Quando il brigadiere Glyn Hughes, dirigente dei servizi medici dell'armata britannica del Reno, entrò nel campo [Bergen Belsen], poche ore dopo il tenente colonnello Taylor, le condizioni che trovò erano indescrivibili. « Non c'è descrizione o fotografia, disse, che possa dare un'idea degli orrori che si vedevano fuori delle baracche, e all'interno la scena era anche più spaventosa. »
Mucchi di corpi giacevano in tutto il campo, fuori e dentro le baracche, alcuni nelle cucce insieme ai vivi. Presso il crematorio vi erano fosse comuni che erano state coperte, ed una, aperta, piena di cadaveri.
Le baracche erano stracolme di prigionieri, che presentavano malattie di ogni sorta e ogni grado di denutrizione; in alcune, che potevano accogliere cento persone, ve ne erano fino a mille.
Non c'era servizio sanitario e le condizioni all'interno delle baracche erano stomacanti, perché la maggior parte dei prigionieri soffrivano di una qualche forma di gastro-enterite ed erano troppo deboli per uscire. In ogni caso le latrine erano da tempo inservibili. Nel settore delle donne c'era una profonda fossa, con una tavola sopra, ma senza alcuno schermo o altra forma di decenza. Quelli che avevano forza sufficiente andavano alle latrine: altri soddisfacevano i propri bisogni dove si trovavano. Le baracche erano piene di escrementi umani.
In un settore vi erano ottomila prigionieri maschi e vi regnava il tifo. In uno dei settori femminili c'erano 23.000 donne e intorno giacevano ancora molti cadaveri. In una baracca, accanto alla quale si levava un mucchio di cadaveri, c'era una donna morta distesa nel corridoio; in una stanza c'erano tanti corpi che sarebbe stato impossibile ficcarcene dentro un altro.
Il 70 per cento degli internati avevano bisogno del ricovero in ospedale e probabilmente diecimila sarebbero morti prima di entrarvi. C'erano malattie di ogni genere, ma quelle che avevano determinato le disperate condizioni dei pazienti erano il tifo, la tubercolosi e la denutrizione.
Citazione inserita il 13/10/2025
Categoria: NARRATIVA
Questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Visitando il sito si sottintende la presa visione della Privacy policy
CONTATTI: info[at]bostro.net
Aggiornamenti via | Torna in cima