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Lo sterrato del Piancavallo-Cansiglio

Categoria: MOTO

KEYWORDS: moto | ricordi |
Inserito in DATA: 11/06/2015 | Vai ai COMMENTI
Per motivi miei sono da sempre innamorato di questo sterrato. E' uno sterrato che parte dal centra di Piancavallo e che, fra salite, discese, tornanti, monti e il bosco millenario del Cansiglio, porta fino a Caneva.

E' stato il primo sterrato che ho fatto, l'iniziazione al fuoristrada con bicilindrico dopo qualche scampagnata solitaria per strade bianche, su quello sterrato ho conosciuto alcune persone con cui oggi sono ancora legato, mi ci sono rifugiato da solo in momenti di crisi, ci sono andato a svagarmi e a trovare la solitudine quando ne avevo i coglioni pieni del lavoro e della ressa di città, ci sono andato in compagni a fare traversate a volte agguerrite altre volte festaiole e poi ci abbiamo pure dormito una sera.

Ha dei panorami incredibili, a mio avviso a tratti maestosi quando dall'alto delle sue cime vedi il riflesso lontano del mare, quando le doline carsiche paiono onde d'alto mare ricoperte di alghe, quando d'un tratto la linea degli alberi segna l'ingresso repentino nel bosco del Cansiglio sembra quasi fatto artificialmente ad arte.

La strada poi è magnifica, se fatta in un senso cambia radicalmente tutto quando la fai in senso inverso. A tratti sembra difficile ma mai inaffrontabile, a tratti è scorrevole e piacevole con curve da fare in piedi senza mai mollare il gas. L'ho fatto col sole a picco che mi faceva sudare abbondantemente, l'ho fatto col gelo che mi bloccava le dita, l'ho fatto con la neve che mi faceva penare e sia la prima volta che l'ho fatto, sia l'ultima l'autunno scorso, l'ho fatto con una fittissima nebbia che a volte si spalancava di fronte ai dirupi scoscesi dei monti, con enormi rapaci che volteggiavano sulle correnti d'aria svanendo tra le nubi basse che accarezzavano la ripide pareti.

Già da qualche anno i tratti asfaltati - in maniera piuttosto comica, in realtà - aumentavano senza preavviso. Ora invece un preavviso c'è: pare che sia stata data la delibera finale per l'asfaltatura di tutto lo sterrato. 

Io queste cose continuo a non capirle.

Un po' di foto le trovate qui: www.bostro.net/images/?cat=Piancavallo-Cansiglio

Vedrò di andarmelo a fare il prima possibile, e vi terrò aggiornati.

Nel frattempo vi narro un piccolo aneddoto che mi accaduto nel 2011 e che avevo abbozzato nel relativo report della giornata: ero andato sullo sterrato da solo ma ad un certo punto vi avevo trovato la neve. Parcheggio la moto e comincio a camminare per vedere quanto andava avanti e se era il caso di tentare, ma ce n'era troppa ed era anche in salita. Tornando alla moto trovo un ciclista con mountain-bike e caschetto da fico e lo saluto e già che ci sono gli chiedo com'è messo oltre e lui mi dice che è pieno di pietre; io, pensando lo dicesse intendendo che è bellissimo, gli dico che lo conosco e che è effettivamente magnifico ma che io intendevo la situazione neve e lui mi dice che ce n'è ancora, e che è messo malissimo, pieno di pietre e perché non si decidono ad asfaltarlo o almeno spianarlo. Sgrano gli occhi, e me ne vado. Ecco perché asfaltano queste strade, perché i ciclisti sono coglioni. Ecco perché! Spendono soldi in vestiti, calze, scarpe, caschetti e occhiali da sole e biciclette con circuito freni che costa come la mia XR600 e poi al primo sasso vanno in crisi.

AGGIORNAMENTO 29/06/2015:
Ecco un articolo di Aprile del Messaggero Veneto in cui scopriamo che per distruggere quel magnifico angolo di paradiso naturale friulano ci spenderanno pure 400.000 euro! QUATTROCENTOMILA!!!
http://messaggeroveneto.gelocal.it/pordenone/cronaca/2015/04/17/news/cansiglio-piancavallo-ecco-400-mila-euro-per-finire-la-strada-1.11253065

AGGIORNAMENTO 02/11/2015
Definitivo. Ci sono stato ieri per fare l'ultimo giro con l'Africa Twin prima del temporaneo pensionamento dovuto a sostituzione con KTM 990 Adventure.
Lo sterrato è ora quasi del tutto asfaltato. I chilometri sterrati sono ormai ben pochi, penso cinque o sei.
E' stato triste vederlo così deturpato.
Ne ha risentito tutto il panorama.
Le curve non sono più minacciose e di conseguenza vai via più svelto. Guardi in lontananza la curva del monte, e dove una volta vedevi solo il monte e un leggero chiarore indicava la strada, ora spicca bene la ferita che cola sangue nero come fosse un mostro morente che si dissangua pian piano.
Tutta la discesa verso Malga coda di bosco è asfaltata e vi girano auto di continuo.
La cosa peggiore è che ora bisogna fare doppia, tripla attenzione: l'asfalto è spesso e se si finisce sul bordo c'è uno scalino che vi butta per terra senza avvisaglie; i pedoni, ora che c'è l'asfalto, cammino dove vogliono, nel mezzo della strada, non guardano in giro, e sono tutti infastiditi di vederli anche se li salutate; le auto pullulano; l'asfalto è ovviamente molto sporco, foglie e umido imperano e le gomme non tengono un cazzo.
W la natura (dio male).

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Commenti all'articolo

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Commento postato da IL BOSTRO-X il 05/11/2015:
Aggiornamento del 2 novembre 2011: al 90% è ormai asfaltato.




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