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L'estate e l'inverno, il caldo e il freddo... e il vino!

Categoria: RACCONTI

KEYWORDS: riflessioni |
Inserito in DATA: 04/08/2017 | Vai ai COMMENTI
Ieri sera mi sono messo a suonare l'Ukulele, e ho cominciato a suonare a ripetizione Red Red Wine di Neil Diamond. Cantandola sotto l'aria condizionata, dopo una giornata a grondare sudore, il giorno dopo il sacro aperitivo del Mercoledì, non ho potuto non pensare alla magnifica sensazione di quando ti bevi un bel taglio di nero d'inverno.
Si lo so, l'hanno fatta anche gli UB40 e nel complesso anche la loro versione non è male. Ma è Reggae: e il Reggae è la semplificazione di un'altra canzone. Si semplifica il ritmo, si semplifica la linea melodica e la progressione degli accordi. La versione di Neil Diamond, se la ascoltate bene e confrontandola con quella degli UB40, ha qualcosa in più: è più completa. Anche se il video degli UB40 non è male!
Insomma, tolto ciò... ho cominciato a maledire il caldo di questa rovente estate e a pensare con nostalgia al freddo dell'inverno, come comunque fanno tutti. E' il discorso più normalmente idiota, che fanno tutti quanti e comunque tutti quanti ridicolizzano. Vieni preso per il culo da chi, subito prima o subito dopo, lo ripete.
Quando fa caldo si invoca il freddo, quando fa freddo si invoca il caldo. E già tutti col dito puntato dioboe!
Ho cominciato a chiedermi "Ma è possibile che basti un mese di gran caldo o di gran freddo per cambiare partito?"
E così, pensando sognante a me vestito con felpa e giubbotto trangugiare calici ricolmi di pastoso Refosco, ho raggiunto il risultato di questo potente problema.
Il caldo è bello idealmente, il freddo è bello realmente.

ESTATE, IL CALDO:
Del caldo ci piace l'idea, perché lo associamo a un periodo lavorativo più leggero per via delle vacanze, per via delle feste nei bar, pensiamo ai chioschi all'aria aperta, alla spiaggia e al sollievo di un bagno in fiume che alla fine serve solo a lenire il caldo stesso. Lo immaginiamo sopportabile, secco, che ci permette di fare camminate in sandali e maglietta. Ci immaginiamo in un bar a bere cocktail con l'ombrellino e ricolmi di cubetti di ghiaccio, circondati da decine di amici, in bar dove ci sono bancali di fighe semisvestite tutte uscite dalle copertine di tutti i numeri di Playboy, serata dopo serata così, sempre insieme a ridere e scherzare in leggiadria e spensieratezza.
In realtà, quando il caldo arriva, lavoriamo come prima solo che sudiamo. La birra scende come acqua tranne che ti dà una bella botta alla testa, mentre i famosi cocktail con l'ombrellino e il ghiaccio sono bicchieroni pieni di solo ghiaccio e costano come una pizza farcita compresi birra, caffé, coperto e mancia.
Siamo più spesso in giro e spendiamo di più, inesorabilmente e senza controllo perché c'è sempre qualche stronzo che fa una cena o un ritrovo o una sagra o una festa dove bisogna andare obbligatoriamente perché è estate, mentre tu vorresti solo chiuderti in casa con l'aria condizionata perché hai lavorato al caldo tutto il giorno e la pressione è ai minimi storici. Le ferie sono una tortura di gente, costi, traffico, e nel complesso durano sempre troppo poco e il tempo stesso, durante le ferie, accelera e si contrae.
Ogni cosa che fai, dal lavoro allo svago, è contornata da caldo, sudore, gente esaurita, e milioni di zanzare e insetti vari che vogliono solo il tuo sangue e la tua vita.
La moto scalda. In auto l'aria condizionata erompe violenta e non c'è scelta se usarla o meno, ma il sole batte sulle gambe sul cruscotto e sulla camicia e così hai caldo e freddo contemporaneamente e sudi congelando. Per strada l'asfalto brucia, ogni cosa che tocchi scotta, nei supermercati c'è l'aria condizionata ma come esci c'è una fornace e cominci a starnutire. A me viene sempre l'otite, ma c'è chi ha sempre il raffreddore o la tosse, o persino la febbre. E in casa la bolletta del sempre troppo caro servizio elettrico lievita in maniera esorbitante: condizionatore, lavatrici per i vestiti cambiati anche varie volte al giorno, doccia dopo doccia l'acqua scorre via ed è tutto un magna-magna.
Per mettere la ciliegina sulla torta, o fa troppo caldo, o viene un temporale che pensi che il cielo ti stia cadendo sulla testa e tanta pioggia come se quel mona di Dio dovesse distruggere nuovamente tutto il pianeta.

