Charles Duchaussois: Flash - Katmandu - Il grande viaggio
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Quando Duchaussois visse la sua avventura straordinaria e terribile erano altri tempi, diversi da quelli di oggi. Sono passati quasi quarant'anni e già l'epopea degli hippies, dei "figli dei fiori", di coloro che cercavano, in un Oriente favoleggiato, un'illuminazione che in realtà aveva soltanto il volto sinistro della droga, ci pare fuori dal tempo. Crederlo tuttavia sarebbe sbagliato. La droga continua più che mai la sua marcia mortale e gli hippies di trent'anni fa non sono differenti dai tanti ragazzi che ogni giorno bruciano la loro fragile esistenza alla ricerca di un'estasi sempre più illusoria. Per questo l'opera di Duchaussois rimane un monito inquietante e attuale, la testimonianza di una minaccia sempre in agguato
Senza morale, senza ideali, senza frontiere, senza scopi. Una vita all'insegna della peregrinazione mentale e fisica, con unico compagno di viaggio le droghe. Dagli inizi con l'Hashish, un'ascesa verso le sostanze più potenti. Il piacere del male, senza chiamarlo tale. La discesa agli inferi più profondi e cupi. Il volto fuori dagli stereotipi degli hippies.
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