mar 15/10/2024 | RSS | Menu

David Quammen

Spillover. L'evoluzione delle pandemie

Le nuove malattie, come un virus a trasmissione aerea, volano di bocca in bocca nell'opinione pubblica. Ben pochi sanno cosa significhi «zoonotico», ma tutti hanno sentito parlare di SARS e di aviaria, e magari della febbre del Nilo occidentale. Molti conoscono qualcuno colpito dalla malattia di Lyme o vittima dell'AIDS. Sanno di Ebola e sanno che è terribile. C'è preoccupazione e vaga consapevolezza. Ma pochi hanno tempo e voglia di esaminare il lato scientifico della questione. Posso dire per esperienza personale che quando racconto che sto scrivendo un libro su questi argomenti, su spaventose malattie emergenti, virus killer e pandemie, in generale i miei interlocutori vanno al sodo e chiedono: «Moriremo tutti?». Ho deciso di rispondere sempre di sì.
Certo, moriremo tutti. È un fatto inevitabile di natura. La maggior parte di noi, però, soccomberà per cause più banali di un nuovo virus emerso di recente da un'anatra, uno scimpanzé o un pipistrello.
I pericoli delle zoonosi sono concreti e gravi, ma d'altro canto c'è anche un alto tasso di incertezza. Come ha sintetizzato in modo memorabile Robert Webster, «solo il diavolo sa» quando e come avverrà la prossima pandemia influenzale. Nel sistema ci sono troppe variabili casuali, o quasi casuali. Fare previsioni, per quel che riguarda queste malattie, è un esercizio pericoloso, che fornisce false sicurezze più che informazioni utili.

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Categoria: SCIENZE




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