«Per anni abbiamo combattuto contro gli ebrei, siamo giunti agli estremi più terribili - persino il mio diario testimonia contro di me... mille anni passeranno e questa colpa della Germania non sarà stata cancellata.» [Hans Frank al Processo di Norimberga, nel 1946]
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L'organo ufficiale delle SS che si chiamava Das Schwarze Korps scriveva nel 1940: «Poiché la questione ebraiva sarà risolta in Germania solo dopo la fine dell'ultimo ebreo, così il resto dell'Europa deve comprendere che la pace tedesca che essa attende sarà una pace senza ebrei.»
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Hans Frank, allora governatore generale della Polonia, fece questa nota apologetica nel suo diario: «Io non potrei, ovviamente, eliminare tutti i pidocchi o tutti gli ebrei in un anno soltanto, ma col passare del tempo giungeremo anche a questo risultato». [...] Uno dei ghetti più grandi [della Polonia] era quello di Varsavia, lo abitavano 400.000 ebrei [...]. Nell'aprile 1943 cominciò la liquidazione di questo ghetto ed il maggiore generale delle SS Stroop poté riferire ai suoi superiori, il 16 maggio, che il ghetto di Varsavia non c'era più. Il titolo del rapporto su questa Grossaktion, cioé Grande Operazione, era scritto in caratteri gotici ornati, diceva: «Non ci sono più ebrei a Varsavia». Il rapporto di Stroop era elegantemente rilegato in pelle e stampato su carta di gran lusso, e il suo contenuto non era forse degno di una presentazione così lussuosa: lo sterminio di diverse migliaia di uomini, donne e bambini inermi e la distruzione delle loro case. Lungo circa 75 pagine, il rapporto dava un resoconto giornaliero dell'azione. Ne diamo alcuni brani: «La resistenza opposta dagli ebrei si può vincere solo con l'uso instancabile e massiccio delle nostre truppe di giorno e di notte... Ho perciò deciso di distruggere tutta l'area residenziale ebraica, dando fuoco ad ogni isolato... Gli ebrei allora sono usciti dai nascondigli e dai rifugi. Non di rado gli ebrei restavano nelle costruzioni in fiamme fino a che, per il calore e la paura di bruciare vivi, preferivano lanciarsi dai piani superiori dopo aver gettato in strada materassi e altri oggetti imbottiti. Anche con le ossa rotte cercavano di strisciare per le strade verso costruzioni non ancora incendiate... Tentarono perfino la via delle fogne, ma dopo una settimana non era più piacevole restare là. Gli uomini delle Waffen-SS o del genio militare coraggiosamente si calarono nei tombini per portarne fuori gli ebrei... era sempre necessario far uso di candelotti fumogeni per farli uscire. Un gran numero di ebrei, non precisato, furono sterminati facendo saltare fogne e rifugi. Piú a lungo durava la resistenza, piú accanite diventavano le Waffen-SS, la polizia e la Wehrmacht. Compirono il loro dovere infaticabilmente, in fedele spirito di cameratismo e si imposero come soldati modello».
Citazione inserita il 13/10/2025
Categoria: NARRATIVA
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