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Titoli attuali di libri, per capire perché la gente non legge

Categoria: LIBRI

KEYWORDS: amazon | kindle | lettura | libri | pensieri |
Inserito in DATA: 11/12/2021 | Vai ai COMMENTI
In Italia gli italiani non leggono? 
Il problema non è solo questo: leggendo la seguente lista di libri scoprirete anche che, in quella porzione di italiani che leggono, molti leggono delle grandissime stronzate. Ciò porta molte persone a scriverle e forse questo è il peggio.
Partiamo dal principio.

Tempo fa, grazie a un'offerta, mi sono preso un lettore Kindle Paperwhite.
Da anni adoro leggere libri con un ebook. Ho cominciato per caso un po' per leggere libri scaricati; la realtà del risparmio che si immagina legata agli ebook è ben poca perché di solito la differenza di prezzo fra un cartaceo e un ebook al netto di offerte varie è irrisoria. Ci sono ebook che costano 11 euro quando il cartaceo costa sì e no 14/15 euro, che senso ha? Del resto, accade la stessa cosa con la musica: qual è il risparmio tra comprare un album in mp3 e il relativo cd?
Non tiriamo in ballo l'ecologia, come sento spesso fare: non sono di certo gli alberi abbattuti per stampare dei libri a fare la differenza per il pianeta. 
Inutile acquistare dieci ebook l'anno per risparmiare carta e poi farsi una crociera.
Un altro aspetto legato all'acquisto di un libro digitale è dato dalla sua "durata". Che ve ne fate di un ebook acquistato per il Kindle se poi tra due anni si rompe e migrate a un Kobo? Che ve ne fate di file con firme digitali se magari tra dieci anni non saranno più decifrabili, o il file si sarà rovinato?
Una libreria è una cosa magnifica, è bella da vedere più di un quadro e i profumi che esalano i libri sono, anno dopo anno, sempre più buoni; i libri sono come fiori che non appassiscono mai ma anzi, diventano sempre più belli.
Ci sono anche altri vantaggi dei libri cartacei: avete mai sofferto di insonnia? Se vi ritrovate una notte a vegliare, cosa sfogliate per passare il tempo? Un libro cartaceo dopo averne ammirata una fila, tutta bella e colorata, magari con qualche nota a margine scritta decenni prima, oppure un elenco di files in bianco e nero con un refresh degno di un Commodore 64?
Sembra quindi che io prediliga i libri cartacei, ed è nel complesso così ma bisogna uscire da questo dualismo per poter apprezzare un ebook perché un ebook non si contrappone a un libro cartaceo. In effetti i lati positivi che ho appena elencato non riguardano quasi per nulla la lettura in sé. Se guardiamo a quest'ultimo punto, invece, i vantaggi emergono eccome. L'ebook è leggero, non richiede illuminazione, lo porti dappertutto in una borsetta o nella tasca dietro dei jeans e puoi scegliere un nuovo libro dall'archivio una volta concluso quello che cerchi, in ferie risparmiate spazio in valigia oppure non avete la scomodità di quei libri che fanno fatica ad aprirsi o che, troppo grossi, si sorreggono con difficoltà o magari perdono le pagine perché si rovina la rilegatura. Penso ai celebri Mammut di Newton Compton da migliaia di pagine: ho le edizioni di Freud e Nietzsche che cadono letteralmente a pezzi, e la mia Iliade di Monti è sorretto da pezzi di nastro adesivo.
Quest'anno sono andato a fare il vaccino per il Covid e nella tasca dei jeans tenevo il mio fidato Kobo: ho letto durante l'attesa per vaccinarmi, e quando mi sono seduto per far passare i richiesti 15 minuti di attesa di sicurezza ho ripreso a leggere; quindi, l'ho rinfilato nei jeans e me ne sono andato.
Queste sono solo alcune delle comodità di un ebook, ma non finiscono qua: ho imparato da anni ad apprezzare la lettura pura di un ebook senza la frenesia di sentire il peso del libro e lo spessore delle pagine che mancano alla conclusione, né più patisci la frenesia del capitolo o del paragrafo da finire. Ho scoperto che spesso, leggendo, sfogliare per tornare indietro ad una certa pagina o andare avanti a cercare la fine del capitolo rovinano la linearità della lettura. 
Con l'ebook leggi e basta, leggi riga dopo riga, leggi e con un click sei già alla pagina successiva, leggi senza sentire nelle mani il peso o lo spessore dell'avanzamento della lettura, non hai alcuna distrazione. Con l'ebook leggi e basta.