INVERNO, IL FREDDO:
Il freddo ci fa paura, perché lo associamo a rigore, pericolo, dramma, catastrofi. Col freddo le strade si ghiacciano e la gente muore. Col freddo non si fanno ferie. Col freddo invernale c'è il Capodanno che si porta via un altro anno, e un altro pezzo della nostra vita. Le vacanze Natalizie sono attese con finta gioia perché una volta che arrivano non ci si fa un cazzo se non spendere per regale e cene e pranzi. I chioschi nei bar chiudono, tutto è troppo freddo, e lavorare al freddo fa paura perché da quasi la sensazione di dover lavorare il doppio. E ci immaginiamo perennemente chiusi in casa, col riscaldamento che corre ininterrottamente a consumare gas, elettricità, e soldi.
In realtà quando l'inverno arriva, e con lui il freddo, abbiamo più strumenti per sopportarlo di quanti ne abbiamo col caldo. Ci basta vestirci, e fare un po' di movimento, e tutto si risolve. Passare dal caldo dell'ufficio al freddo dell'aria aperta non è drammatico come passare dal freddo dell'aria condizionata all'afa dell'aria aperta in estate: ci vestiamo prima di uscire, e chiuso il discorso. Se vuoi andare al lavoro a piedi, nel complesso lo puoi fare perché ti basta vestirti mentre difficilmente al lavoro puoi andare in sandaletti e canotta. Le ferie non ci sono, ma in realtà qualcosa si tira sempre fuori perché tra Natale e Capodanno e la Befana si lavora meno che durante l'estate, e chi riesce a farsi una vacanza in qualche paese tropicale in questo periodo se la gode più che chi la fa in estate, e torna a casa più rilassato e riposato e soddisfatto che mai. Oltretutto i prezzi scendono, c'è meno gente in giro, e tutto è più bello.
Ok a Natale e Capodanno si spende: ma meno che in una settimana di ferie in estate quando una cena con una portata di pesce ti costa come un cenone di San Silvestro.
La moto frulla come un orologio svizzero, consuma meno e non scalda; peraltro, non ci sono insetti a spaccare la minchia. In auto il riscaldamento parte ben prima che l'aria condizionata in estate riesca a fare qualcosa, e il riscaldamento in auto dà una sensazione di una piacevolezza intima e totale, che l'aria condizionata se la scorda, perché d'estate il sole è comunque lì, alto e minaccioso, mentre in inverno non c'è nulla che da fuori trasmetta freddo all'auto che diventa una specie di placenta protettiva e completa.
Non serve fare una doccia ogni mezz'ora; non serve cambiare i vestiti due volte al giorno. E nel complesso se fa freddo lo sopporti, e se viene brutto tempo te lo aspetti per cui, nel complesso, te ne sbatti.
E, infinitamente, il vino scorre come nettare divino in gola a riscaldare le budella e le risate con gli amici si triplicano e il discorso non verterà più sul caldo, ma sulle cose che sono da fare: perchè dove fa caldo c'è inazione, mentre dove fa freddo c'è attività.
E il vino scorre come un fiume di felicità, e la birra va giù lo stesso anche d'inverno: anzi, scende meno velocemente così te la godi di più.

E quindi che se ne torni l'inverno, che ora fa tanta paura, ma che sogno con un bel giubbotto in jeans col pelo a ordinare un bel taglio di nero!

[D]Red, [D7]red [G]wine,[C][Am]  go to my [G]head [C]
Make me for[G]get that I [C] still need her [G]so [D]
Red, red [G]wine, [C][Am] it's up to [G]you [C]
All I can [G]do I've done, [C] but memories won't [G]go...[C]
No, memories won't [G]go...

I have [D]sworn, that with [G]time,
Thoughts of [C]you would leave my [G]head.
I was [D]wrong, and [G]I find,
Just one [C]thing makes me for[D]get

Red, red [G]wine,[C][Am] stay close to [G]me![C]
Don't let me [G]be alone,[C]
It's tearing a[G]part [C] my blue, blue [G]heart.

I have [D]sworn, that with [G]time,
Thoughts of [C]you would leave my [G]head.
I was [D]wrong, and [G]I find,
Just one [C]thing makes me for[D]get

NEIL DIAMOND - Red Red Wine (Original 1968 Hit Version) from Ralf Loth on Vimeo.

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