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Degenerazione della musica, di tutto, grazie agli Alternativi

Categoria: MUSICA

KEYWORDS: musica | pensieri |
Inserito in DATA: 14/12/2018 | Vai ai COMMENTI
Oggi tutti vogliono essere alternativi. Anzi, direi che ormai va usato il maiuscolo: Alternativi. 
Tolto questo, gli Alternativi sono così portati alla ricerca dell'originalità che una cosa gli basta sia originale: se cercano il bello, non vogliono il bello, ma l'originale. Ora voi potrete dire che i gusti sono personali. Di certo non sono qua a negarlo.
Quando Sgarbi era ancora solo un critico d'arte e non quel demente televisivo (ma simpatico) che è oggi, scrisse in un suo bel libro che si può sicuramente dire che il gusto è personale, ma se uno dice che la Divina Commedia è brutta non si può sensatamente dire che il problema sia di Dante, ma è palesemente di chi dice una fesseria simile. Ci sono cose belle: che questo sia legato a una Idea Platonica di bello è veramente poco probabile, e il Bello è molto relativo, ma sicuramente ci sono cose che in un determinato periodo, per una determinata società, nel caso della letteratura per un determinato linguaggio, sono palesemente belle. Questo è il caso di un Sonetto: la sua perfezione strutturale è magnifica, la brevità lo rende disponibile per tutti, la sonorità è musicale, è scritto nella nostra lingua ma ci obbliga ad usarla in una maniera non consona ma comunque più completa. Se a qualcuno non piace è un problema suo. Magari è semplicemente che non ci presta attenzione.
Se io prendo una persona qualsiasi senza nessuna base di scacchi e lo metto a giocare contro un campione, sicuramente gli scacchi non gli piaceranno: se comincia a studiarli, non gli piaceranno; proseguito lo studio, una volta che comincia a capire concetti di strategia e aperture e finali, comincerà ad intrigarlo; la prima volta che vincerà una partita cominceranno a piacergli e da lì in poi sarà un crescendo.
Stessa cosa col Sonetto: se magari studi la sua struttura, cominci a capire perché è così stato pensato, leggi altre cose del periodo per cominciare a comprendere le variazioni rispetto all'italiano attuale, cominci ad informarti un po' sull'autore, studi le note, le particolarità letterarie e i rimandi, un bel giorno comincerai ad apprezzare quel Sonetto.
L'arte contemporanea è uguale: qui però si ampli sempre di più il divario fra la sua struttura e il suo contesto. Man mano che si è andati avanti è stato sempre più così: ricordo una ventina d'anni fa a un premio musicale di musica contemporanea per giovani compositori d'orchestra, a nessuno di loro fu dato il primo premio. Neppure i giudici, compositori a loro volta, riuscirono a mettersi d'accordo, e senza una base alle spalle l'opera in sé era veramente uno schifo perché non aveva un contesto.
Oggi gli Alternativi hanno portato all'estremo questo divario: così all'estremo, che è quasi diventato l'opposto. Non c'è solo un ricerca di originalità, ma c'è un rifiuto. Schoenberg fece la dodecafonia con alle spalle la padronanza assoluta della composizione classica. Oggi invece cosa abbiamo? Gente che parla professionalmente di Allevi senza neppure conoscere Per Elisa o senza aver mai toccato uno strumento; gente che ascolta per ore Bocelli ma guai a dio se gli fai ascoltare La Mamma Morta o Liberamente or Piangi, a meno che non sia roba cantata dalla Callas o da Pavarotti, e magari la loro dotta critica è "Ma dai, guarda che facce fanno!".
Gente che guarda minchioni usciti da X-Factor vestiti come Hippy pieni di soldi che suonano la chitarra facendo cose così penose che ti viene voglia di entrare nel monitor e spaccargli le corde della chitarra. Questa gente ascolta con fare da intellettuale brani per piano da Drukqs di Aphex Twin ma se gli fai sentire il Libro di Anna Magdalena di Bach gli viene la pelle d'oca, ma appena tiri fuori la colonna sonora Il Valzer d'Amelie si sbrodolano nelle mutande poi gli fai sentire il Valzer di Erik Satie è di nuovo si prendono male, tranne che poi magari scoprono che una delle Gymnopedie è presente in un film di Carlo Verdone ed allora tornano professori.
Tutto questo discorso l'ho tirato fuori perché mi è capitato questo video nella bacheca di Facebook: "Laurie Spiegel Playing 1977 Bell Labs Hal Alles Synth" https://www.youtube.com/watch?v=K4T3eT56GlA
A mio parere questo tipo di arte è incredibilmente sopravalutata; o forse svalutata. Bon diocan è che capire e apprezzare qualcosa di simile, che non ha una melodia, che non ha accordi, che non ha ritmo, che non ha suoni conosciuti, parvenza di divisione in tempi e battute è veramente difficile da comprendere ed apprezzare fuori dagli schemi di "ricerchiamo il nuovo - l'originale". Non lo critico: non critico la musica elettronica, molti hanno fatto dei lavori magnifici con l'elettronica, il Nastro Magnetico è presente anche nei Carmina Burana di Carl Orff e alcune cose ad esempio di Berio piacciono anche a me. Personalmente, penso che gli stessi suoni possano essere ottenuti anche con gli strumenti musicali, gli archi sono maledettamente versatili, ma la musica elettronica permette ad uno solo di fare tutto: compositore, violinista, timpanista, oboeista, trombettista, e via dicendo. Chi ha le basi ed apprezza questa musica sa apprezzarla per quello che è.
Il problema degli alternativi che pubblicano questi video, invece, è che lo pubblicano senza neanche capire cosa guardano, ma vedono una tizia muovere levette e buttoncini e premere sei o sette tasti della tastiera con fare concentrato e ciò basta per attestare che è roba grandiosa.

Ora mi volete dire perché queste persone apprezzano questo video:


e non capiscono un cazzo di quest'altro video?


Perché ascoltate minchiate finto-intellettuale sciorinate oggi nel "talent" quando avete già secoli di musica disponibili?
Porcodiddiooooo?

Guardate il video che vi posto adesso. Il brano è l'ouverture dell'opera Tannhauser di Richard Wagner: il brano è stato scritto per orchestra, ma qui viene interpretato per organo. La trasposizione del brano per l'organo è fatta dall'organista stesso che, se guardate bene, in molte parti suona tre tastiere con due mani. La mano destra sulla prima tastiera, la mano sinistra sulla terza, e il pollice della sinistra suona sulla seconda tastiera. Nel frattempo suona anche coi piedi, coi quali regola anche alcuni registri del suono. No stronzate con sintetizzatori e piatti con vinili e coglionate varie, signori miei, no quelle cretinate dove fai musica sostanzialmente a caso. Andate al minuto 2:46 o al 12:50 e godete, godete, godete! o restate nella vostra coglionaggine.

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