pezzi è la principale cosa da sapere, da lì si può partire a capire cosa fare. Se i re non possono guardarsi, una bombarda è comoda sulla linea di tiro per, ad esempio, piazzarci in mezzo in pezzo che abiliterà lo scacco della bombarda e fare quindi un attacco doppio. Se l'elefante si muove solo su alcune precise intersezioni (7 totali condivise da entrambi gli elefanti!) starò attento a non occuparle inutilmente. Robe così. Ovviamente, il gioco non si conclude qua, ci sono aperture e finali, ma è probabilmente più semplice degli scacchi classici da imparare per partire subito con qualche partita.
Ho fatto uno schema dei movimenti dei pezzi per dare subito un'idea delle varie possibilità, mentre ho fatto una immagine apposita per l'Elefante e le sue intersezioni perché è molto particolare e quelle intersezioni è bene occuparle solo se necessario.
Qua sotto una tabella riepilogativa con qualche considerazione personale, per l'identificazione delle intersezioni uso la notazione classica degli scacchi quindi le lettere per le colonne e i numeri per le righe.

PEDONE (P)

Detto anche "soldato". Muove di una sola intersezione per volta e solo in avanti e nello stesso modo cattura. Tuttavia, una volta che avrà oltrepassato il Fiume potrà muoversi e catturare anche di lato, sempre una intersezione per volta. Non promuove, quindi una volta giunto a fondo scacchiera potrà solo muoversi (e catturare) di lato.
Rispetto agli scacchi è probabilmente più limitato ma, se provate a giocarci, vedrete che è anche un pezzo più "duro" perché forma una buona muraglia, soprattutto da dopo il fiume in poi. Se ad esempio abbiamo un pedone subito oltre il fiume, l'elefante, che si muove solo su 7 intersezioni in tutta la scacchiera, potrà essere controllato con un pedone posto a fianco di una delle intersezioni di destinazione.

CANNONE (C)

Detto anche bombarda, è il pezzo che preferisco e che trovo più divertente e che probabilmente è l'anima di questo gioco. Si muove per traverse e colonne e non può saltare altri pezzi, come il carro. Al contrario però, può catturare un pezzo solo se salta ovvero se tra il cannone e il pezzo da catturare c’è un altro pezzo, amico o nemico. In questo caso può catturare, e solo il pezzo subito dopo quello saltato, non altri. Da ciò deriva che può saltare solo se cattura.
Questo è un pezzo incredibile e divertentissimo. Immaginate una situazione in cui un vostro cannone sta fissando il re da una parte all'altra della scacchiera su colonna libera, muovete un cavallo ponendolo di fronte e di colpo si attua una scacco con magari, alla mossa successiva, il cavallo che cattura un pezzo grazie a questo speciale attacco doppio. Questa particolarità rende il cannone potente, imprevedibile, ma allo stesso tempo complesso da gestire perché in mancanza di pezzi intermedi non può catturare nulla e rimane indifeso, potrà solo scappare. E non finisce qua, perché bisogna considerare anche che il cannone salta pezzi solo quando cattura ma, a cattura effettuata, non potrà tornare indietro! Immaginiamo l'apertura classica che porta il cannone in e3 dietro al pedone centrale: a questo punto il cannone, alla mossa successiva, potrebbe catturare il pedone avversario nella colonna e: ma 1) per farlo salterà il proprio pedone ma dopo la cattura non potrà saltarlo nuovamente; e 2) se il cannone e3 salta il pedone e4 per catturare il pedone e8, finisce in una posizione debole perché innanzitutto non starà dando scacco non essendoci nulla dopo e8 se non il re (niente pezzo intermedie per attivare la cattura). Allo stesso tempo, come difensivo è a tratti debole: pensiamo alla situazione precedente, con il cannone che salta il pedone e4 per catturare quello in e8, immaginiamo anche che il e9 ci sia un altro cannone, dopo la cattura di e8 il cannone in e9 non potrà catturare la torre perchè non ci sarà alcun pezzo intermedio. Questo perché una delle apertura più diffuse prevede proprio il tema di portare il cannone dietro al pedone e se entrambi lo fanno, il gioco è fatto! Il cannone è un pezzo potente e imprevedibile ma (come comunque buona parte dei pezzi in questo gioco) può rimanere incastrato con la stessa imprevedibilità: è un pezzo veramente divertente da utilizzare, penso sia l'anima di questo gioco e non per niente le aperture più diffuse si fondano sul posizionamento dei cannoni, ma imparate a conoscerlo bene!
  Cliccate qui per tre simpaticissimi esempi dell'imprevedibilità della bombarda (ERRATA CORRIGE vd. sotto) e anche qui per scoprire che i pezzi che la bombarda inchioda possono anche essere due!

