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La mia KTM 990: dal sogno, all'incubo?

Categoria: MOTO

KEYWORDS: ktm 990 | pensieri |
Inserito in DATA: 15/12/2015 | Vai ai COMMENTI
Insomma, che è successo al Bostro? Ha preso un KTM. Perché? Perché il KTM è bellissimo e da anni lo bramava. E perché proprio ora? Ecco la genesi...

PREMESSA

Franco lo conosco da anni, so che tratta le moto bene quanto sua moglie, per cui da quando ha comprato il KTM nel 2010 mi sono sempre detto "Prima o poi lo venderà, e quel giorno dovrò averlo".
Però il KTM costa. Nel corso degli anni ho valutato la cosa: sicuramente costa più dell'Africa come manutenzione, visto che l'Africa con le chiavi della Lidl e tre bestemmie in un modo o nell'altro ne vieni fuori. Col KTM no.
Costa perché il KTM non potrei permettermi di trattarlo di merda come l'Africa.
Costa come assicurazione, come benzina, come consumo di gomme, come bollo.
Costa in generale molto più dell'Africa.
E poi bisogna anche comprarlo.
Ma è un sogno che, mi dico spesso, prima o poi dovrò avverare.
Passano gli anni e attendo che Franco si decida. Lo conosco, so che non la terrà a lungo.
Sono sempre più deciso, fino al 2015: alcune spese sostenute, e altre in programma, mi portano a pensare che forse il KTM è un sogno che non posso permettermi, senza se e senza ma.
Premetto che la moto di Franco è il KTM 990 Adventure 2009 bianco magnifico tenuto maniacalmente con tutti i richiami fatti, con statore Oberon, con borse laterali e bauletto, con portanavigatore, cupolino touring, ABS, una figata assolluta e peraltro tuttoggi sembra appena uscito dalla fabbrica.
In occasione dei miei 40 anni inoltre, quest'anno mi concedo un viaggio in Marocco di due settimane, decisamente più costoso della classica settimana in tenda che negli ultimi anni mi concedo come massima spesa.
E il conto corrente scende sempre più, e io sono sempre più deciso a lasciar perdere i sogni, e tenere i piedi per terra.
Fino a settembre: Franco mi dice "Guarda che la vendo" e io deciso gli rispondo di lasciarmi perdere, perché ci ho pensato per mesi, ho fatto vari conti, ma è decisamente oltre le mie possibilità. Franco insiste, si vede che mi conosce meglio di me stesso, ma proprio non posso farlo.
Si mette pure nel mezzo la mia morosa: "Fede cazzo, a parte che è bellissima e molto meglio del tuo catorcio, ma che te frega comprala e mal che vada la rivendi".
Sono però ormai deciso, con sufficienza e superiorità penso che la mia scelta è la più razionale.

LA FOLLIA

Passa un mese, Franco dà dentro in concessionario BMW la sua KTM e compra il GS, e pubblica in LissTA l'annuncio online della sua moto "se per caso qualcuno è interessato".
Passo 5 minuti immobile ad osservare l'annuncio, muto.
Quindi comincia il disastro: è sabato, passo la mattinata a trattenermi ma non c'è niente da fare, passo il week-end a tentare di bloccare la moto anche se la concessionaria è chiusa, per due notti quasi non dormo e quando dormo faccio incubi, e lunedì mattina fermo la moto.
Ovviamente Franco mi dice che sono un idiota, me lo dice anche la mia morosa, me lo dicono i miei amici e io, fingendo sufficienza e superiorità, in cuor mio mi dico che sono un idiota.

