Questo libro non mi appassiona per niente, e posso dire con certezza già da adesso che è una cagata. Leggetevi intanto la mia recensione di
Rama II per capire bene la situazione.
Il punto è che il libro è completamente.... folle! Cioé, basta che i protagonisti restino richiusi in quel cilindro per qualche anno per stravolgere millenni di abitudini. Non hanno problemi ad accettare la situazione di restare isolati, né ad accettare le presenze aliene, né ad accettare di andare verso non sanno neanche loro dove, né di accettare di dividere la donna fra vari maschi, né di accettare che la loro figlia tredicenne si faccia un settantenne, né di accettare gli esperimenti alieni in seguito, né di accettare di aiutare gli alieni a prendere altri duemila terrestri...
Inoltre almeno metà del libro è... di troppo! Perdite di pagine per descrivere un ricordo che non serve a nulla nel complesso della storia. Se avete letto tutto il ciclo di Odissea, che già era un po' vittima di questi esperimenti dialettici di Clarke, sappiate che qua la situazione è infinitamente peggio. Lo splendore del primo libro viene stuprato letteralmente dai due successivi.
Per ora sono solo a metà, chiaramente potrei rivedere le mie posizioni: ma sappiate che arrivare fino a metà è stata dura, e che non vedo l'ora di finirlo... Dubito che, come stavo per fare, mi comprerò il quarto capitolo. Almeno, per ora. Clarke avrebbe dovuto fermarsi prima, come una rockstar che non muore per droga da giovane...
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