Critico d'arte, in questo libro Hughes (che sinceramente non avevo mai sentito prima) decide di fare un libro che contiene una serie di riflessioni libere e non lineari che hanno come origine anche indiretta la sua passione della pesca. Una specie di
stream of consciousness che ruota sempre attorno alla parola "pesca". Bella scrittura, ma contenuti deboli, manca un punto focale sul quale potersi mantenere durante la lettura che risulta caotica, talmente destrutturata che si fa a volte persino fatica a seguirne il discorso. Non penso sia un libro che ha avuto molto successo, visto che all'interno vi ho trovato un
buono sconto di Lire 5.000, con scadenza 31/12/2000, per l'acquisto del libro "Così giovane e già Ebreo".
E nonostante questa introduzione impietosa, tutto ciò è un peccato perché lo scrittore ha una buona penna. Brutale è il conto che resta da pagare alla fine del libro riguardo tutti i temi relativi all'impatto ambientale della pesca d'altura, come onesto è invece il conto relativo alla parte più "culturale" della narrazione con aneddoti di persone note e meno note.
Nel complesso non me la sento di sconsigliarlo totalmente, perché è una lettura che si lascia portare anche se ben poco resta poi di tutto il discorso. Parte biograficamente ma prosegue con disamine sociali, ecoambientali, politiche prive tuttavia di una teleologia interna al libro. Qualche punto interessante ce l'ha. Direi che se lo trovate in offerta, com'è successo a me, non ci perdete chissà che cosa; ma in caso contrario lasciatelo pure sul bancone con le sue Lire 5.000 antisemite.
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