CARRO (R)

Detto anche "torre". Si muove e cattura per traverse e colonne e non può saltare pezzi, ovvero si muove esattamente come la torre negli scacchi occidentali, ed egualmente non può saltare pezzi.

CAVALLO (N)

Muove come il cavallo negli scacchi ma nello Xiangqi il cavallo non può saltare altri pezzi.
A volte si può fare confusione per capire se lo si può muovere o no. Ad esempio, se ho un cavallo in b1 e una torre in c2, posso portare il cavallo in c3? Dipende da come si costruisce la "L" caratteristica del suo movimento: negli scacchi ci sono varie spiegazioni per definire il movimento del cavallo (due case dritte e una a 90°, una dritta e una diagonale, una diagonale e una dritta) ma nello Xiangqi c'è un solo modo per spiegarlo ovvero il cavallo muove prima dritto (per una colonna o una traversa) e poi diagonale; nell'esempio precedente, quindi, il cavallo può andare in c3, mentre se la torre fosse in b2 non potrebbe.
In questa immagina potete vedere un caso occorsomi in una partita di prova: il cavallo, non saltando pezzi, non è detto che dopo essersi spostato possa poi tornare alla sua intersezione precedente!

ELEFANTE (E)

Si muove solo in diagonale e di due intersezioni, quindi l’intersezione più vicina la salta e deve andare alla prossima. Non può saltare pezzi e non può oltrepassare il Fiume. Di conseguenza, guardando la scacchiera, l’elefante avrà al massimo sette intersezioni fra cui muoversi e queste sono condivise da entrambi gli elefanti.
Le intersezioni dove possono andare gli elefanti sono a3-c1-c5-e3-g1-g5-i3 ovviamente se le traiettorie sono libere da altri pezzi, cosa non scontata: se l'elefante in c1 ha un pezzo in b2 e uno in d2, è bloccato; è quindi chiaro che sia un pezzo attivo per effettuare catture da lontano, l'unico che può farle in diagonale, ma va controllato bene per evitare di ritrovarlo immobilizzato e inutile. Non potendo attraversare il fiume, consideratelo come un pezzo difensivo, ma anche attivo per poter, ad esempio, mettersi di colpo di fronte a un cannone e attivarlo.

CONSIGLIERE (A)

Detto anche "guardia" o "mandarino". Muove e cattura di una sola intersezione e solo diagonalmente, quindi mai per traverse e colonne, e non può mai uscire dal palazzo. E' quindi un pezzo limitato, esclusivamente difensivo dell'imperatore, capace di attivarsi solo durante un attacco di prossimità.

IMPERATORE (K)

Detto anche "re" o "generale". Muove e cattura di una sola intersezione per volta e non diagonalmente, ovvero solo traverse e colonne, inoltre non può mai uscire dal palazzo. E' simile al consigliere solo che quello si muove solo diagonalmente. I due re imperatori possono mai guardarsi, quindi o li si sposta o bisogna mettere un pezzo fra i due e questa cosa è particolarmente rilevante. In pratica due re che si guardano è come fosse uno scacco.
Ad esempio, se avete un pedone che si trova in colonna libera tra i due re e ha appena attraversato il Fiume, non potrete muoverlo lateralmente perché non potete muovere un pezzo che porta i due imperatori a fronteggiarsi. Altro esempio: una torre attacca e cattura un consigliere che stava di fronte all'imperatore avversario: se la colonna è libera, l'imperatore non potrà catturare la torre poiché vorrebbe dire mettere i due re uno di fronte all'altro. Giocando con questa caratteristica, potrete anche usare il re come aiuto per lo scacco matto. Il re è dunque un pezzo dal movimento ridotto ma dal grande potere anche a lungo raggio, attivo nel creare lo scacco matto cui può concorrere con ruolo da protagonista.
Ovviamente in scacchiera avrete un solo imperatore; i pedoni sono 5; elefanti, cavalli, cannoni, carri e consiglieri sono invece 2 per tipo. I valori dei pezzi sono: consigliere 1,5 - pedone 2 - elefante 2 - cavallo 2,5 - cannone 8,5 - carro 9. Anche l'imperatore per quanto possa avere senso ha valore, quantificato in 8.
ERRATA CORRIGE CANNONE: nel diagramma triplo che ho creato riguardo il cannone, l'ultimo riquadro è errato ma, sinceramente, non ho palle di rifarlo. E' errato perché il nostro cannone sta già facendo uno scacco al re; la situazione doveva essere differente, con nessun pezzo tra il cannone e il re, l'attacco doppio si svilupperebbe con la nostra torre che di colpo si intromette tra il cannone e il re, dando scacco e attivando il secondo scacco del cannone in modo che l'avversario non potrebbe neanche catturare la torre perché rimarrebbe lo scacco del cannone, e in questo modo la torre potrebbe essere nuovamente spostata per catturare un altro pezzo, poi tornando indietro riattiverebbe lo scacco del cannone potendo così, magari, o catturare un secondo pezzo o battere in ritirata. Ho creato un  secondo esempio esemplificativo che fa capire meglio cosa intendevo.

