Un libro bello, ma difficile da leggere per via dello stile adottato dallo scrittore, tutto in prima persona e al presente. Ovvero, è come se Gyurka scrivesse in tempo reale tutto ciò che gli succede, che attraversa. I dialoghi non sono riportati interi, ma vengono riportati parafrasati da Gyurka, con solo alcuni passi riportati tra virgolette. Ciò rende la lettura difficoltosa, perché tutti gli altri protagonisti si perdono, ma la storia rimane così concentrata sulle esperienze dirette di Gyurka. E la storia è, ovviamente, tutt'altro che facile. Il viaggio in treno mi ha ricordato il
libro Il Vagone di Rykner seppur meno crudo, e tuttavia la descrzione dell'arrivo ad Auschwitz-Birkenau è, nella sua genuina e ingenua franschezza, assolutamente agghiacciante.
Questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Visitando il sito si sottintende la presa visione della Privacy policy
CONTATTI: info[at]bostro.net
Aggiornamenti via | Torna in cima