Il titolo tradotto correttamente dovrebbe essere "I campionati del mondo di scacchi" (
"The World Chess Championship; a History") e la differenza è fondamentale. Horowitz si concentra sulle figure, sicuramente, ma a partire dalla sfide, ufficiali o meno, per il titolo di Campione del Mondo. Horowitz parte da Morphy che considera in sostanza il primo vero campione del mondo, e traccia una storia degli scacchi con sicuramente tante biografie ma indubbiamente dallo spiccato interesse tecnico per l'evoluzione del gioco, tant'è che questa è una biografia
degli scacchi dove gli scacchisti sono giusto delle comparse: a partire dai "campioni" traccia l'evoluzione del gioco. In ciò è totalmente differente dal libro di
Harold C. Schonberg. Se Schonberg ci diceva, ad esempio, che Morphy innovò il gioco in stile più moderno, Horowitz ci spiega il perché; e quando arriva a Steinitz, mentre Schonberg ci diceva soltanto la sua vita e l'evoluzione del suo gioco, Horowitz ci mostra in cosa tecnicamente è stato innovatore quando è passato dai primordi di un gioco d'attacco a uno stile più posizionale e "scientifico"; il tutto lo fa con partite non solo riportate in notazione, come Schonberg, ma commentate sia da lui che riportando i commenti di altri scacchisti celebri. Ci possiamo così fare un'idea di
cosa in effetti è cambiato nel gioco degli scacchi, a livello tecnico. Se il libro di Schonberg è leggibile da tutti, questo di Horowitz è invece consigliato solo a chi gioca a scacchi e a chi ha un interesse tecnico per il gioco, altrimenti almeno metà diventa inutile e ciò che resta può essere tranquillamente sostituito del libro di Schonberg. I commenti alle partite sono a volte molto lunghi e, soprattutto, sono professionali ovvero tralascia le ovvietà per concentrarsi soprattutto sull'evoluzione delle aperture e mostrarne come i vari scacchisti portarono innovazioni e studi per definirne nel tempo le varie linee valide o meno, oppure per sottolineare le differenze tecniche dei vari scacchisti; questo piglio professionale riguardo alle partite è tuttavia piuttosto pesante per un novellino degli scacchi come me e avrebbe richiesto ore e ore di ripasso sulla scacchiera cosa che però ho deciso di non fare saltando quasi totalmente le partite esposte nel libro che, oltretutto, è scritto con un carattere molto piccolo e per me difficile da leggere. I diagrammi avranno il lato di neanche 4cm, altroché occhiali, mi serve una lente! Risulta così un libro professionale in senso scacchistico che può proprio per questo motivo essere limitante. Appendice di Porreca scialba.
Questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia, e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Visitando il sito si sottintende la presa visione delle CONDIZIONI D'USO
CONTATTI: info[at]bostro.net
Aggiornamenti via | Torna in cima