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Christopher Hitchens

Hitch 22. Le mie memorie

Una volta parlai con una donna sopravvissuta al genocidio in Ruanda e mi disse che ora non rimaneva nessuno sulla faccia della terra, amico o parente, che sapesse chi fosse lei. Nessuno che ricordasse la sua adolescenza, le sue birichinate infantili e le storie di famiglia; non un fratello o una sorella, non un compagno o compagna che potesse prenderla in giro sulla sua prima avventura sentimentale; non un innamorato o un amico con cui evocare ricordi. I suoi compleanni, i voti agli esami, le malattie, le amicizie, le parentele — tutto scomparso nel nulla. Continuava a vivere, ma con una tabula rasa per diario, per calendario e per taccuino. 

COMMENTO ALLA CITAZIONE:

Il brano si inserisce nel capitolo in cui racconta la sua scoperta di essere ebreo; o meglio, di discendere da una famiglia ebrea fuggita dalla Polonia ben prima del nazismo, ben prima che essere antisemita non fosse più di moda.
E' un passo piuttosto brutto, e non solo per i ricordi di questa donna ruandese, ma anche per come parla della sua ricerca di eventuali lontani parenti rimasti in Polonia:  non trova più nulla. Non nessuno, ma nulla proprio.
Ecco come lo racconta: Poche erano le immagini delle tribolazioni successive, ma c'erano alcuni elenchi di nomi... Ogni Blumenthal che trovai nell'indice era finito ad Auschwitz. E questo è quanto.

Citazione inserita il
Categoria: NARRATIVA

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