
Eroico BIKER senza frontiere.
Il passaggio all'agricoltura ebbe inizio in un periodo compreso fra il 9500 e l'8500 a.C. Ancora oggi oltre il 90% delle calorie che nutrono l'umanità proviene da una manciata di piante che gli antenati hanno domesticato tra il 9500 e il 3500 a.C.: frumento, riso, mais, patate, miglio e orzo. Negli ultimi due millenni nessuna specie animale o vegetale è stata domesticata. Se le nostre menti sono quelle dei cacciatori-raccoglitori, la nostra cucina è quella degli antichi agricoltori.Categoria: SCIENZE[Tuttavia] invece di annunciare una nuova era di agi, la Rivoluzione Agricola fece sì che gli agricoltori avessero un'esistenza generalmente più difficile e meno soddisfacente di quella dei cacciatori-raccoglitori. L'agricoltore medio lavorava più duramente del cacciatore-raccoglitore medio, e inoltre aveva una dieta peggiore [più limitata]. La rivoluzione agricola fu la più grande impostura della storia.Furono queste piante a domesticare Homo Sapiens, non viceversa.[...][La rivoluzione agricola, in realtà,] non offrì nulla ai singoli individui, ma assegnò qualcosa a Homo Sapiens in quanto specie. La coltivazione del frumento permise di disporre di più cibo per unità di territorio, e quindi consentì a Homo Sapiens di moltiplicarsi in misura esponenziale. Sta qui l'essenza della Rivoluzione Agricola: la capacità di mantenere in vita più gente in condizioni peggiori.
Per farla facile: questo sito l'ho realizzato io e quindi è proprietà intellettuale mia, e non ne concedo alcuna autorizzazione.
Aggiornamenti via feed RSS | Torna in cima