Dal cielo sopra Lodz era scesa una fitta nebbia. Si levò un vento che gettò la polvere del cimitero negli occhi della folla radunata per il funerale. Lentamente, tristemente, come la nebbia che gravava sopra di loro, tutti tornarono verso la desolata città, ormai estranea.
«Sabbia», mormoravano, coprendosi gli occhi. «Tutto quel che abbiamo costruito, l'abbiamo costruito sulla sabbia.» La sera scendeva a rapidi passi. Sopra la folla in lutto, nel cielo nero, passò stridendo uno stormo d'uccelli in una formazione a mezza luna.
E' il finale. Potentissimo. Uno dei finali più perfetti che abbia mai trovato in un libro.
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