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Homebrewing: Nuova birra fai-da-te: Coopers Lager homebrew

Categoria: CUCINA

KEYWORDS: birra | fai-da-te |
Inserito in DATA: 06/12/2020 | Vai ai COMMENTI
Visto il - non proprio completo, ma accettabile - successo della mia prima birra fatta in casa, è giunto il momento di replicare. Gli errori ora all'incirca so quali sono e con questo nuovo tentativo posso superarli.
Ho cominciato innanzitutto con il reperire una bella pentolona in acciaio in cui non avrei avuto problemi  a far bollire il mosto del kit assieme all'acqua e al malto secco usato in sostituzione dello zucchero.
Questa volta non mi sono servito da Birramia ma da Mr. Malt
Questo desiderio di fare la birra in casa ce l'è da molti anni, precisamente dal 2001 quando, militare, conobbi un ragazzo che se la faceva e con risultati strepitosi.
Non mi ci buttai mai perché a casa dei miei non era possibile e successivamente, andato a vivere da solo in un mini-appartamento, non avevo spazio. Ora ce l'ho, all'incirca, ed è dunque giunto il momento di rifornirmi da questo produttore di Pasian di Prato il cui sito ho visitato così tante volte in 19 anni.
La mia prima English Bitter è venuta buona. C'è stato il problema delle numerose birre esplose, ma ora mi sono attrezzato comprando bottiglie apposite per birra.
La mia nuova birra non sarà comunque una Ale, che richiede temperature un po' più alte di quanto riesco ad avere in garage in cui per ora mi muovo attorno ai 10-13°C che saranno, presumibilmente, in diminuzione.
Nonostante non sia attrezzato per fare una vera e proprio bassa fermentazione, userò:
- Malto Coopers Lager
- Lievito Mangrove Jack's Bavarian Lager M76 attivo range 8-14°C: utilizzo due bustine
- Luppolo Saaz 30gr pellets per dry hopping
- Estratto secco extra light Mr. Malt
Come si vede, utilizzo un lievito specifico per fermentazione dove ci sono temperatura basse. Per questo range di temperatura consigliano comunque di utilizzare due buste da 10gr, e non solo una come si fa di solito.
Inoltre farò, ancora una volta, un dry hopping: lo ammetto, lo faccio perché è una cosa fica che a raccontarla ti fa passare per professionale! Inoltre questo luppolo è il famoso Saaz Ceco con cui viene fatta una tra le mie birre preferite, la Pilsner Urquell.
COTTA: inoculazione del lievito a 20°C perché così consigliava il lievito, quindi spostata in garage dove i primi 2-3 giorni ha lavorato circa a 11-12°C, quindi la temperatura è scesa a 10°C circa per tutta la prima settimana, quindi è scesa a circa 9-9.5°C per il resto della fermentazione fino al travaso.
 
PREPARAZIONE 
La preparazione è iniziata domenica 6 dicembre 2020.
Ho fatto tutto questa volta senza intoppi: ho testato bene il rubinetto del fermentatore prima di versare il mosto con due litri di acqua sanificata. L'altra volta mi perdeva copiosamente e ho capito che, al momento di avvitarlo, bisogna fare estrema attenzione alla guarnizione che tende a girarsi schiacciandosi. 
Ho acquistato anche un termometro per misurare la temperatura del mosto dopo averlo fatto bollire. 
L'estratto extra-light dovrebbe aiutare a mantenere il colore più chiaro possibile e la limpidezza della birra, cosa notoriamente difficile da ottenere con i kit di birra perché il mosto già preparato subisce un trattamento che scurisce la birra finale.
Densità iniziale 1040.
Ho aggiunto le due bustine di lievito a circa 20°C perché così c'è scritto di fare sul foglietto del lievito; avevo un dubbio in merito, essendo il range di temperatura così basso, ma ho letto nelle istruzioni ed è scritto di fare così.
Una volta posizionato in garage il fermentatore, l'ho avvolto con una coperta di lana: in garage ho circa 10°C ma la fermentazione alza leggermente la temperatura del liquido e la coperta dovrebbe aiutare a mantenerla.
Sfortunatamente i termometri adesivi che danno con i kit dei fermentatori misurano minimo 14°C ma utilizzo un termometro da auto con sonda per l'esterno e i primi tre giorni di fermentazione ho constatato essere sui 11-12°C con il gorgogliatore che canticchia gioiosamente!
 
