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Norman McLean

In mezzo scorre il fiume

"Sono proprio le persone con cui viviamo, che amiamo e che dovremmo conoscere meglio, a eluderci" disse mio padre.
Ormai tutte le persone che ho amato senza capirle quand'ero giovane sono morte, ma posso ancora ricreare la loro presenza.
Naturalmente, ormai sono troppo vecchio per essere un gran pescatore, e naturalmente di solito vado a pesca nel grande fiume da solo, anche se certi amici pensano che non dovrei. Come molti pescatori a mosca del Montana occidentale, dove le giornate estive hanno una lunghezza quasi artica, spesso comincio a pescare solo col fresco della sera. Allora, nella mezza luce artica del canyon, tutta l'esistenza si riduce a un essere con la mia anima e i miei ricordi e ai suoni del Big Blackfoot River e al ritmo in quattro tempi e alla speranza di vedere un pesce.
Alla fine tutte le cose si fondo in una sola, e un fiume la attraversa [a river runs through it]. Il fiume è stato creato dalla grande alluvione del mondo e scorre sopra rocce che sono le fondamenta del tempo. Su alcune di queste rocce sono impresse gocce di pioggia senza tempo. Sotto le rocce ci sono le parole, e alcune delle parole appartengono alle rocce.

COMMENTO ALLA CITAZIONE:

Questo passo mi è tornato alla mente quando ho letto il finale de La Grande Foresta di Faulkner. McLean ha una visione più personale e soggettiva, mentre Faulkner (il cui libro del resto non è un'autobiografia) ha una visione più spersonalizzata ed oggettiva, ma penso che ciò che si svela da entrambi i passi, in un modo ermeneutico quasi in senso heideggeriano, sia la stessa ineffabile questione.

Citazione inserita il 01/08/2017
Categoria: NARRATIVA




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