Stato lettura: LIBRO CONCLUSO IL
La tecnocrazia crea una società iperorganizzata, che esercita sull’individuo un effetto deresponsabilizzante.
Questo effetto è tanto maggiore quanto maggiore è il numero delle persone organizzate.
Sul piano culturale, viene a mancare la pluralità di influenze e di scambi reciproci che è il presupposto di ogni creatività. La gioventù di oggi si trova in una situazione particolarmente critica.
Se vogliamo stornare l’apocalisse che ci minaccia, dobbiamo risvegliare, soprattutto nei giovani, la sensibilità per i valori, per la bontà, per la bellezza: una sensibilità che è stata calpestata dalla mentalità scientista e dal pensiero tecnomorfo.
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