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Recensione Weber Original Kettle 57cm, ho fatto il passo (ma lungo?)

Categoria: CUCINA

KEYWORDS: accessori | cucina | recensioni |
Inserito in DATA: 28/04/2022 | Vai ai COMMENTI
Dopo anni in accessori più da sopravvivenza che domestici e qualche mese di griglietta in lamierina della Lidl ne cominciavo a trovare le debolezze. Si stava deformando, era piccola e bastava solo per due persone, la griglia si piegava e non gestiva bene peso superiore al kg, era un bel problema.
Cucinare due costatone, una fiorentina o dei bei pezzoni di manzo come una grossa picana era dura perché la griglia si piegava e quando c'era da girare la carne si rischiava sempre che si muovesse e cadesse anche se, lo ammetto, ha svolto bene il suo lavoro.
 
Ho cominciato a guardarmi in giro ma c'era il rischio di spendere 100 e rotti euro per ritrovarmi una cosa che magari si sarebbe sfogliata o deformata, o in cui meccanismi a leva di regolazione altezza griglia si sarebbe distrutti, o magari si sarebbe arrugginita dopo un anno. 
 
Il mio amico Pado ha un Weber MasterTouch da 10 anni e ci griglia di continuo, ma proprio di continuo, eppure è ancora perfetto.
 
Non ero convinto, io non faccio figate sulla griglia ma semplicemente quando torno dal lavoro ci cucino delle bistecche bevendo birra e fanculo. Di cotture indirette da due o tre ore non mi frega nulla, non ho balle di mettermi con termometri e stronzate simili. Quando accendo la carbonella se va bene sono le 20:30 e il giorno dopo alle 06:25 la sveglia suona, ci capiamo?
Ho cominciato a seguire ossessivamente prodotti e recensioni di ogni tipo ma c'erano sempre dei "ma": odore di vernice, lamiere che si piegavano, coperchi con cerniere che si rompevano, carrelli altezza brace che si bloccavano, viti che si mollavano e deformavano, ruggine e via dicendo.
I barbecue Weber hanno prezzi veramente alti però sono affidabili e quello del Pado ne era la prova diretta e quindi ho deciso per orientarmi su sti cazzi di sferi neri: stavo quasi per comprare il Compact Kettle da 47cm per spendere il meno possibile o una banale griglia in Inox da 180 euro quando su Amazon è comparsa un'offertona per l'Original Kettle 57cm a 160 euro e mi son detto "Dai, comunque vada qui cadi in piedi" e l'ho acquistato.
 
Che dire? E' il kettle Weber celebrato da tutti dappertutto.
Fatto bene, solido, resistente, versatile. 
Ci puoi cuocere da uno spiedino a una coscia di maiale. E' grande ma basta sistemare i separatori - già inclusi - di carbonella per limitare la zona di cottura se si è da soli o in due, altrimenti può cucinare per molte persone. Facile da pulire dalla cenere grazie al suo sistema ad alette, facile da aprire, nel complesso basta farci una o due cotture e si fraternizza subito con l'utilità della presa d'aria per ridurre il calore e le fiamme. 
Basta chiuderlo completamente e la carbonella si spegne, pronta per la prossima volta, con un notevole risparmio. Pulirlo è facilissimo e non ho più i problemi di cenere che avevo con la classica griglia in lamiera. E' robusto, un amico ce l'ha da dieci anni usato quasi ogni settimana ed è ancora come nuovo.
 
Quindi?
E' perfetto?
NO.
 
Cosa non mi piace? 
La griglia è a mio avviso a maglie troppo larghe e farci - un esempio - la polenta diventa un'impresa; certo, posso prendere la griglia migliorata con le alette apribile e che ad occhio ha le maglie più strette ma dovrei spenderci altri soldi. Anche gli spiedini sono un problema perché la forma tonda non aiuta durante la loro sistemazione e il bordo del kettle li tiene bassi e difficili da riprendere. Comunque arrangiandosi si combina.
La griglia della carbonella pure è a maglie troppo grandi e se non si usano i bricchetti diventa un problema perché cade sul fondo; esistono degli appositi contenitori da acquistare a parte ma anche qua si parla di dover spendere altri soldi. Del resto perché non prendere i bricchetti, che vanno bene e in offerta quelli Weber - che durano un'infinità - sono pure convenienti? Insomma, si combina.
Ciò che invece mi piace veramente meno è il CONCETTO KETTLE: non sopporto di mettermi davanti alla griglia e non vedere nulla di ciò che faccio, non sentire sfrigolare, non vedere la carta che si cuoce pian piano... 
Attendere con una birra in mano fissando uno sfero nero è alienante.
Certo, si può grigliare senza il coperchio ma ho notato che 1) con coperchio aperto la carbonella si consuma più rapidamente e soprattutto 2) la distanza tra la griglia e la carbonella è troppa e diventa dunque obbligatorio chiudere comunque il coperchio.
Questa è la cosa che più mi da fastidio. Non mi frega nulla di cotture indirette e robette da "serial griller influencer", voglio arrivare a casa dal lavoro e cuocermi delle bistecche in santa pace e ritrovarmi a bere una birra fissando una sfera nera è proprio alienante.
 
