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Polidattilia, l'uomo e l'evoluzionismo

Categoria: PENSIERI

KEYWORDS: evoluzionismo | filosofia | scienza |
Inserito in DATA: 25/06/2019 | Vai ai COMMENTI
Mi sono imbattuto in un articolo di Focus riguardante la polidattilia, ovvero quell'anomalia che porta alla nascita di persone con più dita rispetto al normale. Potete trovare l'articolo a Focus, polidattilia: in pratica Focus spiega che alcune ricerche recenti stanno portando a pensare la polidattilia non un'anomalia negativa, né una cosa normale ma piuttosto un guadagno in manualità ovvero la polidattilia come un'anomalia positiva.
Be, per fortuna che la scienza si è accorta che la normalità non è correttezza, ma solo una regolarità statistica.
Dell'evoluzionismo dobbiamo ancora riuscire a fagocitare il concetto derivato, apparentemente ovvio, che "specie" è una classificazione meramente linguistica avente come unica momentanea utilità il poter identificare qualcosa allo scopo di parlarne, più che a determinare cosa è quel qualcosa.
E' tipico del creazionismo pensare in maniera statica, aborrire le diversità per principio, evitare il cambiamento, dare al termine "ibrido" una connotazione anche negativa. Il creazionismo pensa che qualcosa sia stata, appunto, creata, ovvero che cos'è com'è deve essere. In questa chiave di lettura prettamente religiosa sfortunatamente restiamo imbrigliati a livello inconscio e anche riconoscendo la verità della teoria dell'evoluzione spesso la riconosciamo a livello di teoria generale ma, di fronte al caso specifico, restiamo creazionisti.
Ci stupiamo, ammiriamo, celebriamo, il diverso che ha qualcosa in "meno", come il chitarrista con la mano atrofizzata, o il corridore che ha le protesi ai piedi, e non ci siamo mai chiesti se qualcosa in "più" possa essere meglio, peggio, o anche solo uguale. Di fronte al corridore con le protesi siamo estasiati dalla sua forza di volontà, di fronte al chitarrista con la mano rattrappita stessa cosa, ma di fronte a chi con una mano a sei dita ruota un cubo di Rubik con maggiore abilità abbiamo probabilmente la pelle d'oca e basta. Non è necessario compatirlo perché non gli manca nulla, quindi il nostro creazionismo istintivo interviene per farci un po' rabbrividire.
Perché l'uomo è "per natura" con cinque dita, tutti gli uomini devono avere cinque dita? Il termine "natura" dovrebbe essere totalmente abolito. Con tre dita hai indubbiamente meno possibilità, ma con sei dita l'unico limite che hai è dato dal fatto che tutti pensano che bisogna avere cinque dita. 
Intuire che un dito, perfettamente funzionante, in più sia un vantaggio è tanto rivoluzionario quanto banale.

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