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Albert Camus

Lo straniero

Ho creduto per molto tempo non so per quale ragione che per andare alla ghigliottina si dovesse salire su un catafalco, fare alcuni gradini. […] In realtà la macchina era posata direttamente per terra. […] Ci si fanno sempre delle idee esagerate su ciò che non si conosce. Invece dovevo constatare che tutto è molto semplice: la macchina è allo stesso livello dell'uomo che vi si avvia. Egli vi giunge allo stesso modo che se andasse incontro a qualcuno. In un certo senso anche questo era antipatico. La salita verso il catafalco, quel l'ascesa verso il cielo, erano tutte cose cui poteva aggrapparsi la fantasia. Mentre invece,in realtà, ancora una volta la meccanica sopprimeva tutto: si era uccisi in maniera discreta, con un po' di vergogna e molta precisione.

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Categoria: NARRATIVA

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