Movimento pezzi e scacchi classici

Ricordate, nello Xiangqi nessun pezzo può saltare altri pezzi quindi i movimenti vanno calcolati con precisione per evitare di creare fastidiosi incastri. Non è facilissimo gestire questa apparente confusione, la coordinazione è fondamentale per non ritrovarsi con pezzi che non possono muoversi o con cannoni che non possiamo armare con pezzi intermedi. Sinceramente trovo controproducente ragionare in termini di "scacchi", ad esempio negli scacchi il cavallo è imprevedibile perché è l'unico pezzo che può fare salti e rammentando istintivamente questa sua caratteristica, nello Xiangqi si andrà inesorabilmente incontro ad errori. E' per questo motivo che vi consiglio caldamente di usare gli ideogrammi cinesi in luogo delle icone occidentalizzate; per affrontare lo Xiangqi lasciate a casa gli scacchi! Gli ideogrammi li imparate facilmente prendendo dei riferimenti: ad esempio, io il cavallo lo identifico perché ha le zampe, il carro perché sembra un carretto visto dall'alto, l'elefante perché ha una specie di proboscide a sinistra e/o una scatella a destra o in alto, il cannone perché ha una specie di ruota in basso, e via dicendo... I consiglieri e l'imperatore non escono mai dal palazzo quindi li riconoscete facilmente, e l'ideogramma dell'imperatore è più incasinato. Occhio però che gli ideogrammi cambiano a seconda del colore, ovvero i pezzi rossi sono leggermente differenti dai pezzi neri (perlopiù, non tutti).
Anche alcune strategie tipiche negli scacchi qui sono assenti. Il primo esempio che mi viene in mente è la lotta pedonale, qui limitata: i pedoni catturano in avanti quindi posizionarli a fronteggiarsi come negli scacchi non ha più senso; allo stesso modo, oltre il fiume possono muoversi lateralmente quindi possono spostarsi, attaccare di lato ed essere parimenti attaccati. Le formazioni pedonali sono dunque quasi assenti, mentre negli scacchi classici le "strutture pedonali" sono quanto di più tipico e da padroneggiare, ci sono libri che trattano delle strutture pedonali e teorie dell'apertura che vengono interpretate proprio a partire dalla struttura pedonale cui danno vita. Il particolare comportamento dei pedoni, molto più mobili, fanno anche crollare le teorie del pedone isolato, arretrato, libero ma soprattutto la gestione delle "colonne aperte" poiché, in sostanza, nello Xiangqi ogni colonna può essere aperta; già a inizio gioco ben quattro colonne sono prive di pedoni ma una volta oltrepassato il fiume, quando acquisiscono la possibilità di muoversi lateralmente e le colonne aperte diverranno ancora più mobili (si potrà spostare un pedone lateralmente e dunque aprire una colonna e contemporaneamente chiuderne un'altra), avrà ancora senso ragionare così tanto su queste colonne?
Negli scacchi classici (occidentali) si ragiona molto sulle colonne aperte per controllarle con le torri, ma inizialmente le colonne sono chiuse quindi si lavora per demolire dei pedone ed aprirle cosa ovviamente non facile e due torri sono dunque già sufficienti, ma nello Xiangqi le colonne immediatamente aperte sono quattro e i carri solo due, ma allo stesso tempo bisogna fare spazio per dare movimento ai pezzi e poter sviluppare i carri quindi la situazione è piuttosto più complessa o perlomeno meno programmabile con sacrifici ma più con movimentazione strategica.
