Tipico libro da ferie: arrivo con una scorta enorme tra libri ed ebook, vado in edicola e come al solito Urania mi frega. Bello, ma caotico. Gli elementi fantascientifici come il virus Doctor Happy e ancora più quel cavolo di bambù sono inseriti più come elementi magico, quasi un Deus ex machina per veicolare la storia nella direzione scelta dall'autore e ciò rende tutto troppo artefatto. Il crollo della società c'è ma si poteva osare di più. Usa la storia un po' come King nel suo Scorpione ma senza riuscire a raggiungerne l'incredibile mole di devastazione, e il bambù sembra ricordare le assurdità di Ballard che però riesce a prenderle e fonderle con la psicologia dei personaggi quasi che il mondo ne sia una loro rappresentazione. Finale a mio avviso molto infantile. Peccato, mi piaceva molto ma ogni pagina mi aspettavo qualcosa di più e invece girava sempre tutto attorno a Jasper e alle sue vicende sentimentali.
I libri a tema "Il crollo dell'impero" sono complessi da scrivere, serve tanta bravura, tecnica, rispetto della narrativa.
Insomma, avrebbe potuto essere un bel libro.
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