Stato lettura: LIBRO CONCLUSO IL 09/04/2021 Voto:
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Quando un giovane soldato viene colpito alla testa da un proiettile presso la rinomata Killing House del Reggimento, Nick Stone, che come nessun altro conosce il mondo delle Forze Speciali, si lancia nelle indagini per fare chiarezza sulle misteriose circostanze che hanno portato alla morte del ragazzo.
Arrivato da Mosca, dove ha lasciato il figlio e la compagna nella speranza che lì, senza di lui, siano al sicuro, Stone dovrà attingere a ogni sua risorsa per mantenere la concentrazione. Ma meno di quarantotto ore dopo un nuovo omicidio lo lancia sotto il fuoco nemico, nel mirino di un assassino che agisce nell’ombra a difesa di un segreto capace di scardinare le istituzioni che Stone ha protetto per tutta la vita.
Ogni volta mi dico che di questi libri, e di McNab in particolare, ne leggo veramente troppi. Poi mi ritrovo ad uscire da una sessione di libri pesanti, e ho voglia di svagarmi un po'. Tuttavia McNab ogni tanto ha l'arma inceppata e questo è uno di quei casi. Libro che si trascina svogliatamente, scritto veramente senza un minimo di ispirazione; non si capisce bene l'inizio, non si capisce bene il proseguito di come si muove Nick Stone, non si capiscono alcuni particolari che dovrebbe chiarire la situazione né si capisce perché così tanto si perda in ricordi del proprio passato. Caratteristica questa tipica dei romanzi di McNab, ma qui portata all'estremo e che occupa veramente troppa parte del racconto. Va da una parte, ad esempio in Serbia: perde tempo a spiegare cosa è successo, la guerra, i suoi ricordi; quindi incontra qualcuno, perde tempo a spiegare chi è e cosa ha fatto in passato, come si unisce ai suoi ricordi e via dicendo; nel frattempo sono trascorsi 5 o 6 capitoli; alla fine gli chiede se sa qualcosa, e questi risponde di no. Succede così di continuo: da suoi ex-comandanti in Gran Bretagna, poi in Serbia, poi in Russia, poi in Spagna, e che cazzo, poi non ricordo neanche io dove cazzo altro succede perché è tutto un casino. Alla fine non si capisce nulla. Conclude inserendo anche codici e messaggi nascosti lasciati per lui da scoprire, neanche fossimo in un libro di Dan Brown. Nel frattempo AZIONE ZERO.
Alla fine si perde proprio il filo di tutto e diventa ancora meno credibile di quanto già di solito sia. A pagina 320 ancora non è successo nulla se non questo nuovo Nick Stone logorroico e che gira tutto il mondo in una settimana. Tolto ciò, le 430 pagine scorrono veloci anche aiutate in ciò dal fatto che ogni paragrafo consta di 4 o 5 pagine al massimo quindi gli spazi vuoti sono tantissimi e, nel complesso, nonostante il fastidio di tutto questo caos di elementi inseriti alla cazzo, si resta attaccati alle pagine per capire come va a finire, anche se in realtà quando finisce non chiarisce nulla e non si capisce un cazzo di nulla, se non che deve avere avuto delle sponsorizzazioni dalla Apple, dalla Timberland, e dalla BMW.
Non ci si può ubriacare solo di birre aromatiche di eccezionali birrifici artigianali, ma ci dobbiamo spesso sciacquare la bocca con una Moretti da 66cl, però diosanto questa è una Heineken calda!
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