La libertà non sta nello scegliere tra bianco e nero, ma nel sottrarsi a questa scelta prescritta.

Ovvero, la libertà è tale soprattutto nel momento in cui ci si può sottrarre ad una scelta. Se ci viene posta una scelta tra due (o più) possibilità, tali ci arrivano comunque dall'esterno, e volente o nolente ciò che arriva dall'esterno è un'imposizione, ovvero una limitazione della libertà. Paradigmatica la situazione in 1984 di Orwell (ricordo bene la scena angosciante nel film, uno dei pochi film che meritano): arrestato, a Winston chiedono quanto fa 2+2, lui sa che fa quattro ma sa anche che il partito vuole come risposta 5, tuttavia durante l'interrogatorio nessuna delle due risposte va bene e a un certo punto Winston in lacrime urla tutte due le risposte e gli scappa me lo dica lei e O'Brien sorride, perché quella è la risposta esatta; il senso rientra nel concetto di ciò che dice Adorno, Winston pensava di sapere qual era la risposta corretta ma in realtà la risposta corretta a 2+2 non c'è, la risposta corretta è il fatto che a quella domanda non ci si può sottrarre.