LA GIUSTIFICAZIONE

Perché alla fine mi sono deciso?
Perché, tristemente, mi sono reso conto che ormai in moto non faccio più quasi nulla.
Io lavoro dal lunedì al sabato, per cui ho solo la domenica per sfogarmi in sella, e neanche tutte a dire il vero.
Una domenica piove, un'altra devo pulire casa, un'altra sono stanco, un'altra devo lavorare, e alla fin fine i km che faccio in un anno sono 6-8000 tenendo conto delle ferie e di tutti i tragitti lavorativi, perché se posso non uso l'auto.
Per cui, mi dico, le spese saranno molte meno: poca benzina, poca usura gomme, e via dicendo.
L'anno che viene, inoltre, sarà ancora più impegnativo a livello lavorativo, e ho pure intenzione di non fare le solite ferie con millemila km che poi torno a casa e sono più stanco di quando son partito.
Per cui, tolta l'assicurazione - ben 110 euro all'anno in più che l'Africa -, forse ora posso permettermela.
Inoltre è comunque una moto con cui non voglio fare fuoristrada, né cagate varie, e quindi se tutto va secondo i piani dopo un anni sarà ancora perfetta e potrò rivenderla.
L'Africa Twin infatti rimane in garage, assicurazione sospesa: ho intenzione con calma di sistemarla per bene, e riportarla ai vecchi fasti.
A fine 2016 penserò al da farsi.
Inoltre il 22 dicembre compirò i miei primi 10 anni in moto, e non sarebbe male festeggiarli con un passo tecnologico così grande!
Suppongo che sarà un passo molto grande, infatti: ma nel giro di un mese scoprirò che il passo è ben più grande delle mie gambe...

IL RITIRO

Quando la ritiro sono emozionatissimo.
Carte cagate e altro, spiegazioni, consegna chiavi e carte, e quando viene il momento che tutti (persino Franco viene da Trieste solo per assistere al ritiro) si aspettano che ci salga sopra, io continuo a restare in piedi a fianco della belva, e sono impacciato.
Quasi non so cosa fare.
Ma poi salgo, e i primi km sono brivido.
Mi rendo conto di essere sopra a qualcosa di magnifico.
Le emozioni che provo sono immensamente superiori a ogni altra.
La moto è tecnicamente superiore all'Africa, non c'è storia. Motore, sospensioni, è tutto incredibile.
Prendo i dossi e quasi non me ne rendo conto, mentre con l'Africa era un dramma.
Ai bassi tiri, agli alti tira, e non solo tira ma TIRA COME UNA BESTA!!!
Passano due giorni, viene domenica, e la bestia la faccio esplodere in maniera sublime nelle curve di Piancansiglio, e l'amore sboccia come se avessi sposato la tettona più figa del pianeta! Brutale e volgare, scendo nel vortice di Mattinghofen come un uomo perduto tra eccessiva di droga e piaceri e non so più capacitarmi di cosa ho fatto ad aspettare così tanto tempo prima di possedere questa Miss Mondo delle moto!

IL DUBBIO

Passa un'altra settimana, torna domenica e posso ripartire.
Arrivati a Sauris Franco mi fa vedere la questione del serbatoio dell'olio e controllandolo scopriamo che l'asta è completamente asciutta come fosse stata in mezzo alle sabbia del Sahara d'estate.
Porca puttana.
Torno a casa, controllo il livello a caldo e a "norma KTM" e in effetti nel serbatoio, staccato, non c'è olio.
Sento quelli di BMW che mi dicono che è strano, ma l'asta parla chiaro: è secca.
Vengono a ritirarmela col furgone, ed è chiaro che io sono triste e demoralizzato.
Ma non del tutto: la moto la conosco, e conosco Franco, e alla fine loro non ci avranno fatto chissà che cosa per cui, se in 5 anni a Franco non è mai successo nulla, non succederà nulla neanche a me.
Quando vado a riprendermela mi dicono che secondo loro era a posto e che comunque hanno aggiunto 200gr. Perché aggiungerli, se era a posto? E perché dirmi che era a posto, se palesemente NON lo era?
Vabbé: alla fin fine ammettere che non mi avevano messo sufficiente olio sarebbe stato da stupidi, e la giustifico così.
La porto a casa sotto la pioggia di venerdì, domenica piove quindi sta ferma, e per ora non accade nient'altro.

