Fawzia Amin Sido, yazida, rapita dall'ISIS dieci anni quando aveva 11 anni, finita poi (ma chissà come mai!) a Gaza a fare la serva e chissà che altro, finalmente liberata dalle forze di Hamas che lottano per la libertà e.... ehm no, di Hamas era prigioniera, scusate. Liberata dalle forze di Tzahal - IDF, l'esercito israeliano, che sicuramente l'avrà libera per sbaglio perché sono ebrei quindi cattivi.
Dopo 10 anni di violenze e soprusi e schiavitù è finalmente uscita dall'incubo Gaza, portata dagli israeliani in Giordania e da lì trasferita in Iraq dalla sua famiglia. Finalmente.
Nadia Murad, yazida che a sua volta era stata rapita da Isis, ne annuncia la liberazione commentando: «Dopo la caduta del califfato in Iraq e Siria (rispettivamente nel 2017 e nel 2019), l'IS l'ha trasferita a Gaza. NON È L'UNICA DETENUTA A GAZA DALL'ISIS. NEGLI ULTIMI DIECI ANNI, LE AUTORITÀ IRACHENE E LA COMUNITÀ INTERNAZIONALE NON SONO RIUSCITE A SALVARE LE DONNE E LE RAGAZZE YAZIDE TENUTE PRIGIONIERE A GAZA, IN SIRIA E IN ALTRE PARTI DELLA REGIONE».
Rapita nel 2014 quando aveva 10 anni e liberata poche settimane fa dall'IDF a Gaza dove era tenuta prigioniera e dove si sa che molte altre donne Yazide sono (se non morte) ancora prigioniere, a testimoniare il legame diretto di Hamas con Isis (e la sua natura), Fawzia Sido racconta dettagli del suo rapimento. «Arrivata a Tal Afar, ci hanno dato del cibo, hanno fatto del riso e della carne. La carne aveva un sapore strano e alcuni di noi hanno avuto mal di stomaco. Quando abbiamo finito, ci hanno detto che era la carne di bambini yazidi. Ci hanno mostrato delle foto di bambini decapitato e hanno detto "Questi sono i bambini che avete mangiato". Una madre ha riconosciuto suo figlio»
Aveva 10 anni ai tempi, è stata violentata e "sposata" (regalata, venduta, un premio) varie volte prima di essere ceduta a un combattente di Hamas quando aveva 15 anni.
«L'accusa che lo Stato Islamico diede carne umana ai prigionieri yazidi è già stata fatta in passato sebbene non sia molto conosciuta: Vian Dakhil, una yazida membro del parlamento iraqeno, fu la prima a rivelare i dettagli di questa pratica dell'ISIS nel 2017.»
COMMENTO ALLA CITAZIONE:
Agi.it parlò della cosa in questo articolo in breve scomparso dalle cronologie. Non so come funzionano i servizi news di Google e Microsoft ma lì non comparì mai. Una notizia come questa, dopo quello che abbiamo passato con l'ISIS, a mio avviso avrebbe dovuto avere una copertura ben maggiore ma sia mai che si rischi di dare qualche credito di eticità o giustizia ai sionisti! No, ma figurati, qualsiasi cosa facciano è sbagliata, orrenda, cattiva.
Il Manifesto per la difesa della razza è oggi ancora attuale nella sua stupidità assoluta.
E se ai tempi dell'Isis tutti si indignavano per ogni violenza fatta agli/alle yazidi/e - ad esempio massacrare donne che non volevano schiavizzarsi, oggi sinceramente possono andare a fare in culo finché per parlare di loro bisogna evitare di tacciare di massacro i sionisti.
Grazie ad Hamas e ai cretini occidentali con la Kefyah, il listino ISIS è ancora valido!
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