Ciò porta a ripensare i pedoni; Max Euwe nel suo Trattato degli scacchi dice che "La torre è una sinistra collaboratrice, essa avanza sui cadaveri dei pedoni, il suo elemento sono cambi e sacrifici" ovviamente per creare colonne aperte, ma nello Xiangqi i pedoni perdono il senso della spinta e del cambio per mantenere e incrementare il loro scopo di controllori posizionali, preferibilmente al limitare del Fiume o perlomeno nella fase iniziale; del resto a cosa serve spingere tanto un pedone e concentrarsi su queste manovre di apertura di colonna e spinte di pedoni, se poi il pedone non ha promozione?
Restando sulle colonne aperte, va inoltre anche considerato il problema dei cannoni che, se da un lato se su una colonna aperta sono inutili, diventano immensamente importanti nel momento in cui un pezzo li attiva; l'avversario ci penserà due volte prima di farci finire un pezzo davanti, e noi dovremmo lavorare per farlo accadere al momento giusto.
Un secondo esempio che posso fare è la mancanza di un corrispettivo dell'alfiere: nello Xiangqi non ci sono pezzi che attaccano in diagonale a parte l'elefante e il consigliere con però tutti i limiti che hanno nei loro movimenti. L'elefante ha solo 7 intersezioni e solo in metà scacchiera quindi su 45 posizioni, mentre il consigliere si muove solo nel palazzo quindi 5 posizioni, considerando che l'intera scacchiera ha 90 posizioni ovvero intersezioni, e queste intersezioni in cui questi due pezzi si muovono sono condivise tra le coppie (due elefanti e due consiglieri); l'alfiere negli scacchi copre invece tutta la scacchiera e sono due, uno bianco e uno nero. Mancano quindi i pezzi a lunga gittata diagonale, non essendoci neppure una "donna" quindi le strutture in fianchetto e gli attacchi in diagonale sono praticamente inesistenti. Nello Xiangqi gli eserciti avanzano a sortite e guerriglie frontali o laterali, con qualche novità portata dai cavalli che però, non saltando, hanno un'autonomia veramente ridotta rispetto agli scacchi classici dove, saltando pezzi, diventano elementi centrali nelle posizioni chiuse e nelle "case chiave" centrali avanzate dove solitamente vengono posizionati.
La mancanza di una fila intera di pedoni crea dei buchi, solitamente negli scacchi i buchi si creano dopo gli scambi mentre qua sono presenti da inizio partita e quindi una torre può quasi da subito infiltrarsi in campo nemico e, se non si sta attenti a coordinare le difese tra i pezzi, si cominciano a perdere uno dietro l'altro.
Sia chiaro: i principi di base, sostanzialmente, restano gli stessi. Il controllo del centro, liberare l'azione dei pezzi, tenere il re difeso, sfruttare le colonne libere per il movimento dei carri, utilizzare il movimento asimmetrico del cavallo per sortite ed attacchi doppi, tutte cose che ci sono anche negli scacchi. Non sto dicendo che i principi sono diversi, che è diverso lo scopo, il metodo, no, rimane sempre quello, è in fin dei conti un diverso gioco di scacchi: ma, appunto, è diverso. Bisogna pensare in modo diverso per raggiungerò però gli stessi scopi, sia in apertura, sia nel mediogioco, sia nel finale.
Una difficoltà che trovo veramente difficile da superare è lo scacco, e il matto: dato il movimento altamente variabile dei pezzi, i vari matti di scoperta e doppi dati dai cannoni, la leggere che i re che non possono guardarsi e l'impossibilità di patte e perfetui, dare matto diventa complesso perché può essere anche indiretto ovvero spesso bisogna forzare la patta per ottenere il matto; è un concetto estraneo agli scacchi che richiede a volte prima il posizionamento dei pezzi (tra cui il proprio re) per limitare le libertà del re avversario. Spesso rientra nel concetto scacchistico di zugzwang che già negli scacchi è difficile da gestire.

