Stato lettura: LIBRO CONCLUSO IL 14/04/2020 Voto:
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Nel 1960, a ventisei anni, Jane Goodall arriva sulle rive del lago Tanganica per studiare il comportamento degli scimpanzé. Ci vorrà più di un anno – vissuto lottando contro la malaria, i pericoli della foresta e la diffidenza dei primati – perché gli scimpanzé si abituino alla presenza dell’intrusa, fino ad accettarla come una di loro.
Se non sapete nulla di Jane Goodall, è il caso che vi fermiate un attimo a riguardare tutta la vostra vita e riorganizzarla integralmente. Jane Goodall ha rivoluzionato la nostra comprensione degli scimpanzé e contemporaneamente dell'uomo stesso, dando al concetto di "evoluzione" una dimensione ben diversa uscendo da metodi prettamente concettuali per sbatterci in faccia in maniera brutale la verità: sono nostri diretti e prossimi cugini. Punto.
Il libro è sia una narrazione di come è avvenuta la sua avventura, sia un riepilogo delle scoperte. Di certo la Goodall ha adottato un metodo non prettamente scientifico interagendo con gli scimpanzé e anche manipolandone le consuetudini, ma i risultati che ha raggiunto sono straordinari tenendo conto che questo libro è del 1970.
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