IL BUIO SI AVVICINA

Una settimana dopo, mentre lavoravo, le sono passato davanti e ho visto una macchia d'olio a terra, ma ero di fretta e perdipiù con un cliente e così non ci ho fatto più di tanto caso.
Il giorno dopo vado a vedere, e c'è effettivamente una macchia neanche tanto piccola, ma è proprio sotto il pignone e siccome il giorno del ritiro avevo trovato pioggia ed ero arrivato lì con la moto bagnata, ho pensato a semplice grasso catena colato. Ho dato una pulita cn uno straccio e non mi sono preoccupato.
Non ho usato la moto tranne due giri casa/lavoro per un'altra settimana buona. Torno a controllare e, nonostante avessi pulito con uno straccio sotto al pignone, ho trovato un'altra macchia di olio a terra.
Ne parlo allora con il mio meccanico (nel senso di mio dipendente, ho un'autofficina) e appuriamo che non dovrebbe esssere olio motore perché non si vedono trafilamenti sul motore, e tuttavia vicino a pignone e cavalletto è tutto sporco di olio e grasso per cui restiamo che potrebbe essere proprio quello della catena perché non vediamo altre alternative, però prima bisogna lavare per bene tutto quel blocco lì, e poi controllare.
Parlo anche con Franco che a sua volta dubita che quello a terra sia olio idraulico visto che non è verde come dovrebbe essere, e che c'è sporco in zona cavalletto: presume anche lui che sia della catena, e suppongo dunque che mentre era in BMW loro abbiato dato una bella ingrassata alla catena.
Franco mi conferma anche che l'attuatore e' l'Oberon e che a lui non ha mai perso una goccia.
Tuttavia passano ancora un po' di giorni prima di poterla usare perché tra il lavoro e una influenza non ci metto mano per mancanza di tempo, finché finalmente domenica scorsa 13 dicembre, inforco la moto e vado a fare un giro.