La notazione

In pratica la notazione funziona così: [pezzo][pos.iniziale][movimento][pos.finale]. Il "pezzo" è un carattere che indica il pezzo che si muove, es. C=Cannone; la "posizione iniziale" indica la traversa, tenendo conto che si conta da 1 a 9 a partire da destra; il "movimento" indica dove va il pezzo, e consisterà in "+" per dire che il pezzo avanza, in "-" per dire che il pezzo indietreggia, in "=" per dire che il pezzo rimane sulla stessa riga; la "pos. finale" indica invece la riga in cui il pezzo finisce (es. C3+5 indica che il cavallo è salita dalla riga 3 alla 5), o di quante intersezioni il pezzo si è mosso nel caso la riga sia la stessa (es. R1-3 indica che la torre sulla riga 1 è scesa di 3 intersezioni). Le righe da notare ripartono sempre da 1 da destra quindi, ad esempio, se il rosso muove il pedone nella prima riga e il nero muove lo stesso pedone di fronte, avremo però P1+1 P9+1 perché il pedone rosso è nella prima riga, ma questa dal punto di vista del nero diventa la riga 9. Per quanto ho capito, le catture non vengono indicate con alcun segno e neppure gli scacchi. 
Questa è la notazione usata a livello internazionale, standardizzata e usata ad esempio da Xiangqi.com ma ce ne sono altre.
Ce n'è una a tre indicatori: [pezzo]([colonna iniziale][riga iniziale])-[colonna finale][riga finale] ad esempio C 32-35 indica che il cannone che si trova in terza colonna e seconda riga va in terza colonna e quinta riga e necessita quindi di due assi: l'asse 1-9 da destra per le colonne e l'asse 1-10 per le righe dalla più vicina alla più lontana, è usata perlopiù in Cina e i pezzi sono solitamente indicati con l'ideogramma.
Ce n'è anche una a quattro parametri ma che comprende comunque due assi, uno numerico e uno alfabetico come accade negli scacchi e la trovate ad esempio in Xichess.com e potete vederla qua sotto nella partita di esempio che ho riportato, la mia prima partita contro un motore che muove completamente a caso.

Libri

In italiano non c'è quasi nulla; c'è la trilogia di Lin Ye che riporto in fondo, è stata campionessa internazionale di Xiangqi e da anni è residente in Italia; c'è poi un libro di un tizio strano che spara libri come un razzo, dalla Capoeira allo Xiangqi allo Shogi all'Islam e per quest'ultimo punto io già non lo prendo in considerazione perché quella religione mi ha decisamente rotto i coglioni (come tutte le altre, del resto, dato che io sono fortemente ostile alle religioni). Però sembra preparato, è presidente della Federazione Italiana di Shogi e molto attivo, lo trovate anche su Youtube. A parte la questione dell'Islam, un misto tra la battuta e il serio, da un lato non so se avrò la forza di affrontare un libro sullo Xiangqi, dall'altro se dovessi scegliere prenderei quello di Lin Ye che è anche diffuso a livello internazionale e arriva da una figura di rispetto di questo gioco piuttosto combattivo. Inoltre in quello del tizio sopra, che parla non benissimo l'italiano, c'è un refuso già in quarta di copertina quindi chissà nel testo stesso quanti se ne trovano, tenendo conto che è autoprodotto e autopubblicato. Senza nulla togliere al suo ammirevole sforzo, sia chiaro, e ancor più sullo Shogi.
In pdf non si trova quasi nulla e il poco che si trova sono poche pagine di introduzione al movimento dei pezzi. Se uscite dall'italiano, invece il materiale c'è sia a livello multimediale sia a livello librario.

