La scoperta dell’America fu l’evento fondativo della Rivoluzione scientifica. Non solo insegnò agli europei a mettere in maggior rilievo le osservazioni attuali rispetto alle tradizioni del passato. Il desiderio di conquista spinse a cercare nuove conoscenze senza perder tempo. Se gli europei volevano davvero il controllo di nuovi vasti territori, dovevano raccogliere enormi quantità di dati circa la geografia, il clima, la flora, la fauna, le lingue, le culture e la storia del nuovo continente. Le Sacre scritture cristiane, i vecchi libri di geografia e le antiche tradizioni orali erano di ben poco aiuto.
Da quel momento in poi, in Europa, non solo i geografi, ma gli studiosi di quasi ogni campo del sapere cominciarono a disegnare mappe lasciando spazi che bisognava riempire. Essi cominciarono ad ammettere che le loro teorie non erano perfette e che c’erano cose importanti di cui non sapevano nulla.
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