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Scienziati condannati anche nel 21° secolo!

Categoria: PENSIERI

KEYWORDS: pensieri | riflessioni | scienza |
Inserito in DATA: 23/10/2012 | Vai ai COMMENTI
Qualche giorno fa mi è capitato di criticare i mussulmani, che sono riusciti per l'ennesima volta a trasformare l'oro in merda, ovvero a prendere le grandi opportunità offerte dalle cosiddette "Privamere Arabe" e a trasformarle in scuse per rivalutare Sharia, estremismo islamico, soggiogazione della donna, della cultura, della eguaglianza sociale.

Passano pochi giorni, e mi rendo conto che però io stesso vivo in una società che non si differenzia molto.

Ridiamo dei mussulmani che chiamamo "medievali" per il loro anteporre la fede in Allah alla ragione, e poi ci comportiamo allo stesso modo. Una condanna simile, confonde la probabilità della scienza, con la rassicurazione di un prete riguardo le fede nell'aldilà. In pratica, si confonde una improbabilità scientifica, con la rassicurazione che uno sciamano dovrebbe dare al popolo. E' assurdo, vergognoso. Solo qua poteva succedere, coi prelati ricchi sfondati e pervertiti che dispensano morale basandosi su 4 libercoli enigmatici dei quali dettami loro non seguono praticamente nulla, le memorie di giordano bruno e galileo galilei si dimostrano tristemente ancora da riscattare...

Di cosa parlo? Della condanna alla Commissione Grandi Rischi perchè hanno detto che una seconda scossa potente era improbabile, ovvero perché non hanno saputo prevedere un terremoto!
Si legge in questo articolo del Corriere.it: "Sette gli esperti e scienziati imputati, accusati di aver dato ai residenti avvertimenti insufficienti del rischio sismico. Precisamente si contesta loro di aver dato «informazioni inesatte, incomplete e contraddittorie» sulla pericolosità delle scosse registrate nei sei mesi precedenti al 6 aprile 2009. La difesa ha puntato sulla impossibilità di prevedere i terremoti, posizione sostenuta da ricercatori internazionali. Tutta la comunità scientifica si interroga ora su un punto: le rassicurazioni eccessive possono indurre la gente ad adottare comportamenti rischiosi, ma può un errore di comunicazione valere una condanna per omicidio colposo?"

Mi è poi stato fatto notare che mi sbaglio, e che non è così, perché gli scienziati hanno risposto ad una richiesta "politica" di Bertolaso: ovvero Bertolaso ha mandato avanti gli scienziati dicendo di NON dire che NON ci sarà alcun'altra scossa, ma neppure di dire che ci sarà. Di parlare dunque di improbabilità, che è il concetto più usato nella scienza e l'unico che può essere usato in una previsione scientifica. Tutto ok, insomma, a mio parere, visto che dopo un evento simile la popolazione chiede sempre una previsione (assurda domanda) che i giornali sperano sempre (e fanno sembrare, quando la riportano) che sia tragica.

Mi sono sentito tutta la telefonata di Bertolaso. A conti fatti, ovvero ad eventi avvenuti, è facile parlare. Se si fa allarmismo, c'è la protesta; se non si fa allarmismo, c'è la protesta. Però tutti ti impongono a fare "qualcosa": e cosa? Insomma, cosa dovevano dire? Andare avanti nel tempo, e vedere i fatti? E' normale che gli si chiedesse di non fare allarmismo, perché avrebbero dovuto gridare "dormite in piazza"? Con una scossa che è avvenuta - e che è quella centrale - 7 giorni dopo? Con un fenomeno fisico come quello dei terremoti, che è im-prevedibile? Resta il fatto Fabio: una non-probabilità li ha condannati. Una NON-probabilità.

Ha ragione Bertolaso quando dice "un terremoto è un campo minato", e li intima comunque a NON dire che NON ci saranno altre scosse, glielo vieta radicalmente. Perché lo scienziato, quando parla, deve parlare a dei giornalisti che lo travisano e cercano la notizia tragica per fare lettori, ed a un popolo che perlopiù non lo capisce.

Posto che ciò che è successo è una tragedia immane, condannare gli scienziati è assurdo. Solo qua in Italia. Solo qua in Italia dove questa estate alcune località balneari avevano fatto causa a siti di previsione meteorologica perché avevano sbagliato, obbligandoli a postare le scuse ufficiali sul sito internet.

La previsione non capiamo ancora che è una falsificabile previsione scientifica basata su dati quasi sempre incompleti, fondata su una branca scientifica incompleta.

Non è la previsione di un profeta. La scienza non la fa Padre Pio, quelli come lui fanno spettacolo, uno spettacolo cattivo peraltro volto a conquistare la psiche della folla.

La scienza prova, sbaglia, o vince, ha un insieme di probabilità e descrive le più probabili e le meno probabili, e quando sbaglia fa tesoro dei suoi errori. 

Ben altri erano da arrestare, qua... Ben altri!

* * * * *

Questo articolo che ora invece riporto descrive bene la situazione. 
http://ilportaborse.com/2012/10/allaquila-un-processo-allitalica-sciatteria-il-video-che-ha-incastrato-gli-scienziati/
Un sito che ha a che fare col solito complottismo sciatto e inetto all'italiana, con la protesta di tante parole e pochi fatti, con il negativismo inutile ed anzi controproducente. Il tutto alimentato da questa figura che "esce direttamente dal palazzo", che ci dà l'idea che dentro abbiamo una spia, un "nostro inviato" all'interno della casta.

Ed invece è l'ennesimo nerd che fa un sito e cerca un po' di popolarità che in via anonima dia celebrità al suo ego frustrato. 

Tutto questo per dire, rispetto a quanto detto prima, che questo comportamento è quello del gretto ignorante che non distingue la scienza dalla previsione della fede; o anche dalla previsione "politica", ovvero quella previsione fatta per creare un certo stato di cose, ed attirarsi interessi. E quando questo fantomatico "portaborsa" eroe dell'Italietta dice <> si pone proprio in questa prospettiva. Se una cosa non è prevedibile, potrebbe in qualche modo essere il contrario? Cioè, uno scienziato non può più usare il concetto dell'improbabilità? Che altro non è, ovviamente, che la stessa probabilità. Previsione ed esclusione sono due facce della stessa medaglia. E quando una serie di dati scientifici viene giudicata da un giudice... be ragazzi, siamo a cavallo!

Cosa ci aspettiamo che gli scienziati ci dicano  alla prossima catastrofe? Alla prossima richiesta di prevedere qualcosa? Perché sicuramente saremo lì a chiederglielo. A pretenderlo!

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