Dove giocare online

Come detto, lo Xiangqi è quasi totalmente assente in Italia, online ovviamente ci sono risorse per giocare ma non in italiano.
Se volete solo provare a giocare, il sito xichess.com è bello, fatto bene, ha gioco con motore o online, analisi, e possibilità di usare pezzi occidentalizzati e non richiede registrazione né, c'è da dire, la prevede, con tutto il buono che una registrazione porta (es. memoria delle partite). Ha anche un canale Youtube con qualche video per imparare a giocare. Va bene quindi per provare, o per chi ama l'anonimato o per chi è ossessionato dalla privacy (ma che cazzo ci fa su internet allora?)
Il sito dedicato allo Xiangqi più completo è xiangqi.com che ha tutto ciò che serve per imparare, giocare, analizzare, hai dei puzzles e una comunità molto attiva e ha anche una app Android dedicata. Può essere impostato con i pezzi cinesi o internazionalizzati, l'unica cosa che mi dispiace è che ha una scacchiera/tavola piuttosto basica e non personalizzabile, o chiara o scura seguendo il tema del sito. E' comunque molto valido, ha dei motori integrati per il gioco con i bot e segue lo stile di Chess.com ovvero ci sono dei personaggi con forza differente, ma sono strani: i primi due livelli li ho battuti, il terzo livello mi ha distrutto in qualche mossa ma ovviamente sono ancora agli inizi. Segnalo che l'analisi funzionerebbe bene ma spesso e volentieri si pianta, è snervante.
Il sito pychess.org è un fork di Lichess e, se siete già registrati a quest'ultimo, vi accetta l'utente: ha tutte le forme di scacchi del mondo tra cui lo Xiangqi con bot, analisi e motore, ma sappiate che non ha gli studi e che comunque l'analisi è un po' fallata (per fare una delle immagine che trovate in coda, ad esempio, la mossa era al nero e lui continuava a mettere la freccia al rosso). Però ha i puzzles di Xiangqi!
Il sito playstrategy.org è un fork di Lichess che vuole comprendere non solo tutti gli scacchi ma bene o male tutti i giochi da tavolo simili e, ad esempio, include anche il Go o il Backgammon. Va bene per giocare se siete abituati a - o fanatici di - Lichess ma la scacchiera di analisi di Xiangqi e Go non comprende il motore quindi ve la dovete fare voi da soli, mentre gli studi ci sono ma con i giochi non di scacchi hanno qualche problema (ho provato a farne uno con una partita di xichess.com e mi ha fatto un casino immane con pezzi sovrapposti tra loro o a una scacchi di scacchi e ho mollato).
Successivamente, ho scoperto qualche altro sito, ad esempio elephantchess.io che ha anche dei puzzles e un progetto maksimkorzh.github.io che invece solo dei puzzles.
Io direi che se volete solo provare, xichess è perfetto; se volete provare e avete già Lichess, pychess; playstrategy va bene se volete non solo lo Xiangqi ma anche il Go (motivo per cui mi ci sono registrato); se volete dedicarvi approfonditamente a questo gioco, invece, xiangqi.com e via.

Perché impararli?

