L'Italia entrò in guerra contro la volontà della Germania e furono le forze italiane a chiedere l'aiuto dell'esercito, della marina e dell'aeronautica tedesca. Armate tedesche sono venute a combattere per gli interessi vitali dell'Italia. Immensi sono stati i nostri sacrifici in Africa, in Tunisia, in Sicilia e in Italia meridionale, ma li abbiamo sopportati. Sebbene numericamente assai superiori, gli italiani combatterono con valore di gran lunga inferiore a quello dei tedeschi e anche questo fu sopportato, per l'amicizia verso gli italiani. Questo sentimento si è mutato in odio quando l'Italia, tradendo la politica dell'Asse, ha cominciato la guerra partigiana.
A parlare è Albert Kesselring, feldmaresciallo del Terzo Reich, in un discorso riguardo l'atteggiamento del Reich e dei soldati tedeschi subito l'armistizio italiano.
Citazione al solito interessante per il polo della brava gente: si veda anche
questa citazione dal Testamento Politico di Adolf Hitler («Il nostro alleato italiano è stato ovunque per noi fonte di imbarazzo [...] La presenza degli italiani al nostro fianco ci paralizzava; ha creato un sentimento di malessere tra i nostri amici islamici [...] perché gli italiani in queste parti del mondo sono, ovviamente, più amaramente odiati degli inglesi o dei francesi») nonché questa
riflessione di Albert Speer («mai più la Germania dovrà mettersi a fianco dell'Italia»).
Kesselring è colui che ricevette e diede atto a quell'ordine di rappresaglia contro gli italiani che divenne il Eccidio delle Fosse Ardeatine: 335 morti, fra cui un settant'enne, un ragazzo di 14 anni, persone che nulla avevano mai avuto a che fare coi partigiani più 55 ebrei messi lì perché comunque erano ebrei. I numeri li prendo dal libro stesso però su Wikipedia leggo che gli ebrei erano invece 75 poiché a Kappler si disse Prendete pure tutti gli ebrei di cui avete bisogno.
Nel 1947 Kesselring subì processo al Tribunale di Venezia-Mestre e venne condannato a morte per fucilazione, poi sentenza commutata in prigione a vita. Fu tuttavia liberato per clemenza nel 1953 e ai tempi del libro era Presidente della Stahlhelm, non so cosa intenda Lord Russell ma da Wikipedia scopriamo che fu scarcerato nel 1952, non 1953, e divenne «leader della Associazione dei Soldati Tedeschi di reduci oltre ad essere consulente di Konrad Adenauer, cancelliere della Germania Ovest, per la politica di riarmo tedesca all'interno della NATO». Un esempio del riutilizzo in Germania di molti gerarchi che avrebbero dovuto essere invece uccisi e buttati via, a mio avviso. E' ridicolo che il mandante iniziale dell'ordine della rappresaglia delle Fosse Ardeatine abbia fatto solo 5 anni di galera, in confronto a quanto fu dato in seguito a Priebke!
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