Peccato perché di questa serie avevo letto bei commenti ma a mio avviso questo libro è molto insoddisfacente e non mi piace per nulla il tono un po' troppo allegro e colloquiale delle spiegazioni: ad esempio, "qua si diverte più il nero" cosa vuol dire, se non dici come e perché? Non saprei neanche dire quanto sono credibili gli schemi presentati poiché, ad esempio, per l'Italiana mostra subito la continuazione c3 e d4 mentre in quelle simulazioni che avevo studiato io dopo c3 era preferibile aspettare con d3 per non buttarsi a capofitto nello scambio dei pedoni. Per non parlare della Spagnola che ho affrontato in un incontro contro il Bot di Chess.com: ho aperto il libro per venire a capo delle derivazioni ma l'ho trovato veramente impossibile da utilizzare per seguire l'apertura giocata in diretta e alla fine ho lasciato perdere.

Certo è che il mondo delle aperture di scacchi è veramente vasto e complesso, ma da quel che ho imparato finora conoscerne i nomi è utile a scopo didattico, ma conoscerne i principi è utile a fini pratici e qua i principi mi pare che restino un po' in ombra, semmai ci sono. Forse solo una volta che uno ha acquisito nella pratica un po' di dimestichezza con le apertura potrà trovare in questo volume qualcosa di interessante.

Dopo il fatto della Ruy Lupez accadutomi ieri sera, ho deciso di chiudere questa scheda e non sapevo se mettere il libro tra i "Letti" o tra gli "Abbandonati", o deciso per la prima scelta poiché penso che in futuro lo userò comunque (avendolo ormai acquistato).

AGGIORNAMENTO MAGGIO 2023: non sono sicuramente diventato un Maestro di scacchi e, anzi, sono ancora una chiavica perché ancora non so giocare, però in questi giorni ho ripreso in mano questo libro per studiare un po' la Caro-Kann che nelle ultime tre partite ho giocato, e confermo quanto già scritto. Libro scritto male, confusionario, superficiale. Ho letto il capitolo della Caro-Kann due volte e non me ne è venuto nulla di utile.