Ovviamente, non c'è una risposta, fate un po' quel cazzo che vi pare, cristo santo. A me piace fare più robe, magare tutte male ma più ne faccio meglio sto, quindi dopo aver cominciato a macinare un po' gli scacchi ora comincio a rivolgermi agli altri, odio i campanilismi e l'estremismo e con gli scacchi queste due tendenze sono portate ai massimi livelli e mi hanno un po' rotto i coglioni spezzando l'equilibrio da tempo precario che mi lega a questo gioco (maledetto il momento che non ne ho portato avanti lo studio a quell'epoca d'oro in cui non c'era Internet).
Mi piace molto l'aspetto teorico di ogni cosa e su quella spesso mi concentro più che sul fatto in sé, l'atto pratico. A livello teorico e culturale so molto più degli scacchi che a giocarci dove sono ancora un totale principiante, sicuramente un po' per mancanza di tempo ma sono sempre stato così in ogni cosa che ho affrontato, dal pianoforte all'informatica, e ormai mi sono riconosciuto e accettato come un inconcludente nomade intellettuale.
Comunque c'è da dire che lo Xiangqi è divertentissimo e secondo me se già giocate a scacchi vi ci divertirete non poco. E' cinese, ricorda i cinesi con la loro caoticità e contemporanea meticolosità e la loro risata strana o gli occhi taglienti che vi fissano dietro il fumo di una sigaretta. Giocare a Xiangqi è come usare l'abaco al posto della calcolatrice: se lo Xiangqi è l'abaco cinese, gli scacchi classici sono Excel. Mentre ci giocate avrete allucinazioni di lingue orientali urlate, risate, e puzza di fritto e interiora misto a fumo. Gli "scacchi cinesi", lo Xiangqi, sono battaglieri, danno vita a combattimenti cruenti e veloci, non c'è stallo o perpetuo che possano salvarvi in extremis, c'è perlopiù tattica e fanno nervoso perché i vostri pezzi si incastreranno spesso: o l'elefante vi si incastrerà perché le sue caselle sono occupate, o il cavallo non riuscirete a svilupparlo perché non salta, o i pedoni che catturano comunque dritti e non potete usarli per liberare colonne, o quei cavolo di cannoni che sono bellissimi perché, ad esempio, basta metterne uno su una colonna aperta e poi all'occorrenza ci fate finire davanti un elefante e il re avversario si troverà di colpo sotto scacco ma senza questa situazione si piantano sugli altri pezzi e possono essere facilmente catturati.
Nello Xiangqi ci sono perlopiù mosse aggressive, di attacco, non ci sono catene o muraglie pedonali ed è una continua violenta tattica più simile a una baruffa, è un gioco estremamente simpatico e divertente e mi sono ritrovato spesso a ridere giocando e, si... sono indubbiamente cinesi! Come ci raffiguriamo i cinesi, così è questo gioco. Lo Shogi o il Go sono indubbiamente giapponesi, con la lor pesantezza da Bushido. Gli scacchi sono prettamente occidentali, sono la Tecnica pura, l'industria, il commercio, l'economia, la scienza.
Guardate come giocano i cinesi, sentite i rumori, guardate le espressioni e ditemi: quanto è divertente?
Ma chissà, forse non è lo Xiangqi, forse non c'è differenza se non nella pessima impressione che mi stanno facendo gli scacchi coi loro milionari, i loro ossessionati, i loro canali online e la loro illimitata saccenza che viaggia di pari passo con la loro arroganza; e anche queste probabilmente influiscono sul giudizio, come tutto ciò che è esotico sembra più genuino, come quando all'estero qualsiasi cosa che mangiamo sembri più buona.
E' molto probabile sia così ma allora mi tengo stretta questa magnifica sensazione di genuinità da strada. Tra l'altro una tradizione dello Xiangqi è quella di sbattere i pezzi sulla scacchiera, da cui probabilmente la loro forma, per farli risuonare forte, simile a quanto c'è nel Go ma nella delicata e filosofica maniera tipicamente giapponese; nel Go il rumore dev'essere un suono misterioso da silenzioso campanello Zen, tant'è che si va anche a ricercare il legno adeguato, mentre nello Xiangqi il suono dev'essere forte e tonante come forti e tonanti sono i cinesi e la loro lingua.
Forse gli scacchi nei loro secoli e secoli di storia tra tanti popoli hanno attinto alcuni basi che son quelle che io rigetto, forse tra l'Islam e l'Occidente gli è rimasta di entrambi solo l'arroganza mentre i cinesi con le loro tradizioni millenarie riescono a mantenere i quei cilindretti colorati e smussati ancora quella allegria così popolare e dedita più all'adattamento che alla manipolazione. 
Forse è la loro mancanza di diffusione che ai miei occhi gli fa mantenere quella freschezza genuina, quell'innocenza priva ancora di quel maledetto agonismo che è un po' un veleno o meglio un parassita che prima o poi entra in ogni cosa fino a cambiarne inevitabilmente il carattere.
Forse è vero, forse gli scacchi stanno per essere risolti ma probabilmente questo sarà solo l'ultimo formale atto di un processo che li sta portando a un'ineluttabile decadenza culturale fin de siecle perché il loro tempo si è in realtà ormai concluso.


Questa è una mia partita giocata con il motore più stupido di xiangqi.com che mi pare di capire faccia mosse a caso, come si può notare anche lo notazione è diversa dagli scacchi e consiste di quattro caratteri: 1. g0e2 h9g7 2. h2g2 b7e7 3. g2g6 e7e3 4. d0e1 h7h1 5. a3a4 c6c5 6. b0c2 e3f3 7. c2e3 g9e7 8. c3c4 c5c4 9. e2c4 h1h3 10. b2f2 f9e8 11. c4e2 b9c7 12. g6g4 f3f4 13. e3g2 i9h9 14. g4i4 a9b9 15. g3g4 f4f5 16. g2f4 f5e5 17. g4g5 h3b3 18. f4d3 e5e4 19. a4a5 h9h1 20. e0d0 h1h3 21. d3c1 e4h4 22. c1b3 a6a5 23. a0a5 b9b5 24. a5b5 e6e5 25. b5e5 g7e6 26. e5e6 h3b3 27. e6e7 c7b5 28. f2f5 h4b4 29. f5e5 b5d6 30. e7e8 e9f9 31. i4f4 b4b5 32. g5f5 d6f7 33. f5f6 b3b4 34. f6f7 b4f4 35. e8f8 f9e9 36. i0i2 i6i5 37. i2f2 f4b4 38. f7e7 d9e8 39. e7e8

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Articolo iniziato il 05/04/2024

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