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Tatuaggi parte 2: una simpatica storia di scorpioni

Categoria: RACCONTI

KEYWORDS: pensieri | personale | tatuaggi |
Inserito in DATA: 25/02/2010 | Vai ai COMMENTI
C'è una storiella che mi è sempre piaciuta. Protagonisti sono uno scorpione ed un altro animale, solitamente una rana o una tartaruga. La provenienza non sono mai riuscito ad identificarla precisamente, poiché ho trovato chi la attribuisce ad origini orientali, chi africane, chi americane. La più probabile comunque pare sia l'ultima, ovvero una leggenda degli indiani, i cosiddetti nativi americani. E che l'animale in questione sia una rana.

La leggenda dice all'incirca così: uno scorpione deve attraversare un fiume. Passa una rana, e lui le chiede ovviamente aiuto, non potendo attraversare l'acqua da solo.

La rana ovviamente gli risponde: "Ma sei pazzo? Tu mi pungerai!". E lo scorpione: "No che non lo farò, io devo attraversare il fiume, e se ti pungessi moriremmo entrambi!". L'argomentazione pare sufficiente per la rana, che accoglie lo scorpione sulla sua schiena.

Una volta in mezzo al fiume, tuttavia, lo scorpione improvvisamente punge la rana al collo, con un colpo mortale.

Agonizzante, nei suoi ultimi momenti di vita la rana gli chiede perché l'abbia fatto, visto che ora moriranno entrambi.

La risposta laconica dello scorpione è: "Non posso farci nulla, è nella mia natura". E muoiono.

La storiella mi è sempre piaciuta. Apparentemente può sembrare ci sia un giudizio etico sullo scorpione, che si identificherebbe come il "cattivo". Altri asseriscono che la rana fosse in realtà il vero cattivo, e che la puntura sia stata la giustizia intervenuta tramite il sacrificio del "buono" scorpione.

In realtà, a mio parere, ciò che questa storiella ha di affascinante è proprio l'assenza di giudizi morali. Certo, si può dire che lo scorpione sia cattivo, ma non è così; appunto, è la sua natura. E' un insegnamento che al giorno d'oggi, in cui le persone si riempiono di parole moraleggianti finto-etiche, dovrebbe tornare attuale. L'uomo è un animale come un altro, e gli animali non hanno etiche, sono oltre il bene ed il male. E' l'insegnamento perduto di Nietzsche. Una natura è un insieme di istinti base, impulsi, nevrotici o meno che siano. Questo concetto, assieme alla "liberazione" del concetto di nevrosi operata da freud, la sua de-clinizzazione, dovrebbe essere alla base di qualsiasi concezione antropologica.

La morale in questione è molto vicina al celebre simbolo dello Yin-Yang. Il simbolo di origine cinese, è una rappresentazione del concetto filosofico degli opposti nelle dottrine filosofiche orientali/cinesi.

Dandone una lettura in termini etici, osserviamo come vi siano due zone, identificabili l'una col bene, l'altra col male. Ora la forma del simbolo evoca la rotazione: una parte ruota verso l'altra. Inoltre i due punti contrapposti fondono in parte i loro opposti; per cui dentro il bianco vi è del nero, e viceversa. Nel male c'è del bene, nel bene c'è del male. La morale è: non dividere mai in assoluto, non etichettare, non assolutizzare. L'etica è un mondo molto problematico.

Ecco perché ho voluto, con questo nuovo tatuaggio, unire questi due simboli.

E' un'altra delle mie avventure da Eroe Inutile.

Il tatuaggio me l'ha eseguito, come il precedente, il grande Sandro del Boulevard Tattoo (sito in costruzione, appena sarà online ve lo linkerò qua)!

Wikipedia: lo Yin e lo Yang
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Commenti all'articolo

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Commento postato da EL CARBURA il 23/08/2010:
Bravo amigo, io aspeta te in mio bar per fumare sigaretta di hascìsh! quando tu viene? Ah, dire a tu amigo Smontiçç che lui dimenticato in bar suo vibrateur-anal marca honda :-D
Commento postato da IL TRISTE il 20/08/2010:
mi piaze la foto dove zi vede mellio capezzolo
Commento postato da DEZ il 04/03/2010:
AUGURIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII




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