Il lavoro è una questione d’onore, di gloria, di coraggio e di eroismo.

Iscrizione che era appesa nei gabbiotti delle sentinelle dei Gulag. Ricorda in qualche modo l'Arbeit macht frei dei Lager nazisti con una macabra similitudine quasi che attorno al concetto di lavoro si giochi tutto il significato dell'internamento annichilente. Il lavoro è il prossimo dello sterminio, chi lo sa. Certo è che il comunismo, che si erse come unico protettore del proletario ovvero del lavoratore che possiede solo la prole, si evolse in un sistema che al lavoratore tolse invece anche quella. Che altro aspettarsi dai comunisti, una sciagura ancora troppo diffusa?