Insomma, torniamo al Kindle. L'ho preso per avere un ebook di scorta perché mi è già successo che il mio cadendo si rompesse a metà di un libro. Inoltre sono iscritto a Prime e nell'offerta è incluso Prime Reading ovvero hai una selezione di libri leggibili gratuitamente che cambia periodicamente.
Quale migliore occasione?
Qui, però, sono emersi tutti i nodi al pettine.
Senza dire altro, ecco un elenco di titoli che nel corso del tempo Prime Reading mi ha suggerito. 

Picciridda con i piedi nella sabbia
Fammi un cocktail
Questa volta no (e tizio con addominali scolpiti sullo sfondo)
La mia rovina sei tu
Il ragazzo della porta accanto
Il mio gioco sei tu
Gli occhi che hanno cambiato i miei
L'inizio della mia fine
Il buongiorno si vede dal vicino
Prima di dire addio
Lei che ama solo me
Le nostre prime sette volte
Sono stata cattiva
Non cercavo qualcuno da amare
FALLO felice (scritto proprio così) 

E per finire, un po' di scienza:
Comprendere il linguaggio del cane
La vita si impara
Chimica, cheppàlle!
PNL dalla A alla Z
Fare conversazione
Il gorilla ce l'ha piccolo

Direi che non servono commenti.
Giampiero Mughini ha scritto recentemente un articolo su HuffingtonPost.it che riflette quanto sto dicendo, lo trovate cliccando qui.
Mughini è un tipo strano, da tanti anni parallelamente mi sta sul cazzo; eppure, spesso lo leggo con piacere. Ecco, forse questo è il trucco, leggerlo invece di ascoltarlo.
Vi invito a leggere l'articolo anche se non c'è scritto molto più di ciò che conta ovvero titolo e sottotitolo:
Travolti dai libri, senza rispetto per un mestiere difficilissimo
Nessuno che non sia particolarmente esperto si azzarda a cucinare una pizza, ma le orde si avventano sulle tastiere. Sono 75mila libri l'anno in Italia e non me ne do pace
Ci vuole rispetto per la letteratura.
La letteratura è ciò che ci ha permesso di ampliare sempre più la nostra conoscenza, dall'invenzione della scrittura in poi abbiamo finalmente trovato il modo di non fidarci solo dei racconti orali ovvero della memoria dell'ascoltatore. La scrittura è la base della scienza e della cultura.
La prima cosa che una tirannia fa è sempre la stessa: mette le mani sulla scrittura. C'è chi brucia i libri, c'è chi impone i propri, c'è chi li vieta, c'è chi li censura e approva o scarta.
La letteratura è da sempre la prima vittima del potere: nei libri dei grandi scrittori abbiamo avuto le prime difese della libertà e le prime accuse agli oppressori, le anticipazioni delle scienze sono avvenute nella letteratura. Per permetterci di leggere capolavori immani molti scrittori hanno patito le pene dell'inferno, hanno dovuto attingere alle droghe, hanno dovuto subire violenze fisiche quando non psicologiche, hanno sperperato tutti i loro beni morendo nella miseria più nera.
Ed è così che li ripaghiamo?

Mi viene sempre in mente Magris in "Danubio" quando, ad un certo punto che non saprei ritrovare né citare alla perfezione, dice che non esistono libri brutti perché i libri che superano la fase della pubblicazione valgono la pena di essere letti. Magris, uno scrittore che scrive veramente bene ma del quale non sono riuscito a finire il libro perché dopo un po' l'ho trovato così pieno di questi luoghi comuni ottimi per i Baci Perugina o le vignette dei socials ma indubbiamente vuoti e inutili, semmai non pure dannosi. Magari fosse così.
Può essere che oggi, con la distribuzione online e l'auto-pubblicazione la cosa sia degenerata ma indubbiamente anche quand'ero bambino c'erano in giro dei gran libri del cazzo. Ma ce n'erano meno.

POST SCRIPTUM

Ho cominciato a scrivere questo articolo a luglio 2021, l'ho concluso oggi 11 dicembre.
Nel frattempo, su Prime Reading ho trovato Homo Deus di Yuval Noah Harari. Ho anche trovato una selezione di racconti di Lovecraft che mi hanno permesso di tornare a leggere alcuni capolavori di questo grandissimo scrittore che non leggevo dai tempi delle superiori.
A conti fatti, dunque, il sistema funziona.
Nota successiva: Homo Deus è una cretinata atomica.

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