DISASTRO TOTALE

Parto, finalmente da solo, senza morosa, senza amici, posso muovermi come voglio.
Ho montato il GPS che mi ha regalato Franco, così imparo un po' a conoscerlo.
Mi dirigo verso Cividale via strade secondarie, e il GPS mi spara pure une strada bianca molto gradita.
Arrivo a Cividale, parcheggio la iena, vado a mangiare un piatto friulano (salame, formaggio, polenta e frico) e bevo due Brulé, quindi torno alla moto.
Che fare?
Decido di salire verso Tarcento, se coi tempi ci sono potrei anche andare al Bernadia.
Setto il Garmin per tenere la direzione più veloce per Codroipo, così man mano che mi muovo so che direzione prendere per caso nel caso decida di perdermi per stradine fuorimano e sterrate.
Esco da Cividale, e tutto bene.
Arrivo quasi a Faedis e il cambio è un po' duro.
Arrivo a Faedis e la leva frizione è molla.
Mi inquieto: passo Faedis e decido di svoltare e cominciare ad andare dritto verso Codroipo.
La leva è sempre più molla, il cambio ormai durissimo.
Faccio una curva, per fortuna piano, e al momento di scalare la leva va a fondo libera e la moto non scala. Mi butto tutto fuori con Marquez-Il-Coglione e riesco a tenere la moto in strana, e nel rettilineo successivo mi rendo conto che il disastro è avvenuto.
Guardo lo statore, e c'è lo sporco che già c'era ma che a questo punto capisco che non era per nulla sporco dovuto a grasso catena.
A questo punto non posso più fermarmi, in movimento qualche marcia riesco ancora a cambiarla ma se mi fermo sono fottuto, e inoltre preferisco non cambiare molto perché faccio fatica e ho paura.
Guardo il navigatore, faccio mentre locale, ed elaboro il percorso migliore e più semplice per una moto che non può mai fermarsi.
Hanno fatto rotonde dappertutto, avrò solo un semaforo a Pasian di Prato, seguito dopo qualche centinaio di metri da un passaggio a livello, ma se sono fortunato dovrei combinare.
Peccato che io non sia MAI fortunato. MAI! Da molto anni!
Dopo un quarto d'ora vedo da lontano il semaforo, ed è rosso ma sono lontano: rallento, dovrei farcela, diventa però verde troppo presto ma se accelero combino.
Da un parcheggio esce un'auto, le suono ma non mi caga, mi si piazza davanti, rallenta, io rallento di più e vado a zig-zag perché ho bisogno di spazio di manovra, il semaforo diventa giallo e l'auto davanti a me rallenta ancora, tento di passarla ma non riesco a non mi fido e il semaforo diventa rosso a 5 mt. da me e così tento di scalare, non riesco, la leva è morta, la moto borbotta, e muore.
Con una pedata metto la folle, spingo la moto a bordo strada, e bestemmio sconsolato.
Da quando l'ho ritirata ho fatto forse 500 km, e sono già restato a piedi.
Cosa fare?
Potrei chiamare il carro attrezzi, che è incluso nell'assicurazione.
Potrei lasciarla lì e farmi venire a prendere da qualcuno, e poi tornare a prenderla col furgone.
Ma no, cazzo, non mollo.
La biga che torno a casa a piedi!
A costo di disfarla tornerò a casa in sella, perdio!
Col cazzo che mollo.
Faccio una prova di accensione, e alla fine partire sarà difficile ma non impossibile.
Il mio problema è che ho un semaforo, e a piedi non riesco a passarlo senza rischi.
Quando diventerà verde, dovrò essere pronto: accensione partenza immediate con il problema della coda di auto.
Ma è fattibile.
Il semaforo diventa verde e rosso due volte, prima che, al terzo tentativo, io riesca a farcela!
La moto parte immediata che quasi impenno, o forse ho proprio impennato. Taglio la strada ad un'auto che pure mi suona, e riesco a imboccare la strada, ma bastano 100 metri per demoralizzarmi perché lontane vedo le sbarre del passaggio a livello, del quale mi ero scordato, che si abbassano.
Sempre in movimento, sempre in movimento, non posso fermarmi e intanto penso andando a zig-zag con la seconda al minimo. Ci sono 500mt di rettilineo dei quali una corsia, finché le sbarre saranno giù, resterà vuota e ci sono pure due spiazzi per i camion: se riesco a fare inversione potrei continuare ad andare avanti e indietro finché le sbarre non torneranno su.
Mentre così penso, arrivo al limite delle sbarre, giro nello spiazzo e riesco a fare inversione. Dovrò però fare attenzione perché girare in uno spazio stretto senza frizione non è così facile e la moto borbotta allegramente, se muore la ruota dietro bloccata mi manderebbe a terra in un attimo.
Faccio due giri, nel frattempo, e il treno passa.
Un tizio in piedi a bordo strada sta mangiando un panino e mi guarda passare. Al secondo passaggio mi guarda in modo diverso. Alla fine resterà lì, anche a panino finito, fissando in modo interrogativo ogni volta finché ad un certo punto, esasperato, farò un giro più lungo per potergli fare un cenno che intende palesemente "Eh, dio boia", alla maniera di noi friulano.
Faccio ancora un giro.
Sono lontano, il treno è passato e se vado piano riuscirò a farcela.
Ma le sbarre non si alzano. Restano giù.
Fottuto passaggio a livello di merda che da decenni è la rovina di Pasian di Prato: deve passare un secondo treno!
Ricomincio il mio lavoro: si tratta solo di aspettare.
Un "se" c'è, però. vicino alla sbarre c'è una deviazione. La colonna di auto ferme copre tutti i miei 500 km disponibili, e se uno decide di arrivare in seconda fila per prendere quell'incrocio, mi occupa la strada; "Ma - penso - vuoi che sia così sfigato?"
La risposta è ovviamente positiva: sono sfigato.
Faccio ancora due dei miei giretti e un'auto compare e si blocca proprio sulla mia traiettoria perché le auto incolonnate non hanno lasciato lo spazio per l'incrocio.
Le sbarre cominciano a levarsi.
Rallento più che posso, la colonna si muove e, SE SARO' FORTUNATO, quando arriverò lì lo spazio dell'incrocio si sarà aperto.
E invece non è così: le auto sull'incrocio non lasciano passare il bastardo che mi blocca la strada, penso di accelerare e superarlo ma le auto dalla parte opposta già cominciano a venirmi incontro e senza frizione rischio di non poter rallentare subito dopo, rallento e prego e spero ma è tutto inutile. Quando ormai sono sotto all'auto ferma questa si mette in moto e riesce ad imboccare l'incrocio, ma è tardi e il motore muore, bloccandomi la ruota e lasciandomi nel mezzo della strada tra due colonne di auto.
Bestemmio iddio, tutti gli dei, tutti di tutte le fottute religioni, tiro una pedata al cambio e non entra la folle, le auto passano e non mi lasciano muovermi ma fortunatamente un carro attrezzi intuisce che io non sono lì per scelta ma per qualche magagna e mi fa spazio.
Letteralmente tiro la moto con quel po' che la leva della frizione permette alla ruota di girare o grattare l'asfalto e arrivo a bordo strada distrutto e, nonostante il freddo, sudato in acqua.
Sono al punto di partenza, scendo, carico la sigaretta elettronica a 5V e comincio ad assimilare nicotina e pieno per evitare di tirare una pedata alla moto col mio Dr Martens n. 47, pedata che le sarebbe letale!
Dopo 10 minuti riesco a ripartire. Ormai è quasi fatta, mi mancano 20 km ma sono tutti con rettilineo e rotonde, non ho più né stop né semafori fino al portone della mia azienda.
Sono però 20 km di sofferenza.
Il passaggio a livello ha creato una coda enorme di auto che proseguono a 60 km/h e io devo star dietro mantenendo una certa distanza per avere spazio di manovrare, ma come lascio lo spazio l'auto dietro di me mi supera e sono di nuovo al punto di partenza.
Inoltre nelle rotonde devo fare attenzione, perché quando vi arrivo vicino devo creare un buco tra me e la rotonda per assicurarmi di riuscire a prenderla mentre è vuota.
Non ho mai preso così tanti insulti dagli automobilisti come domenica.
Faccio tutta la strada, con 7 o 8 rotonde, sempre in terza a volte in quarta cambiando praticamente a secco.
Riesco però a fare tutta la strada nonostante automobilisti che frenano e accelerano senza un motivo, o gente che mi sorpassa e poi va più lenta, o auto che girano senza mettere la freccia, o rotonde in cui i veicoli si muovo quasi a casaccio.
Quando arrivo in azienda sono distrutto. Distrutto.
E colmo dei colmi: avevo prestato le mie chiavi del capannone a mio fratello, così mi trovo chiuso fuori e passo venti minuti in sua attesa, fissando questa moto che, dopo l'iniziale felicità, mi ha regalato la peggior giornata motociclistica in 10 anni di carriera tra vari continenti, stagioni, e terreni.