Tutto ciò è tuttavia sottomesso a una verità fondamentale: cucina veramente bene!
L'apoteosi l'ho raggiunta con la trota: messa in indiretta per una quarantina di minuti di cui gli ultimi dieci con ciuffi di erbe aromatiche sulle braci e l'aria chiusa, viene fuori che è una vera goduria, sebbene io non sia per nulla un amante del pesce. Magnifica!
Ci ho messo solo aglio e limone nella pancia, e basta ché non avevo rosmarino e ho pure dimenticato il sale ma, nonostante tutto, è venuta ottima: non secca, succosa, saporita e leggermente affumicata. Una cottura semplice ma efficacissima.
 
Manca un qualsiasi piano d'appoggio, ma si sa che comunque vada sono sempre piccoli. Ho quindi deciso di farmi un carrello nel mio classico stile fai-da-te, ovvero un carrello fai-da-me-rda. Volevo comprarne uno ma di media si è sui 100 Euro e allora mi son detto "Perché non farne uno in legno?". Col legno ho bene o male sempre lavorato, il mio unico problema è che tento sempre di fare le cose velocemente e orientate al "deve funzionare" piuttosto che al "deve essere corretto e funzionare". Sono così andato al Bricofer a vedere di un po' di legna, perché acquistandola l'avrei già avuta squadrata, ma il costo totale dei pezzi era di circa 80 euro e non tutti erano disponibili. Valeva la pena? Ho quindi deciso di utilizzare un piccolo pallet recuperato al lavoro che era casualmente della misura perfetta, sfruttare qualche altro pezzo da pallet, e dover comprare solo due pianali, le ruote e qualche staffa in metallo. Il risultato non è perfetto e il fondo non è perfettamente dritto tant'è che una ruota ho dovuto fissarla con uno spessore di legno, però funziona alla perfezione. E con il paletto avanzato dalla riparazione di una tenda millenni fa ci ho pure fatto il portabandiera.
 
Se tutti quanti a questa griglia (si si, barbecue, va bene, non rompete troppo il cazzo) danno voto 10, io invece do 8 ma pienamente meritato, la solidità e la qualità giocano non poco a suo favore.
 
AGGIORNAMENTO DOPO DUE MESI
Allora, parto innanzitutto dalla pulizia: la cenere è sicuramente facile da rimuovere ma pulire 'sto coso è un inferno. Col fatto che si chiude il calore in circolazione porta il grasso dappertutto, non c'è angolo del kettle che non ne abbia. Ho provato con una spugnetta e dello sgrassante ma dopo 10 minuti ho dovuto buttarla via. Con dello scottex si riesce ma si disintegra e resta appiccicato dappertutto. Persino nelle istruzioni c'è scritto che bisogna utilizzare una idropulitrice e mi sa che non c'è alternativa. Per lavarla ci si mette veramente tanto tanto tempo, e non verrà mai bene.
Con la cottura inoltre bisogna sperimentare tra dirette ed indirette: un esempio, una costata da 700grammi in indiretta non mi viene benissimo, manca la croccantezza tipica della cottura diretta; una picana invece stesso peso è meglio farla in indiretta poiché è solo corna, probabilmente influisce sulla distribuzione del calore. Per la picana ho comprato un termometro da pochi euro su Amazon e i risultati sono ottimi, per la costata devo ancora valutare.
Non è una "griglia", a questo punto lo dico anch'io: va capita, bisogna provare, e informarsi. Improvvisando si rischia di cuocere troppo il cibo, o poco.
La carbonella mi dura comunque circa il triplo, i bricchetti Weber sono molto performanti e col fatto che si possono spegnere e riutilizzare si guadagna veramente in durata di sacchi. Ma dovete cucinare direttamente come una griglia normale, sappiate che la carbonella è troppo bassa e si fa fatica, alla fine il coperchio meglio utilizzarlo sempre per gestire le fiammate.
Infine... mi è successo per un accidente: MI E' CADUTA! Mi sono incasinato una sera e si è rovesciata e col colpo si è un po' deformata. Vi dico subito: occhio quando la spostate, il peso è in alto e si sbilancia facilmente, le ruote sono piccole e basta prendere una buca o un sacco per inclinarla e lì bisogna fare attenzione. Dopo la caduta non chiudeva più bene e non chiudendosi bene entra troppo aria e la temperatura andava alle stelle. Stringendo la base e il coperchio un po' da una parte e un po' dall'altra sono riuscito a riavere la forma corretta, in questo la forma tonda del kettle aiuta, non so cosa avrei potuto fare con un barbecue rettangolare che però, probabilmente, su quattro gambe e non tre sarebbe forse più stabile. Tuttavia, leggendo su internet commenti di altra gente cui è successo, ho trovato un tipo che consiglia, a fine cottura, di chiudere il kettle usando anche le mollette in metallo per chiudere i fogli, quelle nere col manico lungo e che stritolano anche l'acciaio. OTTIMO CONSIGLIO! Ora quando ho finito di grigliare chiudo l'aria e metto le mollette e la carbonella si spegne in un battibaleno.
Avevo anche, post caduta, una sbeccatura di vernice sul coperchio che ha cominciato subito a fare ruggine, ho grattato con un po' di carta vetrata fine e verniciato con una bomboletta di Arexons Smalto 100% Acrilico Alta Temperatura ed è tornata perfetta, non si nota neanche.
Insomma, confermo il voto 8, non mi si addice molto come sistema ma la qualità è ottima comunque.

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