Non era riuscito a rassegnarsi al fatto di essere stato partorito in un mondo che in sostanza e fin dall'inizio lo aveva sempre disgustato in tutto e per tutto. [...] La mia inesauribile curiosità ha impedito il mio suicidio, così lui, pensai. Esistere, in sostanza, non significa nient'altro che questo: essere disperati, così lui. Mi alzo, penso con ribrezzo a me stesso e tutto ciò che mi aspetta mi fa orrore. Mi sdraio sul letto, non desidero nient'altro che morire, non svegliarmi più, poi invece mi risveglio e l'orrendo processo si ripete. [...] giacché in verità non esistiamo, ma piuttosto veniamo esistiti!
COMMENTO ALLA CITAZIONE:
Chi parla qui, e colui del quale il protagonista parla, è Wertheimer.
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