MA CHE CAZZO E' SUCCESSO?

Cos'è successo? Non lo so.
O meglio, lo so: mi hanno cambiato l'olio, e ne hanno messo uno non compatibile.
Ne sono certo per vari motivi: Franco ha sempre usato olio Citroen LHM Plus che ha un colore verde acceso, mentre io nella vaschetta, oltre a trovare ovviamente poco olio, l'olio non era sicuramente verde.
E visto che da Franco a me l'unico che ci ha messo le mani è il concessionario, non c'è dubbio su chi abbia fatto la magagna.
E ora?
Non lo so: ho comprato l'olio giusto, stasera mi appresto a spurgare, pulire, e ripristinare tutto l'olio nel circuito.
Ieri ho lavato per bene la zona dello statore.
Poi vedremo: può essere che così risolva.
Ma può anche essere che mi abbiano messo dell'olio freni che dunque, in un mese, avrà avuto tutto il tempo per fottermi gli o-ring e in quel caso saranno cazzi.
Vedremo.
Certo, è una gran moto. Ma il sogno si è spento: comprandola, sono passato dal sogno alla realtà.
Schopenauer disse: "Se la passione di Petrarca per Laura fosse stata appagata, il suo canto sarebbe ammutolito".
Da estimatore di Schopenauer avrei dovuto sapere che i sogni, affinché restino belli, devono restare sogni. Incubi, e realtà, sono dimensioni molto più brutte di un sogno.

