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Lord Russell di Liverpool

I cavalieri del Bushido

Fin dall'inizio della guerra del Pacifico, i regolamenti generalmente accettati riguardo la custodia dei prigionieri di guerra e dei civili internati furono tenuti apertamente in dispregio. I prigionieri venivano massacrati per mezzo della fucilazione, della decapitazione, dell'annegamento e d'altri metodi. Morivano durante le «marce della morte», nelle quali individui malati e completamente inadatti a qualunque genere di sforzo erano costretti a percorrere lunghe distanze a piedi e molti di coloro che cadevano venivano fucilati o trafitti a morte con le baionette dai soldati di scorta. Erano adoperati nei campi di lavori forzati, nel calore tropicale, senza nessuna protezione contro il sole, e migliaia ne morirono lavorando alla costruzione della ferrovia Birmania-Siam, alla quale non avrebbero mai dovuto essere impiegati.
Nei campi di concentramento le condizioni erano spaventose. Gli alloggiamenti erano inadeguati, i servizi igienici inesistenti, e la mancanza o la scarsità di medicinali portava a migliaia i decessi per malattia. I prigionieri erano sistematicamente battuti o sottoposti a una quantità di torture nel tentativo di strappare loro qualche informazione o per piccole trasgressioni alla disciplina del campo. Gli evasi ricatturati venivano fucilati, e gli aviatori decapitati secondo il metodo giapponese, con la spada.
Non era sconosciuto nemmeno il cannibalismo.
Questa lista è tutt'altro che completa e molti altri esempi di brutalità e di sevizie saranno trovati nei capitoli seguenti, che descrivono in modo abbastanza particolareggiato questi orribili delitti. Comunque, l'estensione di quella brutalità e di quei maltrattamenti può essere rivelata appieno da questo significativo paragone. Sui teatri di guerra europei, 235.473 prigionieri di guerra inglesi e americani furono catturati dai tedeschi e dagli italiani. Di questi, 9.348, cioè il 4 per cento del totale, morirono in prigionia. Nei teatri di guerra del Pacifico la percentuale fu del ventisette per cento.

COMMENTO ALLA CITAZIONE:

Grassetto mio. Questa la conclusione del primo capitolo, il resto del libro scende nei dettagli.

Citazione inserita il 08/08/2025
Categoria: NARRATIVA




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