Stato lettura: LIBRO CONCLUSO IL 30/05/2010 Voto:
leggi la recensione
Nel Texas di oggi, lungo il confine con il Messico, si incrociano i destini di tre uomini. Uno di loro sta fuggendo con una borsa piena di soldi, gli altri due lo inseguono. Llewelyn Moss, un reduce del Vietnam, si è ritrovato sul luogo affollato di cadaveri di una battaglia fra narcotrafficanti e ha colto al volo un'occasione troppo grande per lui. Sulle sue tracce si muovono Anton Chigurh, un assassino psicopatico con una pericolosa filosofia della giustizia, e lo sceriffo Bell, un uomo del passato che non sa farsi una ragione della ferocia del presente. Il destino di Moss dipende da quale dei due inseguitori lo troverà per primo. Un romanzo crudo e implacabile come una premonizione di tragedia, che riporta il lettore in quei paesaggi del Sudest degli Stati Uniti dove i vecchi valori hanno ceduto il passo a una violenza cieca e incontrollata. Dove vivono uomini che, "se uno li ammazzasse tutti, toccherebbe costruire una dépendance dell'inferno".
Di McCarthy ho letto La Strada, ed era un capolavoro. Questo, già dall'incipit, già mi è parso un altro gran bel libro e poi ne sono stato risucchiato come in un maelstrom e, quanto quello di Poe, tanto orribile. E' un romanzo spietato a livelli inimmaginabili, crudo, duro, senza speranza, violento e malvagio. Chigurh è forse il "cattivo" più micidiale che si possa trovare in letteratura, quasi inumano. McCarthy è un maestro, ogni suo libro, ogni sua frase, ogni suo parola e ogni sua punteggiatura è fenomenale.
Fino a marzo 2021 era possibile postare commenti tramite Disqus ma siccome non mi piacciono le pubblicità a meno che non facciano intascare soldi a me, ho rimosso il modulo. Quindi, riguardo ai commenti, d'ora in poi vi fottete. A me non cambia nulla (anzi).
Questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia, e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Visitando il sito si sottintende la presa visione delle CONDIZIONI D'USO