mar 14/10/2025 | RSS | Menu

E' fatta la pace o un armistizio?

Categoria: PENSIERI

KEYWORDS: antisemitismo | islam | israele | palestina | pensieri |
Inserito in DATA: 10/10/2025 | Vai agli ALLEGATI
E' fatta veramente la pace o è solo un armistizio? Le premesse non sono buone. Hamas non verrà disarmato, quindi Abu Mazen non può ancora dormire sogni tranquilli perché potrebbe ancora accadergli qualcosa. Con la sopravvivenza di Hamas rimane un mito di violenza che continuerà ad alimentare tutti i "palestinesi" antisemiti (buona parte, dunque). Probabilmente Netanyahu ha dovuto accontentarsi dopo il malauguratamente fallito attacco a Doha nell'intoccabile Qatar.
Staremo a vedere, l'unica nota positiva è la coscienza che ora Israele si è rotto i coglioni di Unrwa, Onu, UE e radical-chic vari. Dopo secoli di ghetti, pogrom, olocausti e nazismo questa volta ha detto basta.
L'orrore che ha scatenato una risposta giusta per quanto sproporzionata è pienamente visibile sul web, basta aver coraggio di guardare i video che ancora girano. Bisogna averne anche voglia, però. Un sito italiano (no, in italiani non sono tutti con la Kefiah che spaccano vetrine e a casa battono le donne appena si tolgono il velo - per ora) ne ha raccolti alcuni.
Si possono vedere anche cose interessanti: il primo video mostra la decapitazione con una zappa di una persona malmenata ma ancora viva, quello era un lavorante agricolo non ricordo se filippino o thailandese, non era ebreo, era solo lì a lavorare; si vede anche il rapimento (cui è seguita la uccisione e il trascinamento del cadavere malmenato) di Joshua Mollel, un ragazzo non ebreo bensì un cristiano della tanzania arrivato lì per imparare a lavorare la terra in uno scambio culturale e portare queste conoscenze in Tanzania, di Israele disse "E' un bel paese, qui la gente lavora sodo".
In totale sono stati uccisi un sacco di non ebrei, molti thailandesi e nepalesi che lavoravano come braccianti, nonché arabi e beduini ovvero arabi. Si, anche arabi, giustiziati per il fatto che non indossavano la kefiah e non sterminavano ebrei come vuole lo statuto di Hamas. "L’Ultimo Giorno non verrà finché tutti i musulmani non combatteranno contro gli ebrei, e i musulmani non li uccideranno, e fino a quando gli ebrei si nasconderanno dietro una pietra o un albero, e la pietra o l’albero diranno: O musulmano, o servo di Allah, c’è un ebreo nascosto dietro di me – vieni e uccidilo". Quindi non solo ebrei, Maometto si era sbagliato: ebrei, e loro amici o conoscenti.
Riguardo gli arabi, esistono si gli arabi israeliani, sono arabi che hanno deciso di vivere in Israele ma che chissà perché non vengono chiamati "palestinesi", vivono lì felicemente, hanno un loro partito politico che è pure alla Knesset. Vestono bene, lavorano e guadagnano, fanno bei viaggi all'estero tra cui anche in Italia dove infatti una famiglia di arabi israeliani decise, tra le altre cose, di fare un giro sulla funivia del Faito...
Segnalo un sito web italiano SetteOttobre.com che ha come scopo sensibilizzare l'opinione pubblica, ovvero in parole povere mostrare la realtà, la verità di cosa ha scatenato la furia ebraica: un insieme di violenze talmente grande che citarne solo il numero dei morti è limitativo, non è più solo una questione di quantità ma anche di qualità.
Gente come Greta e la sua compagnia in crociera non guarderanno mai questi video o, come hanno detto alcuni partecipanti e organizzare a quella maledetta Flotilla, "Non ci interessa, vorrei gli ebrei tutti morti". Quella è gente che sfrutta sfortunatamente molto bene i social dove l'emozione viene trainata indipendentemente dai fatti. La critica non esiste più, basta fare il gruppo: svegliatevi, alzatevi e camminate come disse qualcuno, ma fatelo con le vostre gambe.
Cosa fareste voi se foste i protagonisti dell'invenzione delle parole "ghetto" e "pogrom", se buona parte dei vostri nonni e bisnonni fosse morta di fama e bruciata in campi di concentramento, e un bel giorno il vostro vicino di casa che da sempre vuole sterminarvi di colpo comincia ad attuare i suoi propositi?

Aggiornamento 14/10/2025

Cominciano i problemi, prima ancora di quanto mi aspettassi. A parte la delicata questione dei corpi degli ostaggi giustiziati durante la prigionia (non semplicemente "deceduti" come ho letto oggi su AdnKronos in un articolo che poi devono aver modificato perché non lo trovo più: sono stati ammazzati, cari miei) che non vengono restituiti da Hamas nonostante le promesse fatte durante la firma dell'accordo... Piccolo particolare insomma...
Questo è il meno, tenendo conto di quanto sta succedendo a Gaza: sta cominciando la guerra civile. Hamas, indebolito, ora si trova ad affrontare non più Israele ma gruppi di milizie e "famiglie" interne a caccia di potere o semplicemente avverse ad Hamas ma che fino ad ora nulla potevano fare. Sono cominciate svariate faide interne ai vari gruppi di terroristi con derivate rappresaglie ovvero eliminazione pubblica di varie persone e neanche con la scusa che sono stati "collaboratori dei sionisti". No, genuinamente si ammette che Hamas ha un problema di potere, sia da parte di Hamas sia da parte di questi altri svariati gruppi. Ci sono state un bel po' di esecuzioni in giro per Gaza, ovviamente tutte fatte all'aria aperta davanti alla folla esultante, sia per incutere terrore sia per favorire così i propri sostenitori che in questo modo vedono Hamas ancora in grado di dominare la scena.
E' chiaro che con questo casino la restituzione dei corpi è un problema, senza pensare che molti di questi corpi saranno mutilati o deteriorati un po' per il tempo un po' per nascondere le violenze subite, come successo con la restituzione delle salme di Shiri Bibas e dei suoi due poveri figli di 4 e 9 anni (link), tutti tre ammazzati durante la prigionia e restituiti apposta mutilati e corrotti.
Sui social si vedono vari video raccapriccianti ma ci sono anche interviste ai portavoce di questi gruppi rivali che urlando Allah Akbar dicono che Hamas è finito ed è giunta la loro ora. Che ora sarà, però? L'ora del dialogo, o quella di una nuova carneficina fratricida come quella che da anni guida i palestinesi, tenendo conto che tra Hamas e Abu Mazen già da sempre c'erano i ferri corti e che la stessa ANP ha una guida piuttosto forte, col pugno di ferro, del suo pezzo di territorio? Ma quando i nullafacenti decerebrati che devastano piazze e città italiane gridano "Palestina libera" alla fine quale Palestina intendono? Sempre che quel grido preveda anche un Israele lì in mezzo... cosa che ovviamente accenno in maniera piuttosto sarcastica.
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