Elemire Zolla
Un libro in bilico: a tratti filosofico, a tratti psicoanaliti junghiano, a tratti storico comparato dei miti, sicuramente perlopiù spirituale. L'archetipo è una figura spirituale/psicologico introdotta da Jung. Zolla ne analizza la struttura parallelamente all'analisi dell'esperienza metafisica, un'esperienza definibile come annullamento dell'identità separata. L'esperienza metafisica è lo stato simbiotico tra conoscente, conosciuto, conoscenza. Attraverso l'analisi di poesie e miti, nella più splendida eredità ermeneutica, Zolla tenta di "definire" questa esperienza metafisica, essenzialmente archetipica; per quanto il concetto di "definire" possa essere applicato a questo fenomeno.
Bene: questo è quanto il libro dovrebbe/vorrebbe essere. Invece è la farneticazione spiritualistica di un dotto. Metafisica qui ha un senso religioso, non più filosofico, e la psiche viene forzata ad essere una specie di passaggio ultraterreno per una simbiosi olistica con la conoscenza del mondo, qualsiasi cosa ciò voglia dire. Quando il misticismo vuole essere struttura in maniera "scientifica" utilizzando i concetti (anzi, le parole soltanto) della filosofia e della psicologia, ne viene fuori un libro incomprensibile e senza senso che è una tesi senza tesi, un sillogismo di nulla, e chiunque può dirne "Ha ragione" o "Non ha ragione". Ho abbandonato il progetto di finirlo, arrivato a metà mi ero accorto che non avevo capito nulla semplicemente perché Zolla non aveva detto nulla. A quel punto non aveva più senso leggere il resto di nulla...
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Archetipi
(stato: Abbandonato
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NOTA BENE | le recensioni di libri qui presentate sono esclusivamente frutto del mio gusto personale che inoltre è anche contestualizzato al periodo in cui mi trovo a leggere quel determinato libro. Ciò che io dico potrebbe non andare bene per voi, il mio consiglio è di leggere anche altre recensioni online, ma allo stesso tempo di lasciarvi ispirare dalla sensazione ingiustificata che il nome di un autore, il titolo di un libro, una copertina, la fedeltà a una casa editrice o il consiglio di un librario possono suscitarvi. E' così che io perlopiù scelgo un libro. Per quanto riguarda i voti, anch'essi relativi, si consideri che bene o male un libro brutto è sempre meglio che una bella serie in tv, perché i libri avranno sempre una cosa in più: tacciono.
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