Stato lettura: LIBRO CONCLUSO IL 25/12/2020 Voto:
leggi la recensione
"Ebola era comparso in quelle stanze, aveva sventolato i suoi stendardi, si era nutrito e quindi si era nuovamente ritirato nella foresta. Tornerà." Così Richard Preston concludeva, venti anni fa, agli inizi degli anni Novanta, la sua opera più importante, "The Hot Zone - Area di contagio". Non un romanzo, ma una storia vera, come lo sono i personaggi descritti. Dal profondo delle foreste tropicali, dove fino al 1980 è vissuto e si è moltiplicato senza che la medicina ne rilevasse l'esistenza, un virus letale si manifesta all'improvviso: attacca le scimmie, ma anche l'uomo, e gli effetti sono rapidissimi e devastanti.
Libro scritto in tecnica mista. Perlopiù indagine, poi la parte della contaminazione del deposito di scimmie a Reston è narrata con dialoghi, come un romanzo. Infine si chiude con una parte autobiografica. Libro molto bello, ma da leggere prima di Spillover di Quammen che in parte lo critica , principalmente perché la ricostruzione usa toni ad impatto degni più di uno scrittore e giornalista che di un divulgatore scientifico. Penso che, però, questi toni di Preston siano più adeguati per trasmettere al volgo i pericoli dei nuovi virus. L'eccessivo scientismo di Quammen in alcuni tratti rendeva il suo libro prolisso. Qua, invece, si cerca uno scopo solo: terrorizzare.
Vuoi saperne qualcosa di più? Controlla se ho inseritocitazioni di Richard Preston
Per farla facile: questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia, e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Aggiornamenti via feed RSS| Torna in cima