AGGIORNAMENTO 16/12/2020
Sono passati 16 giorni, ho effettuato la misurazione della densità e segna 1010, il valore finale secondo la confezione è di 1008-1010 - Nel fermentatore mi pare di vedere però decisamente meno schiuma rispetto a quando feci la Bostro's Bitter. La temperatura è di 10-9 e spero sia tutto ok. 
Il sapore non è male, non sa né di acido, né di lievito né si sentono aromi strani anche se sembra un po' banale, insapore. Domenica 20 vedrò di fare il travaso con aggiunta di luppolo Saaz e nel weekend di clausura "rosso Covid" di Natale effettuerò l'imbottigliamento. 
 
AGGIORNAMENTO 20/12/2020 DRY HOPPING
Ho effettuato il travaso e aggiunto in dry hopping il luppolo Saaz. E' sempre un bel momento il travaso: si fa la conoscenza della propria futura birra. Si prepara tutto meticolosamente, si collega il tubo, infine si apre il rubinetto piano piano e ci si siede con una birra in mano a guardare il vortice.
Ho scoperto che ho fatto una cagata perché, fermentando una lager a temperature così basse, bisognava fare il diacetyl rest o come cazzo si scrive, che comunque non so cos'è quindi non avrei comunque potuto farlo e, una volta scoperto cos'è, ho capito che comunque non avrei potuto farlo quindi sfiga, a quel che mi dicono la mia birra saprà di burro.
Ma che cazzo vuol dire che una birra saprà di burro?
Bo, lo scoprirò.
Nel frattempo, eccovi un video che vi fotterà il cervello. Perché? Guardatelo e scoprite.
 
AGGIORNAMENTO 02/01/2021 IMBOTTIGLIAMENTO
Ho avuto un po' di casini e così ho imbottigliata tardi, solo oggi, quando in realtà volevo farlo tra il 24 e il 26, lasciando la birra col luppolo del dry hopping molto a lungo, speriamo bene. Ho aggiunto 100gr di zucchero per 21 litri di birra, in realtà ne ho imbottigliati 20,25lt per evitare che mi restasse una bottiglia riempita a metà; cosa che, ho scoperto, porta ad avere un sacco di CO2 nella zona vuota della bottiglia e quindi un'alta possibilità di esplosione. 
Ciò che è avanzato l'ho assaggiato, e non sembra sia venuta male. 
Spero si mantenga così, perchè oltre al fatto del dry hopping troppo lungo (consigliano non più di 4 o 5 giorni) ho scoperto che facendo fermentazione a bassa temperatura bisognerebbe a un certo punto alzare la temperatura per togliere sapore di "burro" dato dal, mi pare di capire, deposito di diacetile; tuttavia questa procedura devo studiarla meglio quindi mal che vada la mia birra saprà di burro rancido!
 
AGGIORNAMENTO 16/01/2021
Primo assaggio, ed è un... successo! Avevo proprio paura per questa birra: la gestione della temperatura, la fermentazione, il freddo, il ritardo nel travaso e poi il lungo dry hopping, per non parlare di quel diacetile. Invece... è buona! Anzi, buonissima! Un po' torbida e ancora in lavoro, del resto è imbottigliata solo da 14 giorni, ma il sapore è buono, non nausea, non fa cagotto, ed è leggerima, penso sia rispettato il calcolo che mi ha dato come grado 4,77%
Beverino, saporita, con un po' di amaro di luppolo che non è troppo presente nonostante i ben 12 giorni trascorsi - sarà mica perché ha assorbito il "sapore di diacetile"? Non so.
C'è un po' di fondo ed è un po' torbida ma deve sicuramente ancora lavorare perché le bottiglie vuote, chiuse e portate di sopra per lavarle, dopo alcune ore quando le ho riaperte hanno fatto "Spop" quindi i fondi avevano ancora prodotto CO2.
Aspetto ancora un po', ma in 4 ci siamo bevuti quasi 7 litri di birra e nessuno ha avuto problemi quindi direi che la prova è passata più che bene. Allego foto del bicchiere col sacro nettare.
L'unica nota "ni" è il gas, che è poco causa il poco zucchero che ho messo suppongo.

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