Aggiornamento

Ieri sera ho spurgato il circuito, fatto circolare un bel po' d'olio, e richiuso.
Cosa ho appurato?
La mia idea me la sono già fatta.
Innanzitutto, quando ho aperto la vaschetta il liquido era nero; come si vedeva da altre foto, nonostante la vaschetta fosse a metà non si vedeva il fondo.
Poi ho preso una siringa (la famosa dello sblocco maglie, ora senza ago :D ) e quando ho aspirato "l'olio" dalla vaschetta, non ho sentito resistenza alcuna, sembrava semplice acqua. Anche quando l'ho sparato dalla siringa nella bottiglia di recupero non ho sentito resistenza e, inoltre, sembrava emulsionato.
Ho quindi messo il tubo sulla valvola, ho riempito la vaschetta col Motorex dopo averla un po' pulita con uno straccio, ho messo la chiave sulla valvola per sbloccarla e, a mio avviso, si è svitata troppo facilmente.
Appena ho cominciato a pompare e spurgare, nel tubo è uscito letteralmente detersivo! Un sacco di aria, ma soprattuto tanto liquido emulsionato, faceva le bolle, ed era scuro.
Dopo un po' è finito il liquido scuro ed è cominciato ad uscire il Motorex, ed ho continuato così un bel po' finché le bolle d'aria non sono sparite.
Ho consumato penso una decina di vaschette prima di fermarmi.
A quel punto ho chiuso il tutto, riempiendo la vaschetta, quindi ho ripulito vaschetta, leva e statore che avevo sporcato con qualche schizzo accidentale, ed ho cominciato a pompare a lungo sulla frizione. Ho acceso la moto, fatto dei giretti in piazzale, e ricominciato a pompare a lungo e non ho notato alcun trafilamento.
Ho aspettato un quarto d'ora, poi ho ricominciato, e ancora nulla.
Alla fine sono andato a casa facendo un giro un po' più lungo, l'ho parcheggiata ed ho messo una carta da giornale per terra.
Stamattina era completamente pulita.
Un mio amico mi ha consigliato di mettere acqua e sapone sulla valvola e stasera lo faccio.
La terrò sotto controllo un po' di giorni, ma se - almeno una volta - sarò fortunato, dovrei aver risolto.
Qualsiasi cosa mi raccontino, ci hanno messo mani. O hanno messo olio di merda assieme al Citroen già presente e così si è emulsionato, o non hanno fatto uscire l'aria, o hanno chiuso male la valvola e da lì trafilava, o hanno lavato la moto con la vaschetta chiusa male ed è entrata acqua... Bo, qualcosa hanno fatto, e l'hanno fatto dopo che l'hanno ritirata per la questione dell'olio anche perché gli avevo detto che il cambio quella volta era un po' duro (mi era anche morta in scalata) e probabilmente hanno controllato lì e fatto qualcosa palesemente ALLA CAZZO.
Comunque, alcune considerazioni:
1) la borsetta attrezzi KTM è spaventosamente efficiente!
2) questa moto è una goduria maestosa!!!

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Commenti all'articolo

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Commento postato da BOSTRO-X il 29/10/2019:
Grazie RC64, vorrei ma finché nelle librerie ci saranno titoli di Fabio Volo me ne asterrò
Commento postato da R.C.64 il 28/10/2019:
Veramente un grande articolo... pensa seriamente di scrivere un libro perchè